PRIMA CLASSIFICATA
“Hold On To Memories” di Kim_
Grammatica e stile: 10/10
Dal punto di vista grammaticale, come al solito, non ho trovato nessun errore: il testo è ineccepibile praticamente sotto ogni punto di vista, non ho trovato assolutamente nulla fuori posto e la cura che hai riposto nella stesura di questa storia traspare da ogni periodo. Complimenti, davvero!
Lo stile è assolutamente favoloso: hai strutturato le frasi, i paragrafi e i dialoghi in una maniera talmente fluida, naturale e gradevole che il testo mi è passato sotto gli occhi senza che me ne rendessi quasi conto, è stato come guardare un film. È che se avessi visto, sentito e vissuto ogni scena, mi sono perfettamente figurata gli scambi di battute tra Joe e Maddy (sia nel presente che nel passato) e al contempo sono riuscita a immedesimarmi in loro, entrare nei loro pensieri e capire i loro diversi punti di vista – sia quello di Joe, che è la voce narrante, ma anche in quelli della ragazza, che emergono in maniera chiara nonostante tutto. Ma questo è un aspetto che approfondiremo meglio nel parametro della caratterizzazione!
Tutto questo per dirti che ho trovato il tuo stile perfettamente calibrato, scorrevole al punto giusto ma dotato della potenza e profondità necessarie per lasciare un segno in chi legge, per coinvolgere ed emozionare.
Al di là dei dettagli puramente formali (il tutto risulta molto ordinato, le frasi sono strutturate in maniera chiara e concisa, la punteggiatura è variegata e usata con precisione), il modo in cui hai deciso di strutturare l’intera storia la rende ancora più godibile e interessante. Il modo in cui hai diviso in paragrafi, rimarcando col corsivo i flashback e scegliendo una grafia alternativa per le note scritte sul cellulare, hanno conferito dinamicità senza comunque confondere il lettore.
Mi sono piaciuti tantissimo i dialoghi tra i due personaggi, talmente naturali e credibili che viene spontaneo convincersi che siano avvenuti davvero, e il lessico e i toni adottati, omogenei per tutto l’arco della narrazione e perfettamente calzanti per la vita quotidiana di due adolescenti. In particolar modo ho notato quanto i discorsi diretti fossero maggiormente frammentati rispetto al resto del testo: è stata una scelta stilistica azzeccatissima, dà proprio l’idea di quel modo un po’ “svampito” in cui gli adolescenti parlano, condito con quel pizzico di imbarazzo di chi non vuole rivelare troppo di sé e di non sapere come esprimere ciò che ha dentro.
Ti segnalo qua sotto giusto un paio di piccolissime sviste che ho trovato, ma che ovviamente non ho contato nel punteggio finale:
“è normale quando fumi la prima volta” -> non so se questo possa essere considerato un vero errore, ma qui mi suonerebbe meglio “per la prima volta”, aggiungerei quindi il “per”. Forse sono strana io, ma quando ho letto questa frase all’inizio pensavo che “la prima volta” fosse il complemento oggetto AHAHAHAHAH (sì, sono strana io mi sa XD)
“mi sono fidata di lei in tante occasioni” -> essendo riferita a Joe, dovrebbe essere “mi sono fidato”.
Ma insomma, come al solito roba di poco conto!
Che altro aggiungere? Complimenti davvero, trovo che il tuo stile migliori di volta in volta e le tue storie mi coinvolgono sempre tantissimo grazie al tuo modo quasi magico di raccontarle!
Trama e personaggi: 10/10
Il modo in cui hai gestito la trama è assolutamente perfetto, già te l’ho accennato nello scorso parametro e qui mi devo necessariamente ripetere! Ho trovato fantastica la tua scelta di articolare la storia in tre “piani narrativi” che viaggiavano in parallelo: il presente, in cui vediamo Joe e Maddy nella loro versione più “matura” che ripercorrono la loro amicizia, le note scritte, che sono uno scorcio nei pensieri del Joe adolescente e ci mostrano come ha vissuto i vari momenti che ha raccontato, e i flashback, ovvero ciò che è veramente successo, i ricordi che quelle parole digitate su un vecchio cellulare sono state in grado di rievocare. Questo, oltre a dare alla storia un tocco dinamico (come dicevo anche su), ti ha permesso di esplorare ogni singolo anfratto della vita da liceale di Joe e mostrarcelo in un quadro completo e ricco. Vediamo come ha vissuto le cose sul momento (nei flashback), quali sono state le sue impressioni a caldo (nelle note) e cosa ne pensa ora che sono passati tanti anni (nel presente, quando lui e Maddy si confrontano).
