Recensioni per
Scommettiamo?
di Kimly

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/10/21, ore 22:02

“Scommettiamo?” di Kimly-Eden – terza classificata + vincitrice del premio miglior dramma
Grammatica e ortografia: 9.65/10
La grammatica va benissimo, ci sono solo un paio di sviste:
“Adesso, è Pansy ad avere un aspetto radioso. L’amore la rendeva bellissima.”: “rende”, non “rendeva”, visto che stiamo parlando di adesso (-0.25)
“non disturbarmi per nessuno motivo”: “nessun”, non “nessuno” (-0.10)
 
Stile: 7.5/10
Questa sarà, credo, la categoria in cui prenderai il punteggio più basso, temo. Il tuo stile è fluido, scorrevole, si legge piacevolmente e mantiene alta la tensione – la scelta del tempo presente e di descrivere praticamente solo le azioni dei personaggi (o meglio, le loro reazioni a parole pronunciate da altri) rende il tutto veramente cinematografico, cosa che in realtà mi è piaciuta molto e forse avresti perso molto di questa immediatezza se il ritmo fosse stato annacquato da lunghe descrizioni. Purtroppo, però, è veramente scarno in alcuni punti. Non usi un lessico particolare, non ci sono figure retoriche o uscite stilistiche particolarmente brillanti e anche le descrizioni scarseggiano un pochettino. È tutto molto, troppo, piatto e non c’è un buon equilibrio tra dialoghi e parte narrata.
L’altra cosa che mi ha dato abbastanza fastidio sono tutte le volte in cui vai a capo in questa storia, praticamente dopo ogni singola frase; questo non va bene, non rende il ritmo più incalzante, ma anzi spezza la lettura in maniera piuttosto fastidiosa, più di una volta mi sembrava di essere “a corto di fiato” nel leggerti, perché il tutto sembrava procedere quasi a singhiozzo. Più paragrafi, meno frasi sciolte.
Diciamo che è stato come leggere un copione teatrale: impostazione del testo simile e al posto delle descrizioni, indicazioni di scena/per gli attori riguardo ai movimenti dei personaggi. Le uniche parti veramente ben riuscite e da non toccare sono i momenti di pura introspezione di Pansy, a cui invece questo stile molto asciutto giova, li rende più graffianti. Tutto sommato, però, risulta un testo poco armonioso nel suo insieme, con una presentazione stilistica non proprio eccezionale, quando invece i contenuti sarebbero da dieci e lode.
 
