Recensioni per
Com'era la Normandia?
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/07/21, ore 10:30

Ciao settembre17. Il titolo della tua storia mi ha davvero affascinata. Interessante che i diversi capitoli, come hai scritto indipendenti l'uno dall'altro, siano accomunati dalla domanda "com’era la Normandia?” Mi ha colpita l'espressione "sarà che bastano le storie da sole", nel leggere si può percepire l'anima di chi scrive e non posso che essere d'accordo. Ho letto con piacere sia il fatto che l'antefatto. Suggestiva la risposta di Oscar, "ventosa", una parola che racchiude un mondo interiore. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 23/07/2021 - 10:33 am)

Recensore Master
22/07/21, ore 16:47

Ciao Settembre 17, in quest'ultimo periodo ho letto e recensito dicerse storie, stavo dimenticando di commentare la tua.
Ciao misteriosa autrice, tanto mi ricordi negli scritti un'altra persona (o forse sei lei?)comunque leggendoti mi ricordi piacevolmente belle storie introspettive, descrittive, profonde.
Riguardo il contenuto , su una cosa sola si potrebbe al limite dissentire:nell' anime si parla di ricordi condivisi ad Arras non in Normandia. Le rose di Arras, le albe e i tramonti di Arras, il cibo semplice e i contadini della sua tenuta. Le estati ad Arras.
Arras sempre Arras.
Della Normandia in effetti si parla solo nell' episodio 29 e non in relazione ad André. Secondo me gli autori hanno inserito di proposito un luogo a noi ignoto , perché Oscar prendesse le distanze da André in maniera plausibile.
Naturalmente in una fanfiction tutto può capovolgersi, tutto si può ricreare, dunque aspetto con grande curiosità le altre due parti che completano quest'originale trilogia .
A presto
(Recensione modificata il 22/07/2021 - 04:49 pm)

Recensore Junior
21/07/21, ore 23:04

Dopo aver letto il tuo brano la domanda di Andre' ha preso un significato che non mi abbandona più: "Com'è la tua vita senza di me Oscar?"......
Com'è una vita senza la condivisione di ogni più piccolo piacere e gioia quotidiani con coloro che sono per noi importanti? Com'è una vita nei momenti di dolore senza il balsamo del sostegno e del conforto di chi ci ama? Vuota, banale, senza senso…… “Ventosa”. E mi ha fatto riflettere su un pensiero ovvio ma dolorosamente vero: diamo spesso per scontate le persone che ci vogliono bene e che ci sono accanto da sempre e solo quando ce ne allontaniamo, sia stato per scelta o per scherzo del destino, capiamo il vuoto della solitudine. E chi manca di più è sempre chi sa amare in silenzio, chi è sempre presente senza che glielo chiediamo. Ma questa solitudine è un passaggio fondamentale. La desideriamo e la cerchiamo convinti che dia sollievo al nostro io accartocciato nel dolore e ci apre gli occhi su quello che siamo veramente: esseri che hanno bisogno dell’altro per vivere pienamente,
anche se questo ci rende vulnerabili e ci espone al dolore.
Grazie perché il tuo intensissimo frammento di Oscar e Andre’ mi ha ricordato tutto questo.

Recensore Master
21/07/21, ore 19:23

Aspetto gli sviluppi, cara Settembre. Li aspetto lieta.
Non passo molto tempo tra queste pagine ultimamente, le notti a leggere avida sono finite....ohimè. Ma questo tuo scritto mi incuriosiva, a partire dal titolo. E devo dire che, in pochissimi tratteggi è come se da un foglio bianco ne fosse uscito un ritratto. La grafite graffia, e si vede.
Mi piace, mi piace molto.
A presto.
Tamara Alessandra.