Il collegamento tra note e flashback poi è sublime! Dà proprio l’impressione di tuffo nel passato: quando Joe e Maddy si addentrano in quelle annotazioni, è come se le scene del passato irrompessero nelle loro menti, scene che forse avevano dimenticato o non ricordavano in maniera così dettagliata. È una cosa che capita anche a me (e tu lo sai bene) quando rileggo delle vecchie cose.
Oltre a dare quest’effetto di “throwback”, gli excursus sul passato ti hanno concesso di ampliare ciò che c’era scritto nelle note, spiegando meglio le dinamiche dell’intera scena e dando un quadro più generale della situazione, non basato soltanto su ciò che Joe aveva elaborato.
In tutto ciò, il fatto di aver “frammentato” in questo modo il testo ti ha permesso di raccontare davvero tantissime cose in sole 8.000 parole: ci hai riassunto quattro anni di scuola, un’amicizia, un sacco di avventure e momenti che hanno segnato la vita dei due protagonisti. E, nonostante la gran mole di scene presentate e la gran quantità di carne sul fuoco, nessuna di questi frammenti risulta incompleto o frettoloso, anzi: ogni scambio, ogni pensiero e ogni gesto ha avuto un significato e un ruolo, tutto è servito per delineare la storia di Joe e la sua situazione, il suo graduale percorso di crescita e di cambiamento. È stato un viaggio, in cui ogni tassello è stato prezioso e trattato con cura, e alla fine della lettura non sono rimasta con nessun punto interrogativo o, ancora peggio, con una sensazione di “mancanza”. Davvero, hai gestito questa storia in maniera spettacolare dal punto di vista della trama, si vede che dietro c’è un lavoro e, credimi, ha dato i suoi frutti.
Per quanto riguarda i personaggi… che ti devo dire? Magistrali, davvero!
Come ti accennavo sopra, Joe è stato esplorato in maniera dettagliata: lo si vede all’azione sia nel presente che nel passato, ma si possono leggere anche i suoi pensieri e quindi ciò che le esperienze vissute gli hanno effettivamente lasciato una volta terminate. Lo possiamo esplorare a tutto tondo si può dire, abbiamo potuto addentrarci nella sua introspezione e abbiamo potuto vederlo anche all’azione.
Innanzitutto non ho potuto fare a meno di notare il modo in cui hai gestito le descrizioni, stando attenta a rispettare il punto di vista di una persona non vedente: pur focalizzandoti sull’atmosfera, sulle voci, sulle sensazioni e pur dando il quadro completo di ogni scena, non sei mai caduta nel tranello di inserire dettagli che il protagonista non avrebbe potuto percepire. Questo dà una credibilità e una coerenza al personaggio, ma ci aiuta anche a immedesimarci in lui: è come se anche noi chiudessimo gli occhi e ci focalizzassimo su tutti quei dettagli (e sono tanti) che “colorano” il mondo di Joe. È un aspetto che hai gestito davvero benissimo e non posso non farti i complimenti!
Di Maddy, come già accennato nell’altro parametro, emerge davvero tutto nonostante non sia la protagonista e voce narrante. La vediamo attraverso Joe e, tramite i loro scambi di battute, possiamo capire perfettamente il suo carattere, il suo modo di fare e di affrontare ogni cosa. È una ragazza effervescente e ironica, che però di tanto in tanto ha dei momenti di debolezza e, come spesso capita ai giovani, permette al prossimo di farla dubitare di sé e del suo valore. Ho visto tanta forza e al contempo tanta fragilità in lei e, se da una parte non abbiamo potuto comprendere appieno le motivazioni alla base del suo comportamento, dall’altro lato è davvero facile empatizzare con lei. Perché gli adolescenti non hanno sempre un motivo per piangere, perché a volte anche un piccolo e insignificante livido può assumere il valore di una dura batosta.
Ma la cosa che ho apprezzato maggiormente della caratterizzazione di questi personaggi è la loro palese crescita all’interno della narrazione. Dalla prima volta in cui si sono incontrati, in prima liceo, sono cambiati davvero tantissimo e l’hanno fatto insieme: Joe era un ragazzino insicuro, spaventato e ancora non aveva imparato l’arte dell’ironia (che, come lei stessa ci ha tenuto a precisare, gli ha poi insegnato Maddy), non sapeva nemmeno come interagirei col prossimo e come rispondere, e finiva per addossarsi la colpa di cose che non aveva fatto. Il loro primo litigio è stato importante per evidenziare le dinamiche dell’ancora acerba amicizia tra Joe e Maddy, mentre la scena subito successiva (in cui ne riparlavano nel presente e Joe commentava che, se la sua amica si fosse comportata nuovamente così, l’avrebbe picchiata) fa intendere quanto le cose fossero cambiate – quanto loro stessi fossero cambiati.