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 15/15
Il tuo Blaise mi è piaciuto molto, ma a parer mio la tua Pansy è anche meglio Perché? Sono entrambi marci da fare schifo, ma la tua Pansy è quasi dolorosamente umana. Partirò da lei: nel Canon, è una ragazzina non molto brillante, abbastanza vuota e piena di sé, una bulletta che si diverte a fare del male agli altri (abbastanza priva di coscienza, quindi) innamorata di Draco Malfoy. La tua Pansy fondamentalmente riflette queste caratteristiche e le amplifica. Il fatto di essere priva di rimorsi è abbastanza evidente: le vite di persone che, amiche o non amiche, hanno condiviso sette anni di quotidianità con lei, vengono distrutte sotto i suoi occhi e lei non solo non muove un dito per impedirlo, ma partecipa attivamente alla loro distruzione. È facile all’ira: “Pansy sente il fastidio crescere dentro di lei. No, non è fastidio. È furia. Blaise è suo. E lei ha sempre odiato condividere le proprie cose”. È sciocca ed egoista: “Blaise l’accoglierebbe sempre nel suo letto. Non l’abbandonerebbe mai per piagnucolare sulle sorti del proprio padre ad Azkaban, come Draco continua a fare dall’inizio dell’anno.” In generale, l’intero testo è un inno al suo egoismo, quasi non avrebbe senso riportare tutte le frasi che ho evidenziato nel testo, ma diciamo che questa qui è perfetta perché spiega benissimo (insieme a quest’altra: “Essere al braccio di un Malfoy le dava un lustro che non poteva avere accanto a uno come Blaise.” E quest’altra: “di sapere che è lì, pronto per lei, se solo Pansy avesse voluto allungare una mano e prenderselo.”) il suo rapporto con Draco: lei lo desidera solo per lo status che ha, per il cognome che porta, per i vantaggi che potrebbe garantirle, per il lato più superficiale, vanesio e cattivo del ragazzo. Non è in grado di stargli accanto, mentre Draco ha disperatamente bisogno di qualcuno che sia lì per lui. Ma la tua Pansy è molto più di questo – è una donna che non ha mai imparato l’amore e il rispetto per se stessa, che in un modo o nell’altro si annulla sempre in una relazione, che non riesce a capire che quello che Blaise prova per lei non è amore, è un’ossessione veramente tossica. Il suo egoismo e la sua vanità sono caratteristiche che me la rendono incredibilmente odiosa, ma la rendono anche una debole e un personaggio umano, per quanto meschino. Fa i capricci (il maggiore dei quali è la sua stessa figlia!) e poi volta la facci davanti ai disastri che le sue azioni combinano: alla fine è colpa sua, quasi più che di Blaise. Lei sa benissimo che Blaise non perde mai, ma non le interessa nulla: se c’è anche la minima possibilità che lui la sposi, allora vale la pena di tentare, poco importa che qualcuno potrebbe letteralmente morirne. E, nonostante tutto quello che è successo, continua imperterrita nei suoi errori. La sua freddezza è impressionante, direttamente proporzionale al suo squallore – quel “Nessuno è più importante di te” quando si sta parlando della sua stessa figlia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso del mio sdegno. Una vera serpe. Poi, c’è anche il fatto che – esattamente come in Cime Tempestose – il dramma si succede in più generazioni (tocco che ho particolarmente apprezzato, non tanto perché il contest prevedesse l’effettiva conoscenza del libro che dà il nome al pacchetto, anzi, ma per il fatto che raramente gente del genere cambia ed è ancora più d’effetto il fatto che, come si suol dire, chi nasce tondo non muore quadrato). Quest’ultima cosa, il rispetto dell’IC e il fatto che, nonostante tutto, non è vero che Pansy non viene manipolata da Blaise (perché, per quanto lei s’illuda: “nono, a me non mentirebbe, con me è diverso” – che è poi quello che dicono tutte le ragazze nella sua situazione), ma anzi Blaise se la rivolta come vuole appena la vede, pure dopo cinque anni di separazione, il fatto che non è vero che lui la consideri una pari, è semplicemente un po’ sopra le altre e non se ne accorge, che fondamentalmente si lasci manipolare, fa di lei un personaggio assolutamente umano e ben riuscito. Peccato che io provi zero compassione.
E che dire di Blaise? Talmente stronzo da sembrare inumano, si avvicina molto all’idea che ho di un giovane Tom Riddle, forse solo più annoiato. Questo rispecchia la brevissima descrizione che abbiamo di lui nel Canon, dove l’unica sua caratteristica è “arrogante”, nei confronti di tutto e tutti, anche Draco. Beh, direi che ci siamo! Ma qui non si tratta solo di arroganza, qui c’è della cattiveria efferatissima («Mh, sì. Ti converrebbe stare lontano da tutti noi per un po’» dice Blaise, come se non fosse evidente la richiesta di soccorso dell’amico. «Finché non torni in te, almeno». – questa frase è brutale se si considera quello che ‘sta povera anima sta passando). Mi piace l’idea di un Blaise senza nulla da fare nella vita, che non ha problemi di alcun tipo (perché, fondamentalmente, le ambizioni che rincorre sono piccole e squallide come lui) che decide di riempirsi la vita di inutili scommesse e di piani e previsioni al dettaglio su cose che non hanno bisogno di essere toccate. È quasi disumano nel suo giocare con le vite altrui come pezzi di una scacchiera – fin troppo, considerando che nella storia (almeno all’inizio) ha sedici/diciassette anni e poi una ventina. Fondamentalmente, è per questo che ho preferito Pansy a lui… per quanto una persona possa essere vuota, cattiva e vanitosa, è meno complesso, meno sfaccettato di lei, quasi più finto. Ciò, però, non gli impedisce di emergere dalla pagina e di suscitare una reazione nel lettore (cosa che personaggi che risultano troppo “finti” non fanno e anzi, mi è dispiaciuto non vedere più della sua rabbia e del suo fastidio quando le cose non vanno esattamente come vuole lui, come quando litiga con Pansy).
Infine, due parole su Draco (perché sugli altri non si può davvero dire nulla, sono praticamente OC): l’ho amato. Ho amato la sua richiesta silenziosa d’aiuto nascosta dietro alla maschera che si ostinava a portare a Serpeverde durante il suo sesto anno, la sua rabbia e il suo disprezzo verso Blaise, il fatto che anche dalle parole di Pansy emerga una certa soggezione di lui (“Per sfidare Draco in quel modo, deve essere molto coraggioso. O molto stupido.”), il che è assurdo, perché sappiamo che Draco è tutto fumo e niente arrosto e questa duplice visione, attraverso gli occhi di Pansy e di Blaise, lo caratterizza anche meglio. Il suo rapporto con Astoria è ben fatto e in generale mi è piaciuta molto la sua rabbia – Draco è il Serpeverde meno tranquillo che esista sulla faccia della Terra, mi fa piacere che tu l’abbia rappresentato in tutta la sua mancanza di chill.
 
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Il pacchetto è stato usato alla perfezione, davvero. Non c’è molto da dire: l’obbligo viene rispettato, il divieto anche, quindi perfetto. La richiesta è stata, ovviamente colta in pieno. L’unica cosa è che, paradossalmente, ci sono due persone che non vengono distrutte da questo amore così appassionato e così tossico e queste due persone sono proprio i due protagonisti, che anzi, ne escono ringalluzziti e rinvigoriti (Pansy è più bella a quarant’anni che a venti, probabilmente). Questo, però, era fraintendibile dal pacchetto, che non lo specificava, anzi. La tua è un’interpretazione assolutamente valida, sono solo io che sono estremamente pignola. Per il resto, è tutto presente: i due protagonisti lottano per stare assieme, rovinando la vita di tutti coloro che li circondano, il loro è un amore tossico che rovina le vite dei loro amici e di tutti coloro che stanno loro intorno, in senso più esteso.
 