Recensore Veterano
21/07/21, ore 10:46

Io penso che sia estremamente difficile scrivere di Oscar e André senza sciuparli, senza far dire loro cose che non direbbero o fare cose che non farebbero o pensare cose che non penserebbero.
Bisogna conoscerli in maniera viscerale, intanto. E poi bisogna resistere alla tentazione di renderli diversi da ciò che sono. Con tutto il dolore che questo comporta.
Il tuo scritto è delicatissimo. E ci parla di loro.
"Non credo che il nuovo comandante gradirà. Vieni, portiamole nell’ufficio del colonnello." Molto molto tipico di André.
Grazie. E' stato un piacere leggerti.

Recensore Master
21/07/21, ore 10:37

E’ un vero piacere ritrovarti, cara Settembre17, con uno dei tuoi scritti particolari, che apprezzo molto e che, ogni volta, riescono a coinvolgere il lettore.
In questo caso particolare ci stai intrattenendo su quel periodo trascorso da Oscar in Normandia, di cui troppo poco ci è stato dato di conoscere tramite Madame Ikeda e l’anime.
Il titolo di questo tuo nuovo lavoro ha attirato pertanto subito la mia attenzione.
La domanda ha fatto venire alla mente un sacco di pensieri, dando a te l’opportunità di creare un perfetto missing moment su quando Andrè pone quella domanda, che ha avuto nella mente e sulle labbra per quel lungo mese di lontananza. Prima di arrivare alla risposta da parte di Oscar, hai creato un antefatto, che un po’ ci anticipa lo stato d’animo di André, mentre si accinge a preparare l’ufficio per il suo nuovo comandante, per lei che sta arrivando, con tutte le sensazioni che lo hanno attraversato, e l’ennesimo modo per prendersi ancora cura di lei, come il suo cuore gli aveva sempre dettato.
Il fatto in sé invece ci dona la possibilità di leggere dentro ai due protagonisti, poiché la domanda di André scatena in Oscar, la quale se lo ritrova nuovamente dinnanzi, una ridda di pensieri che ha avuto anche in Normandia, luogo deputato alla riflessione, poiché fonte di begli attimi trascorsi e forse per questa motivazione scelto, luogo appunto nel quale avrà maturato delle consapevolezze e avrà avvertito la mancanza di quella ombra sempre presente e che si era presa tanta cura di lei lungo il corso della loro vita insieme. Ricordi che si riaffacciano alla memoria e, anche se non si guardano direttamente negli occhi, ognuno percepisce il sentire dell’altro. Ma proprio per le decisionI prese in quel della Normandia, come il vento forte che spazza via le nuvole, Oscar ha tentato di spazzare via la parte della donna che c’è in lei per assumere il ruolo di un uomo in tutto e per tutto. Ci sono dolore, pensieri, ricordi dietro a questa decisione che lei manifesta con la lapidaria risposta “Ventosa”.
Il tuo modo di narrare gli stessi eventi ha un suo fascino, poiché poco per volta li arricchisci di particolari, ampli la visione, fai prendere contezza ai protagonisti di loro stessi, in maniera che il “quando” e il “che cosa” assumano connotazioni differenti e parimenti essenziali.
Non mi resta che attenderti con il nuovo capitolo, complimentandomi per le sensazioni che riesci a trasmettere tramite la tua scrittura così coinvolgente.
A presto!

Recensore Veterano
20/07/21, ore 23:33

Cara Settembre17,
anche stavolta hai fatto centro: il tuo racconto e' originale, introspettivo ed emozionate.
Sei riuscita a descrivere uno dei momenti topici dell'anime, rendendolo tuo senza snaturare i personaggi, anzi esaltandoli. E' come se aggiungessi alla ricetta  di un piatto noto un ingrediente segreto. Non so se mi spiego...
Resto in paziente attesa dei prossimi capitoli, visto che le tempistiche, sia nel racconto che nella pubblicazione, sono determinanti.

"Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole, ma rimangano
effuse come un magnetismo. E' raro
ma accade".

Buona serata e a presto,
Galla88
 

Recensore Veterano
20/07/21, ore 22:04

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Primo capitolo di una storia interessante, con un sipario originale, una narrazione pienamente descrittiva dei sentimenti dei personaggi.

