Valutazione del contest "Tra il Dove e il Quando - Flashfic Original Contest"
5^ CLASSIFICATA
Ambasciatore non porta pena
di _Niente_Paura_/Anatra.Valeria
- Stile: 8.5/10
Per quanto riguarda lo stile l'ho trovato piacevole, pulito, ordinato e anche particolarmente evocativo. In generale ho apprezzato molto l'atmosfera che sei riuscita a creare. Tutta la flash ha questo tono quasi sognante e risulta molto fiabesca. Anche il lessico in parte riprende questo tentativo di creare un mondo un po’ onirico attraverso l’uso di un tono medio alto che in generale non mi è dispiaciuto, anzi! mi ha permesso di entrare in sintonia con questa ambientazione Fantasy e vagamente medievaleggiante.
Una cosa che però non mi ha convinta è la punteggiatura, legata strettamente al ritmo della narrazione. Fai spesso uso di frasi lunghe ricche di incisi e di virgole. Personalmente, in diverse parti, le avrei sostituite con delle frasi più brevi, magari utilizzando i due punti, il punto fermo o anche il punto e a capo. Così facendo, secondo me, avresti dato più incisività e un ritmo un pochino più serrato in alcuni passaggi e ti avrebbe permesso di mettere in evidenza alcuni concetti ed alcune immagini che invece si perdono un pochino in tutto resto.
In alcune frasi poi ho notato che ci sono delle ripetizioni, ma sinceramente non ho ben capito se queste ripetizioni sono volute o no.
In particolare qui: “Credevo d'esser arrivata in tempo, ma il tempo può essere ingannevole e questo gli altri lo sapevano bene. // Oh mio re! Non son riuscita a far in tempo e la gente colorata ora è costretta a pagar per i nostri guai.” Se nella prima frase la ripetizione della parola “tempo” poteva essere una ripetizione voluta (anche se io personalmente invece che la virgola prima del ma avrei messo un punto, così da dare un ritmo più d'effetto alla frase) il fatto che venga ripetuta anche nella frase subito dopo non mi è piaciuto molto e ho trovato che stridesse un pochino.
Oppure anche qui: “[...]tronchi il cui legno è duro come la pietra, mentre il pavimento pietroso è[..]” dove pietra/pietroso suona un po’ ripetitivo.
E penso che ci siano un altro paio di casi anche per altre parole all'interno della Flash, forse nella prima parte. Credo che un pochino di limatura in più sull’accentuare le ripetizioni quando sono volute e invece toglierle quando non lo sono avrebbe giocato a migliorare la resa del testo.
Comunque, in generale, trovo che lo stile sia molto fluido e pulito. Mi piace anche il fatto che la storia dia molto spazio alle descrizioni per immagini, soprattutto questa nebbia che è descritta in più punti e viene ripresa ad interagire anche con la protagonista, trovo sia molto bello. Inoltre ho apprezzato anche il mescolarsi tra riflessione della protagonista (perché comunque tutto il testo si avvicina molto ad un flusso di coscienza) al momento che la protagonista sta vivendo. È molto evocativo.
- Trama e Personaggi: 7/10
Per quanto riguarda invece la trama e la caratterizzazione dei personaggi (in questo caso della protagonista) devo fare un discorso delicato. Mi dispiace un sacco, ma mi sento di dire che, purtroppo, ho trovato della confusione.
La storia è molto vaga e mi sono rimaste oscure molte parti.
Questa atmosfera molto sognante, molto Fantasy è molto vaga e (se da una parte si lega molto bene con il tema della Flash e con il prompt che è la nebbia) da un punto di vista di chiarezza di quello che accade e di delinealizzazione della protagonista non funziona benissimo.
In verità le informazioni ci sono anche, ma per come è impostato il racconto, ho un faticato a metterle insieme.
Se dovessi andare ad analizzare quello che accade abbiamo: la prima parte in cui la protagonista si trova in questo mare di nebbia e sta tentando di tornare a casa, suppongo, o comunque ritornare nella tua città prima che i draghi la rendano cenere.
Si sente la sua ansia e il suo bisogno correre, di andare a salvare il suo regno. Riesci a farci percepire la stanchezza e la sua paura di non farcela molto bene.
Poi, nella parte successiva, vi è un salto temporale e ci troviamo a quando lei è arrivata, ma è stata messa in prigione, in una cella di fortuna, e assistiamo nel finale al compiersi del suo triste destino.
Ok, però, mi dispiace davvero un sacco dirlo, molte cose rimangono scure. Chi è la protagonista? un ambasciatrice, suppongo visto il titolo, ma un ambasciatrice di cosa? da chi è stata mandata? Chi sono i draghi? Cosa sta accadendo a Sukkrage? abbiamo pochissime informazione su questo.
Anche nella parte finale mi sono sorte molte domande a cui non sono riuscita a darmi risposta. Leggendo mi è parso di capire che si sia una sorta di conflitto interno. Quando lei dice “dannato tu sia per sempre Juann! ” e poi “ sono arrabbiati per la morte della Regina Rossa ” , sono informazioni fugaci che mi danno quasi l'idea di una rivolta o comunque di una presa di potere da parte di un cattivo, ma tutto rimane veramente forse troppo vago. Manca qualcosa che mi facesse afferrare un minimo quale fosse il background della protagonista e del mondo in cui ci troviamo.
Ci tengo a dire che io sono la prima che odia trovare spiegazioni nei testi narrativi, non si fa: le spiegazioni sono il male. Ma forse si potevano dosare le informazioni in maniera diversa così da farle arrivare meglio e in modo più chiaro al lettore.
Ho visto che la storia fa parte di una serie e, sicuramente, per chi conosce già la serie molte cose risulteranno ovvie e banali, ma io che non ho mai letto nulla di questa serie mi sono trovata un po' brancolare nella nebbia.
- Uso del Dove: 10/10
Tra la nebbia.
Il terzo parametro è l’utilizzo dell’ambientazione che nel tuo caso è stata integrata nel testo in un modo molto buono! Mi è piaciuto proprio tanto che la nebbia sia la prima cosa in cui come lettrice sono entrata in contatto aprendo questa storia. Ho trovato particolarmente suggestivo come l'hai descritta, quasi personificandola. La nebbia è una delle caratteristiche fondamentali della storia: prende un posto centrale della descrizione dell’ambiente in cui si ci muoviamo. Essa è infatti una caratteristica fondamentale delle terre di Sukkrage, ed ho apprezzato anche come tu abbia integrato sia le riflessioni della protagonista su quest’elemento sia come la nebbia interagisca nel presente narrativo con lei.
Ho trovato quasi catartico il richiamo del prompt nel finale tragico del racconto: quando la protagonista sta per essere giustiziata cerca di visualizzare la nebbia, di aggrapparsi al ricordo del un luogo che le richiama sicurezza e benessere.
Inoltre la storia si chiude (e si apre) in modo circolare proprio con la parola “nebbia” e trovo questa scelta molto ad effetto.
La nebbia viene richiamata in ogni istante e la protagonista vi si muove all’interno, sia letteralmente sia in maniera più metaforica e attraverso i suoi pensieri anche i lettori sono trascinati in quest’ambiente opaco e fumoso.
Tot.: 25,5/30 |