Valutazione lasciata come recensione per il Contest "I will go down with this ship!"
TITOLO E IMPAGINAZIONE: 4,5/5
TITOLO 2,5/2,5: Il titolo da te scelto è molto evocativo e riassume in due parole quello che nel testo viene descritto come il rapporto fra le due protagoniste. È un titolo d’impatto, che per la sua particolarità di certo attira l’attenzione del lettore, inoltre si sposa bene con il testo da te creato. Perciò, punteggio pieno.
IMPAGINAZIONE 2/2,5: l’unico problema di questa impaginazione è la mancanza di giustificazione, che mi ha portato a sottrarti -0,5. Per il resto, ho trovato ottimo lo spaccato dei tre diversi momenti. Il primo con i pensieri di Ginny, il corpo centrale, e poi la cornice di chiusura con i pensieri di Pansy. Parlerò meglio di questa tua scelta stilistica nel parametro dello stile.
GRAMMATICA 8,3/10: la tua grammatica è ottima. Infatti, non ho trovato nessun errore grave, solo qualche refuso che può sempre scappare.
“Ma sua madre, quando ci si metteva, era assillante, stressata, e logorroica.” – credo che in questo caso invece del participio passato “stressata”, sarebbe stato meglio usare come aggettivo il participio presente “stressante” per descrivere l’atteggiamento della signora Weasley verso Ginny, -0,2.
“...sembrava intenzionata a perseguire le ombre di Rita Skeeter.” – le orme, qui credo ci sia stata confusione con i modi di dire, -0,1.
“Lei era solo con un vestito bianco...” – sola, -0,1.
“Avevano imparato a scoprirsi, a sopportarsi in quelle continue litigate, in cui battibecchi inutili.” – in questa frase sono presenti due errori: il primo è quel “cui” che dovrebbe essere quei (-0,1), il secondo è l’utilizzo della preposizione “in” prima del pronome relativo. In base al senso della frase, infatti, secondo me sarebbe stato più corretto a livello grammaticale introdurre il pronome relativo da un avverbio temporale “avevano imparato a sopportarsi anche durante quei battibecchi”, oppure poteva essere utilizzata un’avversativa “avevano imparato a sopportarsi nonostante quei continui battibecchi...”. La preposizione “in” risulta infatti essere quasi “fuori luogo” perché a livello grammaticale normalmente viene utilizzata o per esprimere locuzioni temporali o di luogo. Mentre il senso della tua frase è che, nonostante i loro scontri, le due protagoniste sono riuscite a capirsi. -0,2.
“Pansy era in grado di tenerle teste...” – testa, -0,1.
“...che anche loro dovevano obbedire delle regole.” - alle, -0,1.
“Ma, a distanza di anni, non si erano ancora schiantate al suolo” – dopo “suolo” manca il punto fermo, -0,1.
“Erano in grado di buttare giù le fondamenta anche senza fare rumore, senza dichiarazioni plateali.” – se non ho capito male, il soggetto di questa frase è Pansy, quindi il verbo dovrebbe essere al singolare era, -0,3.
“...e gli occhi di Pansy Parkinson da in fondo la sala la trapassavano a metà.” – anche qui è presente un po' di confusione con le preposizioni. La formula giusta è: dal fondo della sala, -0,3.
«Via di qui, per favore» - manca il punto fermo alla fine di questa battuta, -0,1.
STILE 9,7/10: ho trovato il tuo stile davvero molto piacevole alla lettura. Periodo brevi. Frasi incisive. Un ottimo uso delle figure retoriche, sempre posizionate nei punti giusti e sempre capaci di restituire immagine forti a chi legge, trasmettendogli quella forza e quel brivido di piacere che solo un abile gioco di parole è in grado di fare. Il tutto scorre con ritmo, con scioltezza, seguendo il punto di vista di Ginny la cui introspezione è resa a pennello, senza nessuna sbavatura particolare che possa far andare il lettore in una direzione sbagliata. A livello stilistico, inoltre, ho apprezzato la cornice iniziale che riporta appunto i pensieri diretti di Ginny, una breve finestra che subito ci introduce all’argomento principale del tuo scritto, ossia questo amore contrastato e passionale fra lei e Pansy, e a proposito di lei, ho apprezzato molto la cornice di chiusura che ci apre un’altra finestrella ma stavolta sul suo punto di vista. Quando ci sono questi giochi di cambi di prospettiva la cosa più difficile è piazzarli nei punti giusti per non rovinare l’atmosfera generale o il pathos del lettore. Tu hai saputo gestirli molto bene, dando così un finale molto più d’impatto al lettore. Anche il lessico da te usato si sposa benissimo con lo stile introspettivo da te scelto ed è sempre variegato e mai monotono.
