Bellissima! Ho paura di sciuparla con la mia recensione, ma voglio provarci lo stesso.
"Componimento scritto di getto" È in realtà qualcosa che stavi ruminando da giorni, da anni, da secoli. Che poi è uscito fuori tutto insieme, spettacolare come la lava dell'Etna.
Tecnicamente è perfetta. Con quelle rime baciate che non hanno la monotonia delle rime baciate, perché i versi sono di lunghezze e accenti sempre diversi, come in un brano rappato. Senza disdegnare l'assonanza "compagni" "sbagli". Con un continuo sciorinio di tempi verbali, presenti, participi, passati, imperfetti.
Il contenuto è emozionante. Sembra di essere sull'autostrada per Genova. Ogni strofa un nuovo tunnel col sole che splende alla fine. Esci dal buio della galleria e sei accecata dal sole e dai blu del cielo e del mare. Infervorata, spingi l'acceleratore al massimo e ti trovi subito dopo dentro una nuova galleria.
Solo la terza strofa spezza coraggiosamente questo schema. Manca la luce alla fine, ma perchè prosegue a ritmo serrato nell'ultima.
L'ultima strofa, grandiosa, come lo spettacolo incalzante di luci alla fine dei fuochi d'artificio.
Con i tre consueti colpi conclusivi, possenti: "sei un capolavoro", "sei ancora in gioco", "ti alzi in volo". Mi piace leggerli distanziati. Avrei messo un punto fermo alla fine di ciascuno dei tre versi.
Me la sono goduta tutta questa poesia, dall'inizio alla fine, senza cedimenti, in un continuo crescendo. Spero di leggerne ancora così.
P.S. "sei un capolavoro": concordo ;) |