Gradimento personale: 8/10
Come avrai capito, mi è piaciuta molto! La storia è meno descrittiva, meno ricca di quanto vorrei da un punto di vista stilistico, ma se la vediamo come puro flusso di coscienza va molto meglio. La ripresa dello “Scommettiamo?” che fa anche da titolo è estremamente d’effetto; alla fine, la storia si regge su questo verbo e solo su questo verbo, in quanto ad immagini presenti nel testo.
Blaise è chiaramente privo di coscienza e malato, agisce come un bambino viziato e nessuno è ancora riuscito a farlo smettere… diciamo che se questa fosse stata una mia storia, probabilmente ad una certa la giustizia divina, il karma, qualsiasi forza riequilibri il cosmo, insomma, si sarebbe abbattuta su di lui… Tu però non l’hai fatto e apprezzo questa scelta, perché non è vero che succede sempre. Anzi, troppo spesso nella vita vincono figli di buona donna come lui. La cosa che ho apprezzato di più è stata proprio la tua capacità di smuovermi emotivamente – e da qui il premio miglior dramma. La trama è perfetta, in particolare la scena dell’omicidio sembra veramente qualcosa che può essere messo in scena e visto a teatro, nonostante tu non faccia ampio uso delle descrizioni, era tutto estremamente vivido e nitido, quasi cinematografico, davanti ai miei occhi. Ho adorato assolutamente! Ah, e poi c’è ovviamente anche il fatto che tutti soffrano come cani e finisca (secondo me) in modo tragico, perché non c’è nulla di peggio di vedere i colpevoli a piede libero, pronti a rovinare l’ennesima vita (quella di Connie, tra l’altro, che ha già perso il padre per colpa di ‘sti due stronzi, perdona il francese). Insomma, non vedi che emozioni hai suscitato?! Bravissima!
Ci sono, però, un paio di cose che mi hanno fatto storcere il naso e se la prima è passabile, la seconda non la tollero. Numero uno: ho trovato la storia della bacchetta rubata a Draco abbastanza inverosimile, senza che nessuno se ne accorga, poi! Sarebbe stato molto più d’effetto se Blaise avesse ucciso Theodore e avesse incolpato Draco manipolandolo fino a credere di essere veramente stato lui e farlo corrodere dal senso di colpa o se la cosa fosse rimasta misteriosa e vaga e Draco fosse stato sbattuto dentro perché aveva dei precedenti e la giustizia non ha voluto dare un processo equo ad un ex-Mangiamorte. O peggio ancora, se fosse stato davvero Draco, per sbaglio. Così sì che gli avrebbe definitivamente rovinato la vita: il suo migliore amico morto e lui un assassino, invece che un giusto perseguitato.
Numero due, questa devo ammettere che mi urta parecchio: la descrizione che fai delle abilità sessuali di Blaise all’inizio è inverosimile. Sono assolutamente plausibili sul Blaise cinquantenne, ma a sedici anni? Chi sarebbero le centinaia di persone con cui fa pratica, che Hogwarts è sempre la stessa (e ricordiamoci che Blaise non toccherebbe Ginny con un dito e lei è una Purosangue… figurati i Nati Babbani o i Mezzosangue)? Non so, le descrizioni di ragazzini e per di più ragazzini a Hogwarts che sanno fare cose strabilianti a letto mi lascia sempre un po’ interdetta, sono un po’ un cliché banale. Non dico che non ci siano in assoluto diciassettenni/diciottenni bravi a letto, ma me lo immagino di più da un gen Z che passa i pomeriggi su Tinder o comunque a conoscere gente e non da ragazzi degli anni ’90 chiusi in un castello con sempre le solite quattro facce (e nessuno di effettivamente più grande di diciotto anni, diciannove al massimo).
 
Totale: 50.15/55
 

Recensore Junior
17/08/21, ore 14:28

Magnifica! Questa one-shot mi é piaciuta moltissimo! Blaise e Pansy così cattivi (realmente cattivi e non per finta) non credo di averli mai letti... è stato un esperimento interessante e una bella novità. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai gestito lo scorrere del tempo, scandito da quel, per certi versi inquietante, "scommettiamo?"... intrigante davvero. Lasciava intendere che la fine, come l'inizio, sarebbe stata altrettanto aspra. Mi è piaciuta e credo tu sia stata molto brava a raccontarci l'evoluzione e il legame malato dei due protagonisti... il finale poi mostra proprio quanto quei due se ne freghino di tutto ciò che non ha strettamente a che fare con loro... e non perché nutrano rancore verso le persone... no, no semplicemente non gli interessano. Il modo in cui hanno accantonato/ridotto gli amici poi... questa é psicologia malata da Serpeverde. Veramente non trovo parole per dirti quanto penso tu sia stata brava. Grazie per averci offerto una ventata d'aria fresca in un mare di fic copia-incolla e soprattutto grazie per aver scritto così bene di una coppia che adoro ma che (ahimè) si filano in quattro gatti! Sinceri complimenti!