Recensioni per
Venti giugno....
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/06/21, ore 12:05

È molto toccante il momento della fine.
Lui la rivede, è venuta a prenderlo per ricongiungersi a lui.

Chissà se succede davvero...chissà se i grandi amori si ritrovano da qualche parte, oltre questa vita.

Lo hai descritto con molta delicatezza, la crudeltà quasi non si avverte.
C'è solo amore, il loro amore infinito e immortale.

Recensore Master
22/06/21, ore 09:59

Ciao Red Drago. Mi è piaciuto quanto scritto riguardo questo frangente, dove il protagonista è il Conte di Fersen. Poetico come l'uomo, tra la gente, sospeso fra sogno e realtà, veda la donna amata nella sua bellezza e giovinezza. Pensieri che mi hanno commossa fino al finale dove il Conte si eleva dalla folla inferocita e, come spirito, si allontana per l'eternità con la sua donna "vestita di bianco e con i lunghi capelli biondi." Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/06/2021 - 10:00 am)

Recensore Master
22/06/21, ore 00:22

Sei tornato nel fandom di lady Oscar con una storia particolare. Nessuno ha ricordato la morte atroce di Fersen. Tu sei riuscito a farlo collegandola alla fuga di Varennes avvenuta 19 anni prima e fallita miseramente. A quanto pare il conte non si è mai più ripreso e farlo ricongiungere a Maria Antonietta nel momento dell'agonia mi è sembrato profondamente romantico. Scrittura senza fronzoli che comunque coinvolge e commuove. Complimenti e alla prossima.

Recensore Master
21/06/21, ore 18:38

Caro Red, anche in questa situazione altamente drammatica, che hai voluto narrarci, non rinunci comunque al lato romantico che una storia può avere. La visione finale del conte, il quale rivede, in una luce sfolgorante, comparire la sua adorata regina che lo chiama a sé, vale la lettura. Sono stati anni difficili da sopportare, con quel peso sul cuore, per non aver potuto essere decisivo nella liberazione della donna che amava e che, se fosse riuscita, sarebbe andata via con il marito e probabilmente lui non l’avrebbe più potuta frequentare. Anche la coincidenza delle date è quanto meno sconcertante: il 20 giugno 1791 la fuga fallita di Varennes e nel 1810 lui muore assassinato da una folla inferocita e urlante, che aveva solo il desiderio di rivalersi su un nobile che mai era stato simpatizzante della famiglia reale svedese. Pare di sentire, dapprima il trambusto che lo coinvolge, fino a quando non cade nelle mani di coloro che diventeranno di lì a poco i suoi aguzzini. Quando il bestione svedese sale sul corpo di Fersen, ho avuto la sensazione delle ossa della sua cassa toracica che si incrinavano togliendo al conte il respiro. Ma in questi ultimi attimi gli è passata davanti la sua vita e come una stella fulgida è apparsa la visione del suo amore terreno, Maria Antonietta, mai dimenticata dal suo cuore. Non conosco né la storia postuma del conte di Fersen né tantomeno i dettagli che hanno riguardato la sua vita dopo gli eventi rivoluzionari francesi, ed è pertanto sempre interessante poter apprendere per poi, magari, approfondire l’argomento. Tu in questa occasione sei stato rigoroso nello svolgersi degli eventi, addolcendo il tutto con quel tocco di romanticismo che appartiene al tuo genere di scrittura, rendendo onore ad un personaggio che, nell’immaginario di molti, avendo visto l’anime, non è mai risultato particolarmente simpatico per certi suoi atteggiamenti.
Un ottimo lavoro il tuo scritto, come sempre d’altronde. Un caro saluto.

Recensore Master
21/06/21, ore 11:27

Un brano veramente commovente! Vibrante ,sublime! Narra un amore mai spento,che nemmeno la morte poté sconfiggere. Un amore ultraterreno.
Il conte di Fersen che ci narri è perfettamente IC rispetto al personaggio romanzato, forse non altrettanto veritiero rispetto al personaggio storico, ma questa fiction è "tanta roba" come si suol dire,l'ho inserita fra le preferite. Il fatto che Hans Axel Von Fersen rientra fra i miei personaggi meno "simpatici" della storia,la dice lunga su quanto io abbia apprezzato questo scritto.
Forse è stata soltanto un'allucinazione visiva, ma certamente è credibile il suo "vedere" Maria Antonietta fra la folla assetata di sangue che lo vuole linciare
Non ho mai compreso perché Hans fu accusato di aver ucciso l'erede al trono, perché? Certo quel parallelismo con di date( 20 giugno 1791/1810) ha dell' incredibile.
Una cosa però non mi persuade. Il principe si chiamava Carlo Augusto oppure Cristiano Augusto? È un errore dell'anime?
Grazie in anticipo per la risposta, (che so,non tarderà a giungere), e per questa storia così sentita,tanto da farmi udire distintamente le ultime note della colonna sonora di Lady Oscar che accompagnarono questo triste epilogo.
I miei omaggi, sei bravissimo ! Spero di rileggere ancora qualcosa di tuo. Buon inizio settimana .
P.S. solo un appunto leggo ora il tuo ooc,a cosa è dovuta questa scelta? Se possibile desidero una risposta
(Recensione modificata il 22/06/2021 - 10:22 am)

Recensore Master
21/06/21, ore 10:50

Non sono versato nel mondo di Lady Oscar e dei suoi personaggi, ma posso dire che i tuoi passaggi narrativi sono sempre interessanti da leggere, anche se inseriti in un certo contesto. Ho sentito tutta la rabbia della folla e la disperazione del narratore, fino alla sua flebile felicità nel vedere la donna che ama apparentemente salvarlo da morte quasi certa.

Bravo,

AP.

Recensore Master
21/06/21, ore 08:04

E' davvero impressionante il parallelismo fra le date della fallita fuga di Varennes e della morte di Fersen. Non si sfugge al destino che, nel caso della Regina e del Conte svedese, è stato particolarmente ingrato.
Il linciaggio di Fersen è stato brutale e gratuito, ma lui, almeno nell'iconografia romantica, aveva cessato di vivere molto tempo prima. Nella realtà, credo che abbia continuato a prendersi le sue soddisfazioni, piagnucolando ogni tanto sulla sorte di Maria Antonietta per giustificare il suo desiderio di rimanere celibe.
A presto!

Recensore Veterano
21/06/21, ore 01:25

Mi sono sempre chiesto come potesse essere stato l'episodio del linciaggio del Conte di Fersen, durante i funerali dell'erede al trono Carlo Augusto, tu lo hai descritto in tutta la sua cruda spietatezza, aggiungendo i riferimenti a Maria Antonietta, l'amata che non era stato in grado di condurre alla salvezza. Da quello che si legge Fersen è stata realmente una vittima innocente della rabbia popolare e in un certo senso con lui si è chiusa quella spirale di morte che ha finito per divorare tutti. Complimenti molto intensa.