Waka-chan è sempre una certezza. Ma quanto lo lovvo?
Ennesimo punto toccato con delicatezza e maestria. Catapultare l’omosessualità in quella dei generi secondari è sempre stata geniale, per qualunque storia se ne parli. Ma, come è ormai certezza e sono così compiaciuta di questo –senza diritto, ricordiamolo!- riesci a rendere questo problema così aggraziato che riesci a mettermi nei panni di Tendou anche se io questo problema non ce l’ho. Ed è una capacità che invidio tantissimo!
La lenta consapevolezza di farsi solo del male l’ho sentita io come l’ha sentita Tendou. La certezza di crogiolarsi in un palazzo di vetro, bellissimo ma così fragile, mi ha fatto male, perché è una sensazione orrenda.
Ma Ushijima è Ushijima e fa quello che vuole, dice quello che pensa e agisce come crede, diretto e fermo come un treno.
La società può dire quello che vuole, ma per lui Tendou è perfetto, la sua relazione è perfetta, andassero al diavolo.
A costo di sembrare ripetitiva, bellissima! E complimenti! |