Metti in luce quelli che erano i difetti dell’uno (l’arrendevolezza e l’ingenuità di Joe) e dell’altra (l’isteria, l’orgoglio e la tendenza a drammatizzare tutto di Maddy) e poi mostri, in un processo lento e graduale. Come questi aspetti si sono modificati, attenuando e sparendo, fino ad arrivare al presente. E, al tramontare della loro adolescenza, Joe e Maddy si guardano indietro e si accorgono di ciò che hanno sbagliato, di ciò in cui hanno esagerato.
Mi hai mostrato due personaggi tridimensionali, dinamici (visto il percorso che hanno compiuto) e soprattutto hai saputo delineare l’amicizia che li ha legati, facendoli emergere anche tramite questo rapporto. E chissà, se non si fossero incontrati e non avessero vissuto tutte queste disavventure assieme magari non sarebbero le persone che sono oggi!
Infine, a completare questa sorta di viaggio che i due ragazzi hanno compiuto (realmente è metaforicamente, rileggendo le note) c’è il cambio di telefono, che può sembrare una banalità ma io l’ho trovato un gesto simbolico davvero d’impatto. Joe si lascia il passato alle spalle, è pronto a cambiare cellulare ma anche a cambiare vita e redimersi da quell’inferno chiamato liceo; riporta a galla quei ricordi per l’ultima volta prima di lasciarli andare, e lo fa assieme all’unica persona che gli è rimasta da quei quattro anni, quell’unico evento positivo che però forse ha più valore di tutti i piccoli drammi disseminati lungo il percorso.
Davvero stupendo! Hai fatto un ottimo lavoro sia dal punto di vista della trama che dei personaggi, e forse è il caso che mi fermi qui per questo parametro perché potrei continuare a straparlare e sviscerare la tua shot per altre diecimila parole XD
Utilizzo del pacchetto/attinenza al bando: 5/5
Parliamo innanzitutto del tema del contest: l’adolescenza.
Ci siamo. Ci siamo di brutto, Kim. Ci hai preso in pieno: mi hai consegnato esattamente il tipo di storia che speravo di leggere, e tutto ciò mi ha mandato letteralmente fuori di testa *-*
Innanzitutto l’atmosfera è perfettamente adolescenziale: ci parli di un arco di tempo che comprende tutti gli anni del liceo, praticamente la scuola degli adolescenti. Ci parli di un’amicizia nata tra i corridoi, che assume un ruolo fondamentale, ma non solo: ci racconti di una cotta nata tra i banchi, dei pettegolezzi tra coetanei, del famigerato ballo della scuola, dell’eccitazione generale per la gita scolastica, del falò di inizio estate… sei stata quasi in grado di farmi venire nostalgia della scuola, giuro (però, attenzione: QUASI XD)!
Hai affrontato talmente tanti temi in questa shot che non so nemmeno se riesco a elencarli tutti: le prime esperienze, i primi amori, le prime cotte e le prime delusioni, la scoperta e l’accettazione della propria sessualità, l’amicizia e le prime liti… c’è tutto, veramente tutto. I tuoi personaggi hanno vissuto la tipica vita da adolescenti ma, cosa ancora più importante, si sono comportati e hanno agito da adolescenti.
Ho trovato assolutamente perfetto il senso di disagio che Joe prova nei confronti dei suoi coetanei e anche verso se stesso, il suo desiderio di fare tutto ciò che fanno i suoi compagni di scuola ma al contempo il freno che glielo impedisce, la timidezza e l’inadeguatezza che prova ogni volta che deve interagire con qualcuno. Ogni volta che ha provato a essere se stesso e ha dato sfogo alla sua bellissima ingenuità (come quando ha rivelato candidamente a Bastian di essere gay) è sempre andata male, quindi è comprensibile che poi, crescendo, si sia formato una specie di corazza e abbia trovato dei metodi per farsi rispettare. Allo stesso modo ho molto apprezzato come si è buttato nelle sue prime esperienze: la prima sigaretta, il primo bacio, la prima volta… un po’ per noia, un po’ perché voleva provare qualcosa di nuovo, un po’ per quell’ingenuità che non l’ha mai abbandonato.
