Recensioni per
Le Petit Cygne
di MaikoxMilo

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/09/23, ore 14:43
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio.
come ti accennavo non sono molto esperta del fandom (infatti ho dovuto fare affidamento a google per capire chi erano i personaggi, perchè non conosco i nomi originali) ma questo non mi ha impedito di apprezzare questo primo capitolo.

innanzitutto l'ispirazione al piccolo principe, che è uno dei libri che mi fa commuovere ogni volta. Meraviglioso! E sono veramente curiosa di scoprire come hai adattato il tutto a questo racconto.

Ho poi apprezzato molto lo stile narrativo, questo rivolgersi a un tu generico che - come ci sveli - sarà poi rivelato.
Ma anche l'uso delle parole, il ritmo narrativo, accompagnano il lettore in questo percorso che è appena iniziato ma che si rivela già molto intenso.

il cigno era uno dei cavalieri che mi affascinava di più (insieme al dragone) quindi sono davvero curiosa di scoprire cosa accadrà!

A presto,
Manu

Recensore Master
03/05/23, ore 14:49
Cap. 1:

Cara buongiorno, eccomi qui per lo scambio. Ho scelto questa fanfiction perché mi ha ispirato molto ciò che ho letto nello specchietto di presentazione.
Innanzitutto ho sempre amato immaginare il rapporto tra allievo e maestro nel mondo di Saint Seiya. Anzi, ammetto che in generale è proprio una cosa che mi piace a prescindere, da modo a due generazioni diverse di incontrarsi e scontrarsi, di crescere in un certo senso assieme, anche se solo per un passo della loro esistenza.
Qui però ancora non è accaduto, qui c’è una presentazione molto personale, come se potessi entrare nella stanza e vedere Camus che mi rivolge la parola da narratore della sua stessa storia. Sono molto curiosa di scoprire il perché della scelta di un POV con una narrazione così diretta e non onniscente, mi intriga perché sono convinta che più avanti svelerò questo piccolo mistero. La scelta di costruire così la narrazione mi regala il vantaggio di essere lì (cosa non sempre altrettanto efficace nella terza persona) e vedere con occhio, toccare con mano ciò che sta accadendo come una pellicola davanti ai miei occhi dove tutto scorre.
Già da qui posso intuire un passato difficile, il crescere troppo in fretta e lasciare tutto alle spalle quando dovresti soltanto pensare a divertirti, imparare e crescere con i ritmi normali di tutti i bambini… una infanzia rubata all’insegna di un dovere, di un dettame dall’alto per una dea che, chissà, chissà quando si farà vedere…
Quindi un bel trauma di partenza (io li amo i traumi che poi influenzano la crescita e il lato caratteriale) eppure si scioglie un attimo quel ghiaccio attorno al cuore nel momento in cui Camus vede il piccolo futuro Cigno. Forse un po’ di calore, forse una sorta di parallelismo, un nostalgico dolore, e quella mano viene tesa.
A vedere il bimbo così, stanco, sfiancato, timido che si protende con l’unico di cui sa DOVERSI fidare, e non volersi e basta, beh, la dice lunga su quello che può essergli stato inculcato.
Che siano tutti orfani gli allievi e ex allievi purtroppo non mi stupisce poi molto, ma che siano destinati a mollare ogni cosa, anche l’innocenza, anche il sorriso, anche il tempo e il mondo per dovere, fa male.
Ho colto i primi parallelismi con il Piccolo Principe già qui, come viene espressamente esplicitato dal protagonista stesso, ma mi piacerebbe veramente vedere come alla fine le due opere possano essere accostate e notarne l’influenza.
Il tuo stile si adatta al tipo di scrittura che hai scelto di improntare, il linguaggio utilizzato è calibrato sul personaggio e il testo è ben curato su una base strutturata con attenzione. Spero di poter passare nuovamente da te, alla prossima e ne approfitto per augurarti buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
11/03/23, ore 21:56
Cap. 1:

Senza dubbio un approccio al fandom di Saint Seiya che ho trovato molto originale, se questa idea mi piace o no non sono ancora in grado di darlo, però mi rende curioso di vedere come si evolverà.
Mi piace che tu abbia scelto Camus come protagonista, il motivo è molto infantile: il mio segno zodiacale è l'acquario XD.
Ho apprezzato la parte in cui si evidenzia come per diventare cavalieri bisogna rinunciare alla propria infanzia, come anche il riferimento che sono sempre gli orfani a finire in tali situazioni o a essere sfruttati si potrebbe anche dire. Ma immagino non sia politicamente corretto dire che la dea della giustizia "sfrutta" qualcuno.
In questa parte i buoni sembrano spietati quanto i cattivi futuri, l'idea di un futuro più luminoso di chiunque altro quasi un lavaggio del cervello.
Mentre ho trovato molto carino questo primo incontro tra Camus e Hyoga che avviene nel finale, mi è sembrato credibile.

