Recensioni per
Il peso delle aspettative
di Hiril Underhill

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/04/21, ore 16:13

Gentile Hiril Underhill, è la prima volta che leggo un tuo componimento e questo mi ha particolarmente colpito per il tema trattato.
Quante volte siamo stati in balia del peso delle aspettative di altri nei nostri confronti o anche di quelle che noi stessi avevamo su di noi? Una lotta continua, da portare avanti giorno per giorno, quasi con fatica per non riuscire a trovare quell’escamotage che potesse rendere più leggera la nostra quotidianità.
I tuoi versi sono stati precisi e puntuali e hanno scandito gli stati d’animo provati, ma il finale fa risorgere quella speranza che tutto possa cambiare, non mollando mai la presa sull’obiettivo che ci siamo prefissi e forse solo così saremo in grado di alzarci in volo e guardare il tutto da lassù.
Uno scritto molto vero che ho apprezzato tanto per forma e contenuti. Un caro saluto.

Recensore Master
05/04/21, ore 07:51

Bellissima! Ho paura di sciuparla con la mia recensione, ma voglio provarci lo stesso.

"Componimento scritto di getto" È in realtà qualcosa che stavi ruminando da giorni, da anni, da secoli. Che poi è uscito fuori tutto insieme, spettacolare come la lava dell'Etna.

Tecnicamente è perfetta. Con quelle rime baciate che non hanno la monotonia delle rime baciate, perché i versi sono di lunghezze e accenti sempre diversi, come in un brano rappato. Senza disdegnare l'assonanza "compagni" "sbagli". Con un continuo sciorinio di tempi verbali, presenti, participi, passati, imperfetti.

Il contenuto è emozionante. Sembra di essere sull'autostrada per Genova. Ogni strofa un nuovo tunnel col sole che splende alla fine. Esci dal buio della galleria e sei accecata dal sole e dai blu del cielo e del mare. Infervorata, spingi l'acceleratore al massimo e ti trovi subito dopo dentro una nuova galleria.
Solo la terza strofa spezza coraggiosamente questo schema. Manca la luce alla fine, ma perchè prosegue a ritmo serrato nell'ultima.
L'ultima strofa, grandiosa, come lo spettacolo incalzante di luci alla fine dei fuochi d'artificio.
Con i tre consueti colpi conclusivi, possenti: "sei un capolavoro", "sei ancora in gioco", "ti alzi in volo". Mi piace leggerli distanziati. Avrei messo un punto fermo alla fine di ciascuno dei tre versi.

Me la sono goduta tutta questa poesia, dall'inizio alla fine, senza cedimenti, in un continuo crescendo. Spero di leggerne ancora così.

P.S. "sei un capolavoro": concordo ;)

Recensore Master
05/04/21, ore 07:32

Buongiorno,
mi hai fatto venire in mente queste infinite settimane di chiusura, fare sempre le stesse cose e restare sempre nello stesso punto... dopo mesi, anni, è diventato un peso...
Bellissima poesia, mi ha trasmesso molto!

Nuovo recensore
05/04/21, ore 05:35

Hiril cara sarai pure un maschiaccio ma vivaddio renderai comunque felice chi stara' al tuo fianco.Tutto parra' nuovo ogni volta che la tua fantasia vorra' esplodere cosi' anche per fesserie.Non cambiare nella vita e cerca sempre nuovi spazi.La tua poesia un piccolo gioiello.Augurissimi.
Pasta 5/4/21