Che bellissima sorpresa, mi sono accorta solo ora che avevi anche tu aggiornato con una nuova storia, breve ma intensissima e sul finale... oddio che emozione, credevo proprio che quel "ti amo" sarebbe finalmente stato detto! Ma ci arriverò dopo...
Tenerissima l'immagine dei due amanti nel risveglio del mattino, che finalmente hanno potuto trascorrere insieme un'intera notte invece di rubare dei momenti di passione in un'anticamera o qualcosa del genere, sono stretti insieme alle prime luci dell'alba e Leonardo racconta a Girolamo del suo viaggio nel Nuovo Mondo, proprio come se fossero una coppia qualunque. Mi mancavano queste scene di tenerezza, che tra i due amanti non c'erano mai state davvero perché mancava sempre il tempo per loro. E' vero che, all'alba, dopo l'amore, Riario deve nuovamente fuggire, ma questa volta la loro notte è stata davvero piena e ha compreso anche la dolcezza delle coccole e dell'intimità al risveglio.
La cosa che mi ha colpita moltissimo in questa storia è che io vedo Leonardo come la parte comunque "attiva" della coppia (potrei anche sbagliarmi, eh, conta che io non conosco questi personaggi se non attraverso le tue storie!), e questo nonostante lui possa assumere infiniti ruoli, uomo, donna, dominante, sottomesso ecc... Ma, appunto, quelli sono soltanto i ruoli che lui assume per il suo piacere e per quello del suo amante. E' sempre Leonardo a scegliere, a decidere e soprattutto anche nel ruolo, diciamo, "passivo", come in questo caso, è sempre lui a comandare il gioco, a dettare le regole della danza d'amore, proprio come hai scritto "Completamente suo eppure vincitore, come una prostituta che molto meglio del suo amante conosca l’amore, come una vittima che divenga carnefice proprio mentre si offre". Questo sicuramente perché Leonardo, molto più di Girolamo, è esperto e maestro nelle arti dell'amore e della seduzione, ma non solo. IO credo anche che Leonardo sia forte, determinato, e che quindi in qualsiasi occasione e in qualsiasi ruolo scelga di offrirsi sia sempre lui a gestire e anche a proteggere Riario, un uomo che può apparire forte e deciso perché è un nobile, un guerriero, un condottiero... eppure è infinitamente fragile per tutto ciò che riguarda l'amore, l'affetto, le emozioni, non sa gestirle bene come Leonardo, ne è travolto, schiacciato, e ha bisogno che sia Leonardo a guidarlo e contenerlo. I sentimenti rendono Girolamo spaventato e vulnerabile.
Infatti nella scena del mancato "ti amo", è Girolamo quello che vorrebbe dirlo, ma Leonardo glielo impedisce, vuole essere lui a dirlo per primo proprio perché è stato l'ultimo a capirlo. Ma nessuno dei due lo dirà, almeno per adesso. E' vero, dovrebbe essere Girolamo a dire "ti amo" per primo, perché se lo tiene dentro da troppo tempo, ma non osa, lo ammette lui stesso, è travolto dalla forza del sentimento, non riesce a metterlo in parole. Per Leonardo, al contrario, sarebbe anche facile dirlo, lui non ha paura dei suoi sentimenti adesso che li conosce, ma come dice giustamente Girolamo "non vale", per lui sarebbe troppo facile.
Insomma, questa storia è stata breve ma piena di intensità e finalmente anche di dolcezza e tenerezza, quello che mi mancava tra questi due amanti, quello che finora non gli era stato concesso. E chissà quando riusciranno veramente a dirsi "ti amo"!
Bellissima storia, una splendida sorpresa che non mi aspettavo e che mi ha fatto tanto bene oggi, dopo tanti giorni di lavoro e di pensieri, finalmente una parentesi di amore, sogno e dolcezza.
Grazie anche per la recensione, presto risponderò. Un abbraccio e a presto!
Abby |