Recensore Master
16/02/23, ore 20:56
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui 🥰
Non potevo non iniziare questa storia, considerando tutte le premesse **
Amo “Le Petit Prince”, è uno dei miei libri preferiti e ogni occasione è buona per rileggerlo, quindi inutile dire che questa storia ha tutta la mia attenzione e tutta la mia curiosità.

Questo primo capitolo mi è piaciuto molto, in particolare per come hai descritto e raccontato l'asprezza del dover crescere troppo in fretta, che già di per sé è tremendo, quindi figuriamoci se questo accade in un luogo tanto inospitale come la Siberia.
Ciò che più è tremendo è il fatto che non solo Camus è dovuto crescere in fretta, ma ha anche iniziato a fare lo stesso con altri bambini, quelli che sono diventati i suoi allievi, e qui emerge tutta l'umanità di questo personaggio che sto imparando ad apprezzare davvero tanto: lui pensa solo a loro e alle loro piccole vite, soffre quando non ce la fanno (e in questo caso anche a livello estremo, visto che due purtroppo sono periti) ed è sempre addolorato quando scopre che nuovi bambini stanno per essere sottoposti allo stesso, estenuante allenamento.

Il primo incontro con Hyoga mi ha molto commossa e la similitudine coi capelli color del grano del Piccolo Principe trovo che sia una bellissima coincidenza 🥺
Sono sinceramente curiosa di sapere come si evolverà il loro rapporto d'ora in avanti.
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
10/09/22, ore 08:23
Cap. 1:

Ciao,
eccomi arrivata, scusa se ci ho messo un po', in effetti mi sono un po documentata sul personaggio di Camus per seguire meglio questa tua storia che mi ha attirato proprio per l'idea di raccontare il percorso di crescita di Camus e del suo allievo ripercorrendo Il Piccolo Principe che è un libro meraviglioso.
La parte introduttiva che segue i pensieri di Camus e i suoi ricordi sui precedenti allievi mi è piaciuta perché mi ha aiutato a inquadrare il personaggio che come tutti i cavalieri (almeno così mi pare di capire) ha dovuto sacrificare la sua infanzia in nome di un obiettivo più alto.
Mi è piaciuta la scelta della prima persona sia per il rimando al romanzo, sia perché si colgono di più le emozioni di Camus e il dolore che gli provocano alcuni ricordi, trovo molto particolare il fatto che sia lui stesso a citare e riconoscersi nel romanzo di Saint-Exupéry, anche se non dovrei stupirmi viste le sue origini francesi! Sicuramente Camus è un bel personaggio al quale ci si affeziona subito.
L'incontro con il piccolo Hyoga, nella sua semplicità è molto bello, il bambino praticamente non parla, ma le sue emozioni e soprattutto la sua determinazione sono evidenti, complimenti perché far percepire così bene le emozioni di un personaggio senza farlo parlare non è facile.
Fin da subito è chiaro che tra Camus e il piccolo allievo ci sia un'intesa particolare e sono molto curiosa di vedere come svilupperai il loro rapporto e il parallelo con il Piccolo Principe.
Complimenti anche per lo stile davvero impeccabile.
Devo dire che questo primo capitolo mi è piaciuto molto per cui continuerò a seguire la storia.
Complimenti! ❤️
AlbAM

Recensore Master
15/07/22, ore 12:08
Cap. 1:

Ciao! Innanzitutto, lasciami dire che ho trovato carinissima questa idea del paragone di Hyoga con il Piccolo Principe, l’ho trovato molti significativo e perfetto per spiegare il rapporto che Camus avrà con lui, ovvero del maestro che, insegnando all’allievo, si trova ad imparare tantissimo da lui.
Mi è piaciuto moltissimo anche il modo di raccontare e descrivere la figura del cavaliere dal punto di vista più intimo di Camus, il percorso personale, la sofferenza, l’infanzia perduta per servire una dea della quale tutto sommato sa poco o niente. Ci mostri Camus nel momento in cui, bambino strappato presto alla famiglia e cresciuto concentrandosi solo sulla preparazione per diventare cavaliere, si sente pronto per il suo ruolo, avendo vissuto solo in funzione di quello. Un bambino di 13 anni che deve diventare un maestro, portando sulle spalle responsabilità della vita di altri piccoli che, come lui, stanno rinunciando alla loro infanzia per seguire le sue orme. Questo, secondo me, spiega anche il motivo del forte legame sviluppato con i suoi allievi e, di conseguenza, la responsabilità che sente nei loro confronti e quanto si senta colpevole per la loro morte. Tutti questi sentimenti traspaiono dal suo monologo; si legge molta sofferenza nelle sue parole, diventare quello che è adesso, non deve essere stato per nulla facile.
Come disse il buon Kurumada, Camus è il più emotivo dei cavalieri. Infatti, sotto lo strato di ghiaccio apparente, vediamo che ha un cuore pieno di emozioni che non sa esprimere, e che tiene dentro di lui.
 
Vedere Hyoga addormentato sul tavolo della locanda, mi ha fatto tantissima tenerezza. ❤
In poche righe hai comunque rappresentato molto bene il personaggio, solo e spaventato, silenzioso, ma fortemente determinato a ottenere quello che vuole.
 
Molto bello l’incontro tra i due, nel quale vediamo subito che accade qualcosa; sono entrambi molto chiusi, incapaci di esprimere i propri sentimenti, ma proprio questo loro difetto, chiamiamolo così, sembra creare subito un legame tra i due, come se nel loro dialogo ci fosse qualcosa di sottointeso, che riescono in qualche modo a comprendere. Ho trovato dolcissimo il momento in cui Camus propone di mangiare una zuppa calda e Hyoga sgrana gli occhi in quel modo e poi gli prende la mano. ❤
 
Complimenti per questo bellissimo inizio, mi è piaciuto davvero tabto, l’ho trovato molto ben raccontato e con un’ottima introspezione. Sono curiosa di leggere il seguito e vedere come evolverà il rapporto tra i due, e con Isaak.
Un caro saluto e alla prossima!!! :)

Recensore Master
04/02/22, ore 15:46
Cap. 1:

E con il mio solito enorme ritardo, eccomi qua a leggere e commentare anche questa tua bella storia!
Assistiamo così al primo incontro tra Camus e il piccolo Hyoga, futuro Cavaliere del Cigno!
Si avverte chiaramente l’imbarazzo di Camus, che non sa come avvicinarsi al piccolo Hyoga che sarà il suo allievo! Lo vede, lo riconosce subito, ma non sa cosa fare! Come sempre Camus è pieno di emozioni che non sa mai come buttare fuori! E appare sempre così! Rigido e freddo all’apparenza, ma con un cuore pieno zeppo di sentimenti!
Hyoga mi ha fatto una tenerezza immensa! Il piccolo appare subito taciturno, e un po’ difficile da trattare, ma con una grandissima determinazione!
L’inizio è davvero ottimo!
Complimenti per questa tua nuova storia e per la tua grande capacità di creare nuove storie sempre diverse e sempre avvincenti con i nostri amici Saint!
A presto!
Narclinghe

Recensore Master
16/10/21, ore 22:01
Cap. 1:

