Quarta classificata
Lapacechenonho: Hell is empty
Totale: 28/30
Grammatica 5/5
È sempre un piacere leggere le tue storie per la cura che metti nella costruzione delle frasi, nella scelta del lessico e nella punteggiatura elegante. Passando alla storia oggetto di giudizio, non ho osservazioni da fare sulla grammatica che è perfetta. La brevità ha aiutato e mi sono detta di provare a cercare qualche svista, qualche spazio messo male, qualche virgola fuori posto, ma non ho trovato nulla. La scelta di costruire frasi brevi ti ha evitato di incorrere in errori e quindi non posso che farti i complimenti e darti il punteggio pieno! Brava!
Stile 5/5
Il tuo stile è prettamente narrativo, ci hai portato nella mente di Frank e abbiamo visto un affresco della sua vita, da quando ha proposto ad Alice di sposarlo a soli 17 anni (precoce, il ragazzo!) fino al momento finale della sua vita. Lo hai fatto con uno stile fresco, fatto di brevi descrizioni che sembrano pennellate che caratterizzano i personaggi. I dialoghi sono essenziali e funzionali alla narrazione e aiutano a contestualizzare le scene senza dover costringere il narratore a spiegoni che potevano stancare. Brava!
Gestione dei personaggi 9/10
Hai gestito i personaggi bene. Alice emerge chiaramente attraverso gli occhi di Frank, la vediamo con i capelli arruffati mentre lo cerca, sdraiata in giardino mentre si gode un momento di calma durante l’attesa del figlio, intenta a reggere Neville che compie i primi passi e, infine, piegata sotto le torture dei Lestrange e di Crouch. È speranzosa, rassicurante, ottimista e mi è piaciuta molto.
Frank non mi ha convinto del tutto ed è il motivo per cui ti ho tolto un punticino. Mi spiego meglio, dai racconti di Augusta emerge un Frank completamente diverso, un Auror coraggioso, mentre dalla tua storia è Alice a rincuorare e spronare il marito, soprattutto dopo la morte dei Potter e questo un po’ contrasta. Poi potremmo dire che Augusta che osserva sul letto del San Mungo il figlio ne offre una visione non attendibile, ma non lo so, almeno un pizzico di conciliazione avresti dovuto mostrarlo, secondo me. Il tuo Frank mi è sembrato troppo simile a Neville. Ho apprezzato il riferimento ai fiori perché crea quel legame tra padre e figlio e lascia intendere che la passione per l’erbologia Neville l’abbia ereditata dal papà.
Uso del prompt 5/5
Il prompt che hai scelto è ben inserito nella storia e la guida: le stelle, il fiore, il bambino, sono tutti elementi che rimangono da qualche parte nell’anima di Frank ed è incredibile come questo prompt sia stato utilizzato in due storie, da due autrici diverse, e gli siano stati dati dei significati completamente differenti.
Nella tua accezione, i tre elementi sono il ricordo di un periodo passato che può essere visto come il paradiso, il ricordo di un periodo felice, il cui pensiero riesce a tranquillizzare Frank mentre si trova nell’inferno della sua condizione fatta di buio e paura.
Originalità 4/5
La storia ha fatto il suo lavoro: è ben scritta, racconta un momento ben definito e utilizza bene il prompt, ma non riesco a dire che sia del tutto originale. La caratterizzazione di Frank è un po’ appiattita su quella di Neville, mentre l’utilizzo stesso del prompt è fin troppo letterale e poco originale. So che avresti potuto osare di più e non riesco a darti un voto pieno, mi dispiace.
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