Recensore Veterano
20/07/21, ore 22:02

I miei carissimi complimenti, la seconda parte del racconto "Fatto" è pienamente introspettiva, e racconta probabilmente attimi di frazioni infinitesime di secondo, che però all'impressione del lettore sembrano una vita.

Si leggevano negli occhi Oscar e André, e hai reso perfettamente questa loro simbiosi chimica e intellettuale, quella che lei non poteva avere con nessun altro, nemmeno col "miglior amico" Fersen.

erano fatti per essere una cosa sola.

Molto bello, stupendo, i miei complimenti!

Recensore Master
20/07/21, ore 21:31

Meravigliosa ...ecco.mi viene in mente solo questo..a presto

Recensore Master
20/07/21, ore 20:29

Per prima cosa: che bello ritrovare una tua storia nuova di zecca. Mi piace tanto e trovo tanto originale e personale questo ituo procedere per cerchi concentrici, per progressivi arricchimenti e messe a fuoco, che vanno dritte al cuore dell'emozione di una sequenza di azioni. Ed essendo già questa prima parte così impegnativa, non oso pensare le altre due. Il soggiorno in Normandia, vedo, ha ispirato molte persone, ultimamente; ma ci sta, perché è quella parte della vita di Oscar su cui Dezaki glissa di più e ci lascia immaginare. E questa Oscar che vorrebbe fare la dura, ma si sa, i duri di cuori ne hanno non uno, ma addirittura due, e ha già i lucciconi, e capisce tutto il non detto della sua domanda, mi piace tanto, e mi intenerisce tanto. Aspettando il seguito, assaporo il presente. Buona serata e grazie, Dorabella

Recensore Junior
20/07/21, ore 17:05

Egregia autrice, cara Settembre,

com’era la Normandia? E per ‘Normandia’ intendo la tua Jasnaja Poljana, l’isola che non c’è in cui la scrittura diventa fantasma e ti segue anche quando fai la spesa, e bisbiglia una frase ben costruita, un’idea da sviluppare. Com’era la Normandia, nel momento dell’ubriacatura da parole, quelle che ti vengono sempre in mente quando non hai nulla su cui appuntarle? E infine, Settembre delicatissima, com’era la Normandia, quando la natura ancora dura ti ha ribadito che non si scrive quando si vuole, e nemmeno quando si può, si scrive quando si deve. È sempre piena di vento, la Normandia. Un vento ricco. Come ricca è la figura dell’elenco, quando la si sa usare. Come ricco, se posso, deve essere il tuo animo. Ricco più di Creso deve essere, il tuo animo.

Una scrittura che non ha niente di sfacciato, che rifugge il giudizio, che non si scompone volgare e descrive con naturale sprezzatura il suono del silenzio.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Master
20/07/21, ore 16:42

Hai ragione, una sola domanda ne racchiude in sé molte altre. Ma la risposta deve essere solo una.

Recensore Master
20/07/21, ore 15:03

Hai creato un missing moment incredibile sui pochi secondi che passano tra la famigerata frase "fa come ti pare" e l'uscita di André. Hai scritto di un mondo di pensieri e sensazioni che André racchiude tutti in quella domanda. Ma anche ricordi. Oscar lo sa che solo lui la può proteggere, perché solo lui la tiene nel cuore in modo speciale. Eppure la risposta è telegrafica, mi ha spiazzata, devo ammetterlo. Ma loro, che si capiscono anche nei silenzi, se la fanno bastare. "Ventosa " e tanto basta. Aspetto gli altri capitoli con curiosità. A presto.

Recensore Junior
20/07/21, ore 14:56

Ti ho scoperta solo ora e devo dire che mi hai sorpresa.
Analizzi un momento effettivamente delicato della storia, suddividendolo e aggiungendo parti del puzzle davvero in modo scorrevole e intrigante.
Particolarmente impressa mi è rimasta l'ultima parola pronunciata da Oscar "ventosa", quasi a voler sottolineare la sua riservatezza che non è sembrata cambiare.
Davvero interessante anche il modo in cui la suddividi.
Sono curiosa di leggere il seguito.
Bea