Recensioni per
Come andò che André passò la serata con Hans Axel e Oscar indossò l'alta uniforme ( se dobbiamo prestar fede al cane normanno)
di Octave

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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E niente, io non ce la faccio a non ridere!!! Confesso di non aver mai letto parodie sulla storia che più amo al mondo, ma le tue parole davvero mi hanno fatta piegare. Complimenti in tutte le lingue per questa trovata e il modo in cui metti alla berlina Fersen!!! Non che mi stia antipatico, per carità, ma André che prende appunti per la puntata 30.... stavo male!!!! Adesso corro a leggere l'altro pezzo! Comunque CHAPEAU!!!

Caro o cara? Octave, ho riso per tutta la lettura! Complimenti di nuovo per come riesci a dosare l'ironia e per come ci fai rivedere le scene del nostro amato anime in una nuova luce! Un dietro le quinte davvero spassoso, se poi penso al motivo per cui hai mandato il conte di Fersen in America! Mi vengono i lacrimoni di nuovo! E André con una o con l'altro deve sempre tirare fuori la sua proverbiale pazienza, mentre Oscar scalpita ma stavolta per la persona giusta. Bello, bello e divertente. Grazie!

Ahahahahah fantastica,mi sono divertita un sacco a leggerla.una fantasia simile è davvero simpaticissima..complimenti.

Caro Octave, stai proseguendo il tuo riuscitissimo esperimento di metaletteratura con grande successo. E così siamo tornati sul set di lavorazione, con Dezaki che tenta di ottenere un po’ di successo dalle prestazioni di Fersen. Geniali le sue pensate.
Ma la ciliegina sulla torta è tutta la manfrina del conte, circa il suo presunto problema e che ha costretto un André, oltremodo contrariato di non poter passare il suo tempo con Oscar, ma sempre gentile e disponibile a donare una spalla ad un amico che si trova in difficoltà, ad ascoltarlo.
Con un bel giro di parole, con cui ho veramente sorriso di gusto, siamo venuti a conoscenza della vera ragione per la quale il conte ha dovuto recarsi in America. In effetti nel nuovo mondo avrebbero potuto esserci dei luminari per il suo problema e qualora fosse tornato avrebbe potuto tornare a dare il meglio di sé con la regina e le donne in generale.
Spassosa tutta la conversazione tra Fersen e André che effettivamente non sapeva più che pesci pigliare nel cercare di seguire i discorsi sconclusionati di un conte sempre più alticcio il quale lasciava che la mente e la lingua andassero a briglia sciolta.
Fortunatamente la serata si conclude e Oscar e André possono ritrovarsi finalmente soli e noi a scoprire il vero motivo per cui Oscar ha dovuto indossare l’alta uniforme….
Il cane normanno è tornato a raccontare la sua e chissà quante altre situazioni tra l’imbarazzante e il fuori dalla logica avrà avuto la possibilità di seguire.
Questa per il momento ha avuto il grande pregio di risollevarmi il morale dopo una settimana infernale, trovando quel giusto pizzico di ironia che condisce la storia, sempre mantenendo il più grande rispetto per i personaggi, che si trovano catapultati in una realtà diversa ma che sanno affrontare con lo stesso piglio della storia canonica.
A volte è rilassante poter tirare un sospiro di sollievo e dare uno sguardo differente ad una storia che è rimasta nel cuore di tanti di noi.
Spero che il tuo cane normanno torni a raccontarsi e a raccontare.
La tua scrittura è estremamente fluida e il tuo modo di esporre piacevole.
A presto!

Fantastica! Surreale ma fantastica! Continuo a ridere ...
L'umorismo british di Andrè, che nn controlla l'entusiasmo all'idea d uscire cin Fersen e Girodel e dice a Oscar di tirare fuori l'alta uniforme...ti sei superata!!!Questo cane dalla Normandia sembrava tanto ringhioso...e invece!

Metaletteratura e ironia (soprattutto l'autoironia che nella vita serve a tonnellate) sono un binomio irresistibile per me. E tu sai dosare perfettamente tutti gli ingredienti, creando testi gradevoli e divertenti.
Sto ancora ridendo al pensiero della "vera" motivazione che ha spinto Fersen a partire per l'america.
In attesa di un'altra succulenta rivelazione da parte del cane normanno, ti saluto calorosamente.