Ho notato solo un piccolo dettaglio, che non mi permetto nemmeno di chiamare difetto perché non penso che lo sia, e che riguarda, in alcuni casi, l’uso del punto fermo, quando, a parer mio, sarebbe stato meglio inserire i due punti.
Te ne riporto gli esempi:
“Pansy le aveva detto che si era fatta assegnare a quella partita di nicchia, pur non scrivendo generalmente di cronaca sportiva. Per lei.” – prima di quel “per lei” sarebbe stato meglio inserire i due punti. Il punto fermo è di certo più incisivo e fa si che l’attenzione ricada dove tu voglia, e per questo ho deciso di non giudicare questo aspetto in grammatica ma bensì in stile perché ho compreso che si è trattato di una tua specifica scelta stilistica. Tuttavia, io ho trovato questo punto fermo alle volte eccessivo, perché spezzava in qualche modo la bellezza stessa della frase, la quale sarebbe risultata altrettanto d’imbatto usando i due punti, oppure mettendo una virgola e poi usando il corsivo per evidenziare quel lei.
“Non voleva accontentarsi, non dopo la guerra, non dopo tutto quello che le aveva portato via. L’adolescenza. Fred. La voglia di imparare.” – anche qui, avrei messo dopo “portato via” i due punti, e poi elencato il tutto con le virgole, invece di usare direttamente il punto fermo.
“A ragion del vero, Ginny ci teneva a precisarlo a se stessa, non aveva mai tradito Harry.” – qui invece, al posto della virgola, dopo “se stessa” avrei sempre messo i due punti, rendendo la frase più dichiarativa.
Questi dettagli che ti ho fatto notare non sono errori gravi, tuttavia l’uso corretto della punteggiatura sta ovviamente alla base di uno stile scorrevole e piacevole, perciò sono stata costretta a sottrarti -0,3.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: le protagoniste di questa storia sono indubbiamente Ginny e Pansy, e io ho davvero molto apprezzato il modo in cui tu hai deciso di mostrarcele in questa tua fanfiction. Le ho trovate entrambe molto credibili, molte reali nei loro sentimenti, nel loro scontrarsi e ritrovarsi e farsi la guerra per poi fare la pace. Entrambe non sono delle ragazze dal carattere facile. Qui ho avvertito tutta l’esuberanza del carattere di Ginny e quella presunzione tipica di Pansy che tu hai saputo colorare di un tono smaliziato che mi è piaciuto molto. Ginny è una ragazza che non riesce a staccarsi del suo passato, che torna indietro perché non vuole deludere le persone che ama e perché lì si sente più protetta e al sicuro. La relazione con Pansy infatti non è facile: loro sono due fuochi in rotta di collisione, sono, come dici tu stessa, meteoriti. Pansy sa quello che vuole, ma non riesce a esprimersi se non con parole che portano guerra, perché comunque serpe è e serpe rimane fino alla fine. Nelle sue parole però, come in quelle di Ginny, si evince però che entrambe hanno compreso ciò che l’altra desidera: non la serenità di un mare piatto, ma l’imprevedibilità e la passione di un mare in tempesta.
Le ho trovate entrambe forti e al tempo stesso fragili. Bellissime e coraggiose e stronze. Due protagoniste che difficilmente si dimenticano.
TEMA DEL CONTEST 8,8/12: purtroppo, il punto dolente di questo parametro è il what if? che non è realmente tale, quