Recensioni per
Sole, luna e stelle
di little_psycho

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/04/21, ore 00:34

''Le atsuhina weeks sono una benedizione'' NO, tu sei una benedizione, perché io ho amato questa storia infatti prima di continuare la recensione corro a inserirla fra le preferite.
Okay. Allooora, ho tanto da dire, ma è quasi l'una e il mio cervello sarà poco collaborativo dunque perdona eventuali sminchiate grammaticali perché ci sarà una pioggia di incongruenze e di insulti all'italiano in questo messaggio MA COMUNQUE.
Alloooora. No, davvero, ho adorato tante, tante, tantissime cose, e difatti non so da dove iniziare allora così pescando a casaccio direi che sicuramente uno degli elementi che mi ha maggiormente entusiasmato è stato il modo in cui hai descritto le scene. Ma non solo la descrizione in sé, anche la selezione delle immagini. Cioè, questa storia è un caleidoscopio di meraviglie, è scintillante dalla prima all'ultima parola, c'è questo rimando continuo agli astri celesti e alla notte e alle stelle e al sole e ti giuro mi è sembrato di trovarmi in una stanza buia, con le pareti piene di stelle luccicanti. Io amo l'astronomia, ed è un elemento che adoro ritrovare nelle fanfiction, perché almeno nel mio caso è in grado di trasportarmi veramente molto lontano. Non so, lo trovo particolarmente suggestivo e affascinante, perciò ecco per me questa tua scelta di calcare su questo punto è stata fantastica. Poi, oltre alle stelle e al sole e alla luce, in generale hai narrato tante, tante immagini molto poetiche, ma molto d'impatto. Per esempio, l'ambientazione nel festival. OH DEI. Io ero lì, io ho visto le bancarelle, gli spiriti, mi sono trovata in quel libro fra vita e morte (?) e ho percepito la meraviglia e il fascino e però al contempo la paura causata dalla consapevolezza di essere un'estranea in quel mondo di spiriti, esattamente come Atsumu. Cioè, ho sentito proprio il suono delle campanelle giapponesi, non so se hai presente. OPPURE, altro dettaglio che ho adorato, la descrizione delle iridi di Shouyou che sembrano fiammelle. All'inizio, quando Atsumu lo descrive come un ragazzo del tutto normale, con i capelli scompigliati, e poi BUM, le fiamme negli occhi. Non so, è stata un'immagine molto evocativa, a tratti inquietante, perché mi sono immaginata proprio Shouyou come un ragazzo normale, e poi ho visto questi occhi che di normale, di umano, non possedevano nulla, e mi ha iniziato a battere forte il cuore. Poi, la scena della pioggia. La scena in cui si rincorrono sotto la pioggia. DEI, DI NUOVO. Cioè mamma mia quanto ho sentito quel momento. La pioggia che picchiettava sulla pelle, anzi l'acquazzone, e Atsumu che correva e la fatica e Shouyou che scappava e lo zaino che sbatteva sulla schiena e porca miseria cioè quel pezzo l'ho proprio sentito. Ma in generale ho sentito questa storia dalla prima all'ultima parola. Ecco, è stata molto sensoriale, come esperienza. Mi hai reso partecipe proprio come lettrice, riempendomi di impulsi visivi, uditivi e tattili. Insomma, questa è stata una storia in cui mi sono immedesimata sì nell'introspezione del personaggio, ma che ho proprio visto e vissuto in maniera dettagliata. A proposito di introspezione, allora io ora non vorrei tirare di nuovo la solita solfa su quanto Atsumu e Shouyou ti vengano bene perché oramai lo sanno anche le pietre però sì insomma molto sottovoce e con la discrezione più totale io dirò che SEI! STATA! PERFETTA! LORO! ERANO! TUTTI! PERFETTI! Ma pure Oikawa e Sugawara e Osamu. AH no aspe' io qui devo parlare di Oikawa MAMMA MIA quanto ti è venuto bene pure lui, ma poi la sua parte? Fenomenale, e mi ha fatto morire il dialogo in cui Atsumu si chiede se Oikawa non mangi esseri umani. Ah oddio tornando ad Atsumu e alla sua introspezione, mi è piaciuto tanto come nel testo trasparisse anche molta ironia, perfettamente in linea con il pov del personaggio. Cioè, il testo è perfetto, come ho detto anche sopra hai narrato delle immagini splendide e vivide in maniera molto scorrevole e dettagliata, però al contempo il carattere di Atsumu è fuso con la narrazione e questo ha reso la storia ancor più interessante, e ancor più IC. Sei stata molto brava a far convergere una storia narrata veramente bene a una caratterizzazione altrettanto splendida. MA POI, il bakaneko! Cioè è un'osservazione che non c'entra niente con la caratterizzazione, ma in questa storia tu hai praticamente preso tutte le cose che preferisco di più al mondo: la atsuhina, l'astrologia, il sovrannaturale. Io morirei per il sovrannaturale, no esagerazioni, se dovessi scegliere un genere da leggere per il resto della mia vita sarebbe quest'ultimo. Quindi ho adorato la trama che hai articolato, l'idea degli spiriti e degli esorcisti, e insomma anche questa scelta dei personaggi ha contribuito ad aggiungere tanto colore alla storia.
Poi, poi, poi, il discorso sulla fede e sulla spiritualità. Anche prima di leggere le note d'autore, quando ho letto quella parte, mi hai proprio fatto scoppiettare gli occhi. Cioè, a me questa storia ha fatto impazzire dalla prima all'ultima parola, ma il discorso sul credere e sugli dei ti giuro mi ha fatto uscire il cervello dalle orecchie. Non so se hai mai letto american gods di neil gaiman, ma questo tuo discorso me l'ha ricordato moltissimo (non te lo dico tipo per dirti l'hai copiato ahahah, ci mancherebbe, ma american gods è uno dei miei libri preferiti e quella parte sulla spiritualità mi ha colpito nel medesimo modo, quindi era un complimento) e soprattutto hai scritto due frasi che io ti giuro ti avrei venduto l'anima. Aspe' che le cerco.
ALLORA. Il primo è questo, che non è una frase ma un intero paragrafo cioè anzi è tutto il paragrafo ma veramente questo dialogo è PERFETTO:
«Gli dei» continuò assorto Shouyou, «Gli dei cambiamo a seconda del credo degli uomini. Si sdoppiano, si uniscono, perdono la loro identità; vengono rinnegati e se ne creano degli altri. Gli umani ci temono perché ci hanno dato poteri inimmaginabili. Ma loro ci hanno creato» emise una risata roca, un po’ vuota, senza felicità. «Basterebbe una parola e torneremmo polvere. Balliamo sul palmo delle loro mani.»