Maddy, aaaah, Maddy è un capolavoro di adolescente! Le sue reazioni esagerate sono oro, così come il suo orgoglio: la mia scena preferita da questo punto di vista, quella da cui emerge proprio la peculiarità della sua età, è quella in cui dà di matto perché il ragazzo di turno l’ha bidonata e lei non solo va dal suo migliore amico per sfogarsi, ma si rivolta contro di lui quando Joe le suggerisce di calmarsi e per giunta aspetta che sia il ragazzo a chiederle scusa. Reazione senza dubbio esagerata, ma dettata da quell’emotività che è tipica dell’adolescenza.
Sulla stessa lunghezza d’onda, ho trovato ben inserito il fatto che Joe, nonostante siano passati mesi dal fatto e probabilmente nessuno se lo ricorda più, il giorno del ballo è ancora preoccupato per l’umiliazione subita a opera di Bastian e dei suoi amici. Gli adolescenti non riescono proprio a fregarsene, soprattutto quando c’è di mezzo l’opinione altrui e il “cosa penserà la gente”, e possono rimanere attaccati a un singolo evento per tanto tempo, anche se al resto del mondo non interessa più. E il modo naturale e spontaneo in cui sei riuscita a mettere in luce anche questo aspetto è bellissimo.
Scusa se mi sono dilungata anche qui, ma ci tenevo a evidenziare i punti forti che avevo notato per questo parametro… e la tua storia è così ricca di spunti di riflessione e dettagli che, ti giuro, ciò che ti sto scrivendo in questa valutazione non è nemmeno la metà di tutto ciò che vorrei dirti e che ho pensato mentre leggevo!
Per quanto riguarda il prompt, non potevi davvero scegliere un pacchetto migliore per questa vicenda: è vero che hai affrontato un sacco di altri temi come le prime esperienze, le prime volte, le prime cotte e tanto altro, ma alla fine l’amicizia è sempre stato il perno attorno al quale hai fatto ruotare tutto il resto. Joe e Maddy hanno vissuto insieme ogni cosa, sono sempre stati inseparabili dal momento in cui si sono incontrati, si sono conosciuti pian piano e “influenzati” a vicenda, si sono confrontati e talvolta fronteggiati. Ma in conclusione la loro è sempre stata un’amicizia vera, perché c’erano sempre l’uno per l’altra: si sono scambiati confidenze e si sono tirati su a vicenda quando qualcosa non girava nel verso giusto, sono usciti e sono andati insieme alle feste, hanno festeggiato insieme compleanni e ricorrenze, si sono sempre cercati e trovati. Finché, dopo praticamente cinque anni di amicizia, non hanno costruito il bellissimo rapporto che ci hai mostrato nelle scene al presente: si punzecchiano a suon di ironia, sono sinceri e schietti, scherzano e si divertono ma non hanno nemmeno paura di mostrarsi per quello che sono. Joe è talmente un libro aperto per Maddy che non ha nessun timore di lasciarle leggere le sue vecchie note, in cui poteva aver dato sfogo alle sue fragilità e a pensieri di cui avrebbe potuto vergognarsi.
Quell’ultima nota poi è stata la ciliegina sulla torta, riassume perfettamente l’intero concetto della storia e di tutta la loro amicizia: dal liceo, che non è stato proprio piacevole, Joe si porta dietro solo l’amicizia con Maddy, un’amicizia dal valore inestimabile e che gli ha permesso di affrontare meglio, con più leggerezza, quegli anni un po’ disastrosi. (Mamma mia, quanto mi emozionano queste cose *-*)
A tal proposito, parlando dello sviluppo della citazione, ho apprezzato tantissimo il rimando alle parole del tuo pacchetto all’interno della nota, che hai saputo elaborare adattare benissimo ai pensieri di Joe. Se non conoscessi la frase di partenza, avrei pensato che tutto quel blocco fosse farina del suo sacco ^^
E, sempre a proposito della citazione: si parla di “non sapere la data esatta in cui è cominciata l’amicizia”, e prendendo spunto da ciò hai elaborato la struttura della storia, che si articola proprio su delle date. È vero, forse sapere il giorno esatto non serve, perché sono tanti i giorni in cui Joe e Maddy si sono stati accanto, ma in un certo senso hanno potuto risalire al loro primo incontro tramite questo viaggio nel passato :P non so se ho ben interpretato il rimando, ma non ho potuto fare a meno di notarlo e mi è piaciuto tantissimo! In questo modo la citazione assume un valore ancora maggiore, il suo senso emerge tutto!
Gradimento personale: 5/5
Eh vabbè, dai!
