Quando la brevitas è amica dell'intensità.
Bello questo tuo sottolineare, nelle reazioni al terribile colpo della morte di André, soprattutto il senso di irrealtà, il sentirsi come spenta, il senso di vuoto, di nulla, l'assenza di sensazione, non solo perché certe ferite vanno metabolizzate (ma sappiamo che Oscar non ne avrà il tempo), ma perché certe assenze ci strappano a noi stessi.
Molto coraggioso da parte tua partire da questo momento apicale e terribile, e molto centrato il tuo scritto.
Alla prossima,
D.

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I momenti di vita di Oscar successivi alla morte di André, rappresentano probabilmente la parte più straziante della storia, la dolorosa agonia di una donna innamorata che si ritrova irrimediabilmente sola, in un mondo che, senza di lui, non le appartiene più.
Io nei tuoi versi, così veri e spontanei, l'ho percepita tutta questa inconsolabile disperazione, l'ho sentito lo smarrimento e l'incapacità di sopravvivere, nel rimpianto di un amore immenso, che non potrà più essere vissuto. Si percepisce che l'hai scritta col cuore e che l'hai vissuta intensamente. Veramente brava.

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Per descrivere il dolore non c'è bisogno di tanti giri di parole.
Ne bastano poche, chiare, secche. Essenziali.
Ed è questo ciò che hai scritto.
"L'essenzialità" della sofferenza.
Con la morte di Andrè, Oscar ha perso tutto. Anche se stessa.
Ciò che ruota attorno a lei è il mondo con la sua triste realtà.
Profonda.
Mi ricorda è poeti ermetici.

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Buona serata, Aina 28,ben venuta in questa sezione.
Hai delineato i sentimenti angosciosi di Oscar, il suo smarrimento, il suo dramma, la devastazione del suo animo ; hai usato parole semplici ed esaustive ,sei stata breve concisa ma non banale
L'episodio della morte di André, uno dei peggiori (assieme alla morte di Oscar) da raccontare, ci hai resi partecipi della tragedia e ,ancora una volta, purtroppo, ci hai fatto rivedere quelle scene strazianti con gli occhi della mente.
A presto, ciao
(Recensione modificata il 28/07/2021 - 06:50 pm)

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