Caro Octave,
ahahah, sto ancora ridendo sotto i baffi. Il tuo secondo esperimento metaletterario è davvero ben riuscito e mi ha messo di buon umore. Veramente leggero e gustoso! Il cane normanno e' ormai una garanzia. 
Povero Fersen con la sua ansia di prestazione. Sicuramente è tutta colpa dello stress e delle aspettive che Dezaki riversa su di lui. Troppe battute da recitare! Mi piacerebbe sapere qual è il corso estivo di tecniche di memorizzazione frequentato dal bel Conte. 😉
Povero Andre' che deve essere sempre la spalla e' ha dovuto sorbirsi pure lo sfogo di Hans Axel! E poi, quando al nome di Girodelle, ha tirato fuori il taccuino non sono riuscita a trattenere le risate. Meglio annotarsi un promemoria, non si sa mai. 
Grazie di tutto. Spero di rileggerti presto.
Un caro saluto,
Galla88

Caro Octave/ cara Octave,

non abbiamo ancora mai avuto il piacere, ma avete, con la vostra, toccato un punto delicato.

Con l'ironia e la meta, molto meta, letteratura con me si va a nozze, e devo dire che mi avete rallegrato, solo a tratti a denti stretti, la giornata.

Ritengo fondamentale saper ridere degli altri e di se stessi. Così come saper sorridere. Prendersi troppo sul serio è all'origine di grandi tragedie.

Eppure, nella leggerezza e nell'ironia, questa storia è scritta in punta di penna, nessun correttore di bozze avrebbe qualcosa da ridire, i dialoghi sono incisivi e freschi, c'è qualcosa del teatro in questo scritto, fatto per essere letto ad alta voce.

Sempre convinto che lo stile sia il fondamento, e il tema, diciamo delicato, viene trattato da galantuomo )o da gentildonna), e genera riso, quel riso da umorismo, da parte mia, più che da comico.

Doverosi omaggi, complimenti reiterati,

Sacrogral, cavaliere

Ottimo antefatto! Dunque, adesso sappiamo il reale motivo che ha spedito Fersen oltreoceano..

Caro Octave,
come Ausonio con Virgilio realizzò un irresistibile "Cento nuptialis" attingendo rigorosamente dalle parole del Mantovano, così la tua operazione letteraria è molto più che metaletteratura: l'alessandrinismo is a state of mind: Callimaco e Teocrito ti stringerebbero la mano, con i loro più calorosi complimenti. Geniale l'idea di far parlare, ancora, il cane normanno, questa volta con qualche goloso retroscena sull'episodio 20, uno dei più amati, vera "cerniera" narrativa della serie. Assolutamente irresistibile il tuo riuso di alcune frasi topiche dell'anime, come quella del dottor Lassonne ("Se supera la notte..."). Quanto al povero Fersen, che, come sai, anche a me sta molto simpatico, anche se a volte lo "percxlo" un pochino, qui scopriamo i retroscena piccanti della uscita di scena momentanea dello svedese. Irresistibile anche l'accenno alle esperienze personali di Girodelle, che André si annota accuratamente sul suo taccuino peRché gli verranno molto utili quando si girerà l'episodio 30. E finalmente, ecco svelato chi fosse il "misterioso ambasciatore di non so quale paese straniero" (Maria Antonietta dixit) che costrinse la povera regina a rimandare il suo incontro clandestino con Fersen: certo che se la piccola arciduchessa avesse studiato meglio la geografia quando viveva ancora in Austria, noi spettatori non ci saremmo macerati per anni negli interrogativi. E comunque da quella ambasceria, con relativo maxi-temporale, veniamo a sapere che i nostri beniamini hanno fatto un lieto ritorno a casa... il che è quello che più conta.
Grazie per questa infusione di buonumore, e a presto...con la terza parte delle rivelazioni del cane normanno...perché ce ne saranno ancora, vero?
Ancora complimenti,
D.

Bentornata Octave! Secondo appuntamento col cane normanno spione che ci rivela i retroscena impensabili sul set di Versailles ! Avrebbero dovuto aggiungere dei " contenuti speciali " molto corposi direi .....e chissà quanti altri segreti e misteri si celano dietro ogni episodio? Su Fersen impotente ,nessuno ci avrebbe creduto, un uomo così galante raffinato pieno di ammiratrici.....si diceva che fosse un grande conquistatore. Ma chissà.....in camera da letto? O forse il "problema " era sorto solo con la regina? Ho sentito da più fonti che alcuni uomini non se la cavano,gli viene l' ansia da prestazione proprio con la donna di cui sono innamorati, la vedono come una dea e non ce la fanno, non ce la fanno. Interessante il fatto che Fersen sia partito per combattere in America con delle motivazioni ben differenti da quelle che abbiamo sempre creduto. E ora chissà, al ritorno sarà tutto più facile.....anche perché Maria Antonietta (la bella e sfortunata regina di Francia) avrà ben altro a cui pensare che all' amore e al sesso. Un punto di vista ironico spiritoso che mi ha fatto sorridere più di una volta. Brava