Penso si sia già capito, ma comunque: ho ADORATO ALLA FOLLIA questa storiaaaaa *____________*
Innanzitutto sono stra felice di aver potuto leggere del tuo Joe in versione adolescente, perché in effetti (e me ne sono resa conto solo ora) era una fetta della sua vita che mancava: abbiamo letto del Joe bambino, del Joe al tempo di Martin, ma ci mancava la fase di mezzo. Ed è stato interessantissimo scoprire quali sono state le tappe che l’hanno portato a essere il ragazzo che oggi conosciamo, esplorare la vita di quest’adolescente un po’ ingenuo e impaurito, che pian piano ha scoperto se stesso e ha forgiato il suo carattere. Ti giuro, in molti momenti di questa storia sarei voluta essere al posto di Maddy per poterlo abbracciare o tirare su, o sarei voluta essere una sua compagna di classe per poter stare dalla sua parte, per poter far parte di quest’amicizia bizzarra ma magica. Joe e Maddy si sentono forse un po’ diversi dai loro coetanei, ma alla fine le loro avventure e le loro esperienze le hanno vissute, gomito a gomito.
È stato interessantissimo anche scoprire in che modo Joe e Maddy si sono conosciuti, e i loro battibecchi non hanno prezzo! Sia all’inizio (quando Maddy lo prendeva in giro perché non aveva senso dell’umorismo), sia alla fine (quando hanno instaurato quella complicità esplosiva che li caratterizza). Il contrasto dei loro caratteri è stupendo, mi piace il modo in cui l’hai messo in luce soprattutto all’inizio… e grazie Maddy, GRAZIE per aver insegnato a Joe l’arte dell’umorismo e dell’ironia, perché innanzitutto Joe è diventato la persona più ironica di questo mondo (XD), e in secondo luogo sei riuscita a salvarla dalla sciatteria della dinoCi- della madre XDD
Ma poi vogliamo parlare delle note??? Cioè adoro adoro ADORO tutto ciò, ho un debole per le storie scritte sotto forma di diario (anche se questa non lo era nella sua totalità) e soprattutto ho un debole per i tuffi nel passato, per la “riesumazione delle reliquie”; io per prima sono attaccatissima a tutto ciò che fa parte del mio passato e potrei rileggerle/rivederle all’infinito! Quindi scoprire i segreti indicibili (?) contenuti nelle note del vecchio telefono di Joe mi ha entusiasmato e incuriosito fin dall’inizio, non sono proprio riuscita a fermarmi perché ogni volta che finiva una nota volevo correre a leggere quella successiva *-*
Ma poi vabbè, i flashback! Ammettilo Kim, l’hai fatto apposta per guadagnare punti in questo parametro (XD) perché sai che ADORISSIMO i flashback! A parte il fatto che sono stati azzeccatissimi per il tipo di storia che hai raccontato, una storia incentrata sul passato, ma poi sono stati tutti assolutamente stupendi! Te lo giuro, quando sono arrivata alla fine di questa “collezione” ho pensato “nooooo, ma come, è già finito?” perché avrei potuto leggerne diecimila senza mai stancarmi, uno tira l’altro!
Poi, vediamo un po’,, commenti sparsi…
Joe che all’inizio criticava Maddy perché fumava AHAHAHAHAHAHAH poi io sapevo già che alla fine pure lui sarebbe diventato un fumatore e ti ringrazio davvero per aver inserito la scena della sua prima sigaretta! Pensavo che sarebbe stata la sua migliore amica a introdurlo nel magico mondo del tabacco (?), invece… Matt! Oddio, il primo fidanzatino di Joe XDD si offende qualcuno se dico che preferisco Martin? AHAHAHAHAH
Oooh Maddy, mi ha spezzato il cuore nella scena sulla spiaggia e, quando Joe le ha rivelato che era stato con Nathan, lei si è messa a piangere T.T ma, Kim, scusa eh, dimmi una cosa: NOI LO POSSIAMO SAPERE COME MAI???? APPROFONDIRAI L’ARGOMENTO, VERO?????
Che altro aggiungere? Complimenti, BRAVISSIMA davvero, dire che ho amato questa storia è estremamente riduttivo! Mi ha lasciato tantissimo, mi ha emozionato e coinvolto fino in fondo e – non lo dico tanto per dire, ma perché è stato davvero così – non sono riuscita a staccarmi dallo schermo fino all’ultima riga, mi sono perfino dimenticata di avere un corpo terreno (???) e probabilmente mi sarebbe potuto cadere un aereo in casa (?) e non me ne sarei nemmeno accorta, talmente ero presa e assorta!
E aaaaaah, niente, sono troppo debole per le storie di amicizia, mi emozionano e mi commuovono ogni volta, quindi sappi che mi hai colpita e affondata :3
Totale: 30/30 |