Ciao, Maiko!
Eccomi infine su un altro tuo progetto... accidenti, ma come fai ad essere tanto produttiva? Io ho un'unica long (che trascino da 10 anni esatti, com’è noto), ma non riesco ad aggiornare in tempi decenti neppure quella XD
Il libro da cui questa storia trae ispirazione l'ho letto in tutte le salse: da bambina, da adulta, in italiano, in lingua originale. Ho provato in ogni modo a farmelo piacere, senza però ottenere successo. Lo trovo eccessivamente melenso (unpopular opinion, je sais).
Tuttavia, il paragone fra il piccolo principe e Hyoga ha il suo perché: come il protagonista dell'opera di de Saint-Exupéry, anche il Cigno è un "puro", un "idealista" – un'anima candida, incapace di scendere a compromessi.
Se c’è una cosa che condivido al cento per cento, comunque, quella è la frase di incipit: “Ci sono dei libri che riescono a perforarti da dentro. Dei libri che sembrano stati scritti apposta per te, la tua biografia, come se tu stesso avessi preso in mano la penna e avessi cominciato a scrivere.
Quante volte l’ho pensato. Sapere che molti grandi autori sono stati angosciati dalle mie stesse paturnie mi fa sentire meno in difetto.
Parlando di anime e manga, invece, una riflessione ricorrente concerne il motivo per cui i giapponesi diano l’età tanto alla ca***. Sembra quasi che non siano in grado di concepire personaggi al di sopra dei trent’anni, né protagonisti che non siano in piena fase adolescenziale. Bah.
Tutto questo preambolo per dire che sì, 13 anni sono veramente troppo pochi per diventare maestro di qualcuno; trovo perfettamente naturale che nemmeno uno con la testa sulle spalle come Camus si sia sentito pronto ad adempiere a un onere tanto gravoso.
Come ho osservato in qualche recensione ad altri tuoi lavori, il tuo modo di tratteggiare Aquarius diverge un po’ dall’idea che io mi sono fatta di lui: solo in questa sede, però, mi è sovvenuto che egli ha cominciato ad addestrare i propri allievi in giovanissima età. Tale dettaglio rende il suo attaccamento agli stessi ancor più condivisibile (considerato anche il carattere poco incline a smancerie del soggetto).
L’immagine di Hyoga subito prima di iniziare l’addestramento, al contrario, è pressoché identica a quella che ne ho io: un bambino estremamente solo e spaventato, perso nell’abisso di un dolore troppo grande per essere esternato – ma che Camus intuisce comunque. Lui, che più tardi rimprovererà al discepolo il suo eccessivo sentimentalismo, a primo acchito pare quasi rimanere affascinato dall’estremo riserbo di quell’orfano così piccolo.
Il primo incontro tra i due è stato ad effetto, pieno di promesse sottese. Come quando si ha la sensazione che sia iniziato un qualcosa di grande – perfettamente in linea con quanto poi è accaduto, invero.
Bene, sono pronta a immergermi in un nuovo, gelido (ma anche dolce) viaggetto fra le lande siberiane!
A presto!
Un abbraccio,
Irene

Nuovo recensore
10/09/21, ore 16:33
Cap. 1:

Mi piace molto il modo in cui viene approfondita l'umanità del personaggio di Camus e il suo rapporto con il piccolo Hyoga, cosa nel fumetto viene solcata solo superficialmente, nonostante lo scontro nell'Undicesima Casa sia uno dei miei momenti preferiti in assoluto nella serie.

Recensore Master
04/09/21, ore 14:19
Cap. 1:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP dopo un secolo che nojn ti leggevo.
Ho deciso di lasciar perdere la long altra sia perché era passato troppo tempo sia per leggere qualcosa di nuovo.
Devo dire che, come paragone col piccolo principe, mi piace come l'hai impostata vedendo un Camus agli inizi come maestro di cavalieri e con un breve stralcio di quello che era la sua vita.
Sembra restio ad avere altri allievi e questa cosa mi piace perché fa capire come sia dura vedere giovani spirare ogni volta per un simile allenamento.
Bellissimo il discorso sull'aurora davvero toccante così come gli richiede per svariate volte se ne è sicuro.
Ciaoo e alla prossima.

Recensore Veterano
13/08/21, ore 14:22
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi post ritardo da seconda vaccinazione
La saga dei Cavalieri era la mia preferita, ho un pò perso interesse negli anni, ma sono felicemente giunta a leggere questa ff.
(grazie di avermela consigliata) Ricordo Acquario come uno dei miei personaggi preferiti, quindi ho apprezzato tantissimo che la narrazione fosse dal suo punto di vista così da introdurre momenti ed aspetti mai visti.
La prima apparizione di Crystal ( sono abituata ai vecchi nomi, scusami) è di una dolcezza infinita, un povero piccolo essere costretto ad un destino più grande di lui, che non si arrende davanti alla sfida.
Per ora sembra proprio una gran bella storia!
Brava <3

Recensore Veterano
10/08/21, ore 21:16
Cap. 1:

Ed eccomi, finalmente!
Questo primo capitolo, che mostra in ogni particolare il primo incontro da Camus dell'acquario e colui che sarà il futuro Saint del Cigno è dolce, è tenero, è tutto ciò che avrebbe potuto realmente essere: Camus è esattamente quel Camus che conosciamo, rigido, sentimentalmente incapace, sebbene così ricco di emozioni.
Camus che non sa nemmeno come approcciarsi al bimbo che sarà il suo allievo e che lo porta ad irrigidarsi a quel "non saper cosa fare" che è tipico di questo Saint così preda delle emozioni (è il più emotivo tra i dodici Gold Saints) da imporsi di azzerare, per quel poco che riesce, sebbene sia convinto di mostrarsi di ghiaccio.
Hyoga, dal canto suo, si mostra subito difficile, taciturno, inafferrabile, proprio come sarà Camus per Hyoga stesso.
Adoro ogni singolo passaggio di questo tuo racconto, ogni sensazione, ogni riflessione che apre su Camus di Aquarius uno squarcio di azzurro dice prima non c'era. Volo ai prossimi capitoli che ho già letto ma non commentato, e rinnovo i complimenti per questo bellissimo racconto.
A dopo:)

