Recensioni per
Il demone di André Grandier
di sacrogral
E' sempre un piacere leggere le storie del buon vecchio Graal, che sa vedere risvolti drammatici e comici dietro ogni azione dei nostri amati personaggi! |
Sorprendente e attento nelle minuzie apparentemente più insignificanti. |
E Gral c'insegnò che cos'è il ritmo! |
Mio Gral, imperdonabilmente in zona Cesarini arriva anche il mio commento alla Telemachia - al Bildungsroman - di questo demone aggettivato solo da superlativi assoluti, due su tutti: umanissimo e liberissimo. |
Mio carissimo Cavaliere, |
In quel selvaggio abisso, |
Caro Graal, |
Mi ricorda Good Omens con l'angelo e il demone che incontrano Oscar e André, bella. |
Allora, da quanto tempo scrivi su questa piattaforma? Io lo so, ti ho seguito dal primo giorno e mi hai rubato la mente dal primo istante. |
Caro Graal, che dire? Anche nei momenti più stressanti riesci sempre a farmi ridere. La storia è divertentissima e mi ricorda Inside Out ed Harry Potter, i personaggi sono riusciti e i manuali di studio da pubblicare come spin off... Ti adoro, qui come fuori di qui... Un abbraccio. PS Il tempo è poco, ma cercherò di leggere e recensire anche le altre tue storie. |
Carissimo Scarogral, |
Caro Sacrogral, |
Cosa sarebbe la vita senza ironia! Bisognerebbe dotarsi di un pozzo senza fondo a cui attingerne, soprattutto per quella verso se stessi. Mi ritrovo molto sul fatto di non riuscire a mettere "etichette": in base alla sensibilità e alle conoscenze di ciascuno, ogni virgola assume un particolare significato. Il genere ti è davvero congeniale (ma cosa non lo è??? Penso da tempo che riusciresti a rendere magiche anche le previsioni del tempo...); hai creato un piccolo capolavoro, un universo alternativo in cui convivono angeli e demoni che mi ha fatto sorridere spesso (dall'esibizione della coscia di Giove - mi ha ricordato "La vita è bella" nella scena in cui Benigni finge di essere il sindaco e intrattiene gli scolari alla certezza che anche per i demoni, quello "bello e poco sveglio" è Fersen!), senza però dimenticare le situazioni in cui invece è necessario non farlo. |
Mio caro Cavaliere, vi ritrovo in pieno spolvero, dopo aver letto la vostra “Dissolvenza” , pubblicata in altro settore, che tanto amaro in bocca mi ha lasciato, provando a farla mia, come spesso mi accade con gli scritti a cui mi accosto, e che mandano un certo tipo di messaggio, per la drammaticità della storia e che ho scorto in ogni singola parola, il cui concetto di fondo mi è girato in testa talmente tanto che ancora cerco di farmene una ragione. |
Caro Gral, |