Quarta classificata al contest "Dai vita alla tua fantasia con i generi letterari! II edizione, il ritorno" - Lettera mai inviata di Mariam_Kasinaga
-Grammatica:
La storia non è molto lunga, ciononostante, ho trovato davvero poche, pochissime imprecisioni, dovute a errori di distrazione o a mancate conoscenze. Insomma, miseri dettagli che ti saranno sfuggiti al momento di riportare tutto sul sito.
Anche nella tua fanfiction, comunque, ho trovato un cattivo utilizzo della d eufonica. Non so se sei a conoscenza di questa regola... a ogni modo, richiede la presenza della d eufonica unicamente dinanzi alla presneza di due vocali uguali e, perciò, non quando vi sono due vocali diverse (esempio: "a urlare" non "ad urlare).
Un altro misero errore che ho riscontrato è il seguente: "Tutte le giornate scorrono uguali: mi alzo, faccio colazione, vado al lavoro, torno a casa, ceno e vado a letto.Non si può fare molto" → "Tutte le giornate scorrono uguali: mi alzo, faccio colazione, vado al lavoro, torno a casa, ceno e vado a letto.
Non si può fare molto".
* Si tratta di un piccolo errore di battitura in cui manca lo spazio dopo il punto fermo.
I casi che riguardano la d eufonica sono invece i seguenti:
- "ad ogni"; -"ed alla"; -"ad urlare"; "ed il primo"; "Ed ora".
-Stile
Prima di partire con un commento il più possibile esaustivo sullo stile da te usato, voglio prima commentare due cose, le quali sono:
1. "Ti ricordi, come è iniziato tutto questo?
Da qualche parte, così tanto tempo fa da non ricordare neppure quando, avevo letto che le dittature iniziano tutte allo stesso modo, imponendo il coprifuoco." → Al posto di ricordare ti consiglio di utilizzare un sinonimo in modo tale da evitare una ripetizione del verbo in frasi tanto vicine tra loro. Inoltre, oltre a ciò, riscriverei il periodo nel seguente modo: "Ti ricordi, come è iniziato tutto questo?
Da qualche parte, così tanto tempo fa da non portar memoria neppure sul quando, avevo letto che le dittature iniziano tutte allo stesso modo: imponendo il coprifuoco."
2. "All'inzio dicevano che era per la nostra sicurezza, per cercare di tenere sotto controllo tutto il casino che era successo; e noi, forse senza sapere cosa stesse succedendo, ci abbiamo creduto." → "All'inizio dicevano che era per la nostra sicurezza, per cercare di tenere sotto controllo tutto il casino che era successo; e noi, forse senza sapere cosa stesse accadendo, ci abbiamo creduto."
Un'altra piccola cosa che mi ha fatto storcere leggermente il naso (non sapevo bene dove inserirla, ma alla fine ho optato per la parte relativa allo stile) è l'assenza della firma di questa lettera mai inviata da parte della protagonista. Oltre all'assenza, mi è dispiaciuto un po' non conoscerne il nome.
Detto ciò, inizio col dire che mi è piaciuto lo stile da te usato: semplice, inciso, pulito. Uno stile che arriva direttamente al lettore, senza alcun giro particolare intorno a parole auliche o eccessivamente evocative.
Una scelta del resto adatta alla lettera informale e al contesto in cui si ritrova bloccata la protagonista: una società cruda e opprimente che lega i suoi cittadini a pilasti rigidi a cui obbedire, una dittatura in cui i cittadini devono seguire un volere posto in cima a quella nuova casta di eletti. Una società privata dal libero arbitrio e dall'autoproclamazione del singolo individuo. Una società in cui l'arte, la musica, la letteratura diventano uno strumento pericoloso, a doppia lama, in grado di scuotere gli animi: possono essere uno strumento di libertà per l'opposizione e quella della distuzione per il regime totalitario (si sa che, del resto, questi importani "pilastri" sono da sempre stati usati come un mezzo per raggiungere la libertà, uno strumento per opporsi. E di questo, alla fin fine, la protagonista ne è del tutto consapevole: "Magari, tutto può cambiare grazie al suono di un violino".
-Impaginazione:
Per quanto riguarda l'impaginazione, invece, non ho nulla da dirti: l'ho trovata perfetta. Pulita, di buon impatto, che possiede il suo perché, in grado di attirare il lettore spingendolo a continuare frase dopo frase.
-IC:
La protagonista della tua storia, nelle prme parti, rappresenta a pieno la totalità della società: muti dinanzi a qualsiasi ingiustizia, pronti a girare il capo dall'altra parte e far finta di non vedere, di non sapere, di credere che la decisione altrui sia quella lecita e giusta, nonostante si dimostri quella peggiore. Ha accettato tacitamente (come molti altri) il nuovo destino, vivendo giorno per giorno quella nuova e monotona vita.