Nuovo recensore
20/07/21, ore 19:22
Cap. 1:

Nel silenzio più assoluto, sbuco come un fungo tra i commentatori di questa nuova storia collegata in un certo senso anche a tutte le altre che ho letto e mai recensito quì, ma che sai amo alla follia! *-*

Ammetto di non aver mai letto il Piccolo Principe. Ebbene si, ma magari questo è il punto di partenza per rimediare.

Tornando invece a questa raccolta in particolare, la cosa che più ho amato, da subito, dalla prima frase è "Camus’s POV". Ho detto prima frase xD
Leggere qualcosa dal punto di vista di Camus per me è fantastico e audace, mi crogiolo letteralmente nella storia e questo fa anche da riempimento qui e lì, sulla storyline principale che io non posso fare a meno di non collegare.
Molto bello l'inizio, il ricordo di lui ragazzino già con responsabilità, così come è stupendo l'attaccamento che Camus aveva per Isaac. Limpido e sincero. E nemmeno troppo felice di doversi occupare di Hyoga, visto che la perfezione lui l'aveva già trovata. E invece...
... eccoli lì, alla locanda.
Il piccoletto, muto per tutto il tempo, timoroso, ansioso, un dolcino.
Camus non poteva essere più diretto xD ma credo che dopo Svetlan e Lisakki... I timori siano più suoi che di Hyoga.
Sono impaziente di arrivare alla fine della storia, viste le premesse *-*
Ma io aspetto anche le altre, perchè meritano tutte, infatti complimenti per tutto e per questo nuovo progettino, che seguirò sempre con tanto tanto piacere!

Recensore Master
18/07/21, ore 15:17
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
Sono stata subito attratta da questa tua nuova long, così ho lasciato momentaneamente perdere quella che già sto leggendo per iniziare questa, poi vedremo xD.
Ovviamente non mi sono affatto pentita della scelta, ammetto che non ho mai avuto la fortuna di leggere il piccolo principe ma rimedierò assolutamente, è un classico che non posso permettermi di non leggere, in questo modo magari coglierò anche meglio questi riferimenti, ma questo non mi ha impedito di leggere con piacere.
Qui, in questo capitolo troviamo una delle memorie di Acquarius, ovvero la prima volta che ha visto Hyoga, un ricordo che ho trovato dolcissimo insieme alla prima volta che lo vede e le loro prime parole, poi che dire...immaginare un baby Hyoga che dorme ed è tutto timidino come posso non sciogliermi? Hyoga è il mio bronzo preferito e da piccolo lo trovo assolutamente adorabile e ut lo hai reso in sto modo anche qui ** amorino che èèè <3 non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli, sono proprio curiosa, poi adoro quello che scrivi su di loro.
Lo stile è perfettamente fluido e scorrevole, anche più del solito, sei migliorata tantissimo come stile e come toni, bravissima, inoltre hai saputo bene scrivere la prima persona dal punto di vista di Camus, che non è nemmeno uno dei personaggi più facili in cui immedisimarsi, già non è facile immedesimarsi nei personaggi canon, figurati in quelli come lui xD quindi brava ^^. Errori grammaticali o di battitura non ne ho notati, perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
05/07/21, ore 13:32
Cap. 1:

Ciao, finalmente ti recensisco qualcosa! ^^ Come ti ho già detto su Facebook seguo la tua serie da un po’ e l'adoro, ma non ho mai recensito nulla perché sono pessima , i tuoi capitoli sono lunghissimi (ma io amo i capitoli lunghi e anche i miei lo sono) e sono certa che le recensioni non sarebbero state da meno... questa è la prima in assoluto che ti lascio, ma non è escluso che te ne lascerò altre anche nelle storie principali. :)