Prese la mano di Atsumu, tracciando dei percorsi invisibili lungo tutto il braccio fino al polso, aprendola a ventaglio, creando dei ghirigori sul suo palmo calloso. Quelle dita sottili e affusolate era completamente diverse dalle sue. Respirò lieve, come se stesse avendo a che fare con un cervo spaventato, e rimase in silenzio.

«C’è stato un periodo in cui non esistevo. Poi mi hanno creato e sono esistito anche quando prima non c’ero.»

Si avvicinò anche di più, infilando le dita tra le sue, stringendo le loro mani insieme fino a che le nocche diventarono bianche. Era caldissime. Lo stavano bruciando in effetti, ma non gli importava. Poteva farlo. Poteva fare tutto quello che voleva. Era quella la fede? Era quello - era il desiderio di buttarsi ai suoi piedi? Era la sicurezza con cui si faceva toccare da quelle mani fatte di cera bollente? Era- che ne sapeva lui, di fede? Poteva essere niente.

«Tu credi in me?» chiese all’improvviso, guardandolo fisso, le fiamme nei suoi occhi che scoppiettavano con più forza, violente.

«Sì» sussurrò subito, nella notte, senza fiato, contemplandolo al buio.

«Allora esisto» disse con un sorriso nell’oscurità.

Cioè, a quel 'allora esisto' io sono morta, risorta, morta, risorta, morta, e niente sono ancora morta. Cioè. Oddio. Nel senso vorrei dire qualcosa di più costruttivo ma la verità è che il mio unico pensiero è 'step on me' in questo momento. AH, fra l'altro, la scena in cui Shouyou disegna i ghirigori sulle mani di Atsumu è stato un altro istante che mi si è stampato nel cervello e che ci rimarrà per sempre, veramente non so se mettermi a piangere o se mandarti a quel paese per tipo la VALANGA di emozioni che ho provato con questo dettaglio, l'ho trovato assolutamente perfetto per loro. E POI questa frase qui pure mi ha ucciso ma roba che veramente io ti denuncio perché c'è un limite a tutto ma a te è evidente che non ti interessa: «Io credo» riprese il discorso con voce bassissima, «di essere fatto anche di te.»

Cioè....... jsw..........od x iqjdlò....................... la mia recensione sincera sarebbero cinquemila parole di gorgoglii perché ho adorato il concetto degli dei fatti dagli uomini e quindi tu sei riuscita a creare un discorso molto romantico unito a un discorso che però ha un significato molto più profondo e filosofico e quindi ALLORA CIOÈ LA MERAVIGLIA DI 'STA STORIA devo smetterla di urlare è che mi hai fatto sclerare un sacco sì però fondamentalmente hai trattato tutte tematiche molto profonde, che mi hanno spinto a riflettere, che mi hanno scavato dentro. Quindi capito apoteosi idillio utopia che non è un'utopia però perchè è reale e io potrò tornare a leggere questa storia ogni volta che vorrò. AH, poi, ero convinta che finisse male e invece no grazie al cielo cioè ho avuto anche la gioia di un lieto fine sebbene il fatto che Shouyou non sia visto da nessuno è particolarmente drammatico e difatti ho AMATO la parte con Osamu in cui descrivi l'espressione abbattuta di Shouyou di quando appunto si accorge che Osamu non lo vede. Per carità ho sofferto come non so cosa ma al contempo l'ho adorata. E in realtà ho amato tante altre cose ma sto veramente morendo di sonno quindi ti saluto però cioè grazie TU NON LO SAI (o forse lo sai... non ricordo se te l'ho già detto in qualche altra recensione...) ma io ti seguo dai tempi delle BakuDeku quindi vedere che crei content anche per la atsuhina è tipo... una gioia inesprimibile e insomma grazie spero davvero che pubblicherai presto altro!
Un abbraccio! ♥