Recensioni per
Quattro centimetri e mezzo
di Sakuminitan
Quando ho visto che il fratello non aiutava Marina a scendere, mi sono chiesta come mai, ma sembra che la risposta arrivi implicitamente, sembra che nessuno dei familiari lo faccia proprio perché la stessa Marina vuole costruirsi i suoi spazi. Anche il fatto che abbia trovato un percorso alternativo in quella fessura, lascia pensare proprio a questo. |
Buonasera, eccomi finalmente qui a commentare il prologo. Devo dire che l'ho trovato avvincente: hai anche reso in modo decisamente molto più interessante il cliché un po' banale della storia che inizia con la sveglia che suona. Questa vicenda della ragazza più piccola degli oggetti che ha intorno è curiosa e, per come l'hai posta al momento, sicuramente invoglia ad andare avanti e a saperne di più, di come si sia ritrovata in quella situazione. |
E dunque, eccoci al capitolo finale per ora... si spera. Cosa possiamo dire, tanto per cominciare? che il fratello di Marina è veramente uno stronzo. però, in un certo senso... posso capire perché: sicuramente si sente super mega iper ultra alfa omega bravo geloso di lei. Alla fine, è ovvio che la maggior parte delle attenzioni vadano quasi tutti in direzione della piccolina... per ovvi motivi, aggiungerei. Insomma, quella mocciosetta è letteralmente più bassa di uno stuzzicadenti. Vabbeh dai, sono sicuro arriverà poi più avanti il momento mega strappalacrime e mega tenero in cui i due fratelli faranno pace e si vorranno bene, Alla fine mica è un mostro il fratello. Spero. |
Due anni per passare e continuare a recensire. |
Come promesso, eccomi qui! |
Ciao! Ho letto la tua storia tutta d'un fiato, è incredibilmente originale e ben scritta. Marina sembra da subito un personaggio molto interessante, presentato in una situazione che ci sembra assurda, ma che mano a mano viene chiarita. La descrizione della sveglia, così come quelle delle scene successive in cui si colloca il lettore "alla dimensione" della protagonista, è di una grande potenza. Ho provato da subito grande tenerezza e simpatia per la protagonisca, che si muove in un modo quasi inadatto a lei, ma a cui non vuole rinunciare, e in cui cerca letteralmente di farsi spazio, senza paura e con coraggio. Bella la scena del ragno: quello che mi colpisce di più di questa storia è proprio questa voglia di normalità, come il desiderio di avere un animale domestico. |
Quindi è una ragazza Marina! Solo di dimensioni ridotte! Finalmente è stato svelato il mistero! |
Cioè... Marina è microscopica ma la sua genitrice non lo è... ma che stregoneria è mai questa?! |
Devo ancora capire bene che cosa sia Marina a questo punto, avevo dato per scontato che il prologo fosse un'esagerazione degli eventi visti dal punto di vista di una dormiente e invece è un insetto o qualcosa del genere. Andando avanti nella lettura svelerò il mistero! Però ha paura degli scarafaggi, amica dei ragni... non capisco proprio cosa potrebbe essere |
"Una musica infernale rimbombava sulle pareti della stanza, risuonando a un numero inaudito di decibel da ogni direzione. Il pavimento tremava a intervalli regolari come colpito da un terremoto a intermittenza, e c'era un forte ronzio che—con la stessa cadenza—non faceva che aggiungersi alla confusione già prodotta dalla musica. Una tale baraonda avrebbe fatto impazzire chiunque: ma si trattava solo di ciò che noi comunemente definiremmo sveglia." Hahaha! Mi piace molto come scrivi. Marina avrebbe potuto rimandare la sveglia, allora sarebbe peggiorata la situazione! Comunque A Otranto, circa a ferragosto sparano con i cannoni di mattina, per una rievocazione storica. Ti svegli e sembra di essere in Guerra |
Alla fine, tutto è andato per il verso giusto. La madre è riuscita a trovare Marina nel pattume, con suo grande sollievo e quello della povera ragazza. Marina è stata coraggiosa a confessare alla madre del buco e tutto il resto, ma questo non le risparmierà una punizione, del resto sacrosanta. Marina ha rischiato di morire a causa delle sue decisioni sbagliate. Se vuole essere trattata da adulta deve cominciare a comportarsi come tale. Per tanto, una punizione ci sta tutta. E se questo dovesse voler dire rinunciare a passare una serata in compagnia degli amici, pazienza. Come dico sempre ai miei figli: il medico pietoso fa la piaga puzzolente. |
Ciao. Beh, per fortuna è andato tutto bene e Marina è stata ritrovata. Speriamo che non la puniscano, in fondo non è stata colpa sua, insomma dovrebbero saperlo che per lei è tutto una fatica incredibile, trovo che una punizione sarebbe esagerata. Capisco che anche per la famiglia non sia facile, ma questi atteggiamenti non aiutano. Vedremo! |
Ciao Sakuminitan. Sono lieta di trovare un altro capitolo di questa tua storia perché mi dispiace.davvero per la situazione nella quale si trova Marina. Hai ben descritto l'ambiente che la circonda. Ho letto con interesse dei familiari fino a quando la madre ha l'intuizione riguardo la scopa. Sono stata contenta che la madre abbia trovato Marina e mi ha colpita che quest'ultima le abbia abbracciato il mignolo. Ho riflettuto nel finale riguardo quello che può fare o non può fare Marina per le sue dimensioni. Riuscirà a uscire con i suoi amici? Sarà interessante leggere il suo relazionarsi con il mondo esterno. Un saluto. |
Ciao, |
Sono passato incuriosito sul tuo profilo e trovo un interessante concept che ho visto poche persone scrivere, almeno su questo sito. Si capisce benissimo la frustrazione di Marina, la protagonista, verso quello che per noi sarebbe la normale quotidianità e su questo c'è stata un ottima cura nei dettagli ma sopratutto nelle descrizioni che non ho sentito per niente pesanti. |