Ma veniamo a questa: come ti ho già detto, anche io amo follemente Camus, e tu riesci a caratterizzarlo in un modo che adoro, perché sì, Kurumada ci fa conoscere un ghiacciolo ambulante senza sentimenti, ma lui è molto più che questo, ha una profondità immensa e una sofferenza celata che vuole nascondere al mondo per non soffrire ancora e ancora come ha fatto in passato (nel tuo caso è il fatto di esser strappato a cinque anni e ¾ - come dice lui - dalla sua famiglia e dalla sua adorata sorellina; nel mio caso avrà la stessa sensibilità e profondità celata per dei motivi simili, ma diversi che lo faranno crescere allo stesso modo e lo faranno soffrire sempre tantissimo) per questo, devo dirti, che per quanto a volte possa sembrare OCC per alcune cose che gli fai dire o fare, nel tuo piccolo mondo è assolutamente in linea e molto nel personaggio e, da brava estimatrice dell'angst, non posso che apprezzare tantissimo tutte le disgrazie che gli hai fatto passare e che gli farai passare ancora, visto che le storie sono ancora in corso.
Isaac è un personaggio con il quale ho un rapporto un po' complicato, una sorta di amore/odio, ma credo sia molto dettato dalla sua performance nella saga di Nettuno, però al contempo gli sono affezionata perché alla fine non è veramente cattivo, ha avuto i suoi motivi per diventarci (motivi che ben conosciamo, ma che tu hai un po' modificato, rendendoli ancora più significativi e logici e amo il modo in cui hai caratterizzato anche lui e non è facile, visto che mi è simpatico a puntate)
La Paperella dei Ghiacci, invece, lo amo anche se a volta sarebbe cosa da prendere e sbattere sulla banchisa finché non rinsavisce... soprattutto nel periodo del suo immenso complesso di Edipo! Ma anche lui è un adorabile sfigatello, che in vita sua ne ha passate di ogni - così come Camus e Isaac - e direi che si sono letteralmente trovati questi tre. xD

Ovviamente mi piace da matti la "famiglia siberiana" anche io farò avere questo rapporto padre-figlio a Camus e Hyoga e anche con Isaac, ma il mio sarà morto (e come ben sarà intuibile, sarà una delle immense ferite del cuore del nostro caro Acquario per la storia che lui si sente responsabile di essa, ma tanto lo sappiamo, lui si sente responsabile di ogni cosa anche quando non ha la minima colpa. xD)
Quindi mi piace tantissimo questa nuova idea che ti è venuta, ispirata dal "Piccolo Principe" che anche io ho letto quando ero piccola e che ho amato (anche se dovrei rileggerlo, perché non lo ricordo più benissimo) trovo che il paragone tra il libro e la storia di Camus e Hyoga sia molto sensato e amo già il modo in cui hai fatto avvenire il loro primo incontro e so già che amerò anche tutto il resto, com'è poi per le altre storie che compongono questa serie, hai reso entrambi in modo perfetto nel loro essere e mi piace che hai sottolineato il fatto che, lo stesso Camus, è un bambino che a sua volta si prende cura di altri bambini per farli diventare i Cavalieri di domani e non è affatto stucchevole (come purtroppo mi è capitato di sentir dire) il fatto che lui si comporti così e si faccia tutte queste seghe mentali sul non essere all'altezza, perché non ricopre un ruolo facile e perché nemmeno i suoi trascorsi lo sono. Adoro anche il fatto che tu abbia accostato a Cam un libro che rispecchi la sua infanzia (parlo dell'altro, quello con cui l'avevi fatto arrivare al Santuario, ma non ricordo il nome) e anche il mio avrà un libro che sarà il cardine della sua infanzia, uno dei primi libri che gli leggeva suo padre bambino e che resterà tale per tutta la sua vita, che lo accompagnerà anche nei difficili anni dell'addestramento e che lo aiuterà a capire chi e cosa è veramente importante nella sua vita e che lo legherà per sempre al dolce periodo della sua infanzia, fino alla tragedia, nel mio caso sarà "I Tre Moschettieri" ^^

Detto questo, visto che siamo solo all'inizio di questa nuova avventura, non posso che attendere il seguito e gli aggiornamenti delle altre storie, che mi intrigano sempre di più e tantissimo! ^^ Mi ha fatto comunque piacere interagire nei commenti, così come lasciarti questa prima recensione che spero sarà la prima di una lunga serie, perché te lo meriti e non solo per la beltà a profondità della tue storie, ma perché so bene che lavoraccio è portare avanti una serie dove i casini sono all'ordine del giorno. xD
Perciò ancora complimenti per tutto e alla prossima! <3

Amy