Eppure, la vediamo anche totalmente immersa nei ricordi in cui la libertà vigeva da padrona: ricordi in cui suonava, ricodi in cui era libera di dare voce ai suoi sogni e ai suoi desideri. Ricordi in cui era libera di stare con lui e immaginare un futuro brillante e sereno. Eppure, tutto si è frantumato, tanto che è obbligata a tenere nascosto il suo amato strumento sotto al letto, dove è libera solo di toccarlo per evitare spiacevoli situazioni. Cionostante, pian piano apre gli occhi: si rende conto delle ingiustizie e agisce con i suoi piccoli passi per affrontarle... non di certo come avrebbe fatto lui, il destinatario di quella lettera, ma in un modo eroico, secondo una certa considerazione. Inoltre, la storia completamente introspettiva, ci ha permesso di viaggiare nelle sua mente, a pari passo con i suoi stessi pensieri.
-Utilizzo del pacchetto: (5 per il genere letterario, 5 per il prompt, 5 per la citazione)
Partiamo dal genere letterario.
Da questo genere hai scelto di descrivere una realtà alternativa rispetto alla nostra. Anche se ho visto che non è stato affatto voluto, richiama alcune delle lamentele che molti hanno usato come un mantra in questo ultimo periodo governato dal virus; infatti, come scritto all'interno del bando per il terzo pacchetto, il genere richiede "... prende spunto per portare all'estremo alcune tendenze politiche o sociali considerate negative". Considerando ciò, hai fatto un buon lavoro (in più) che non avevi - di base - l'intenzione di fare. Per l'insieme, questa prima parte è stata svolta molto bene. Il genere è un punto cardine della storia, presente dall'inizio alla fine e che quindi doveva essere propriamente sviscerato, cosa che tu hai fatto.
Il prompt del tuo pacchetto era "dualismo tra libertà e schiavitù". Anche qua, non ho quasi nulla da dire, in quanto il lavoro è stato svolto alla perfezione. Questo gioco è presente sin dalle prime righe, cosa che continua sino alla fine della storia, toccando numerose tematiche, dall'arte alla vita quotidiana, un continuo dualismo tra il passato contornato dalla libertà, e il presente immerso nella schiavitù sistematica.
La citazione, invece, era: "Il Grande Fratello ti osserva". Al contrario dei precedenti due punti, che sono maggiormente presenti e hanno una presenza quanto un'influenza abbastanza marcata, ciò non si può dire altrettanto per la citazione. Sì, è presente, possiede anche un certo peso al fine della trama, eppure... manca un qualcosa, manca un vero e proprio meccanismo che faccia vedere che quel dittatore osserva i suoi cittadini (oltre ai cartelli col suo viso che tappezzano la cittadina), che è lì presente a seguirli passo dopo passo, e ad agire al primo errore o mossa azzardata. In questo caso, rappresentare una cattura avrebbe dato maggior spessore alla storia, secondo me.
-Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta. Ho trovato interessante la trovata della lettera (anche se immagino che ti abbia limitata un po' nel poter approfondire alcune cose, come anche il genere) e del fatto che non sia mai arrivata nelle mani del dovuto destinatario.
Con ciò, potrebbero sorgere diverse domande: Cosa è successo alla protagonista? Non ha trovato nessuno in grado di consegnare la lettera alla persona che ama? Avrà preso in mano quel violino, dando sfogo ai suoi sentimenti e alla sua scontentezza verso la società, o avrà continuato a vivere la sua vita nella medesima monotonia, non accettando il mondo e la società in cui vive ma prendendola ugaulmente per buona?
Non sarebbe male conoscerne le risposte.
Ciononostante, un'altra cosa che mi è piaciuta è stato il vagare per la mente, per i pensieri, per la malinconia e per i ricordi della protagonista. Mi è piaciuto vedere come ricordava i tempi in cui poteva suonare con la persona amata, i tempi in cui poteva vederlo, i tempi in cui suonare non equivaleva a compiere un reato. Un'altra cosa che ho trovato geniale è stato il modo in cui hai inserito l'animale e il suo significaoto... personalmente, da quando ho indetto il contest, non ho mai pensato a questa possibilità (ecco il bello dei contest!)
Ti faccio i miei più sentiti complimenti per le varie idee e per il modo in cui hai dato vita al pacchetto.
-Punti BONUS:
I due elementi extra per il pacchetto distopico erano futuro e menzogne. Ma procediamo per ordine: nella storia, sono presenti entrambi in diverse parti (specie il "futuro"). La cosa che però mi ha fatto storcere un po' il naso - e che mi ha impedito di darti il punteggio pieno per entrambi, è la loro mancata profondità. Mi spiego meglio: è assolutamente vero che sono entrambi presenti nella storia, ciononostante non hanno una rilevanza così importante ai fini della trama (essendo anche entremamente incentrata ai pensieri della protagonista sul presente e sul passato). In generale è come se avessi inserito quei due termini giusto per farli spuntare ed essere presenti, per farmeli vedere, ma non sono stati esplorati come avrebbero potuto essere; non hai colto e usato delle vie che avrebbero potuto rendere la ff ancora più bella, un'arma che avrebbe potuto dare un tocco in più se esplorata maggiormente.
Grammatica: 9,45/10
Stile: 9,6
Impaginazione: 5/5
IC: 10/10
Utilizzo del pacchetto: 13,5/15
Gradimento personale: 10/10
Punti BONUS: 2,2/6
Totale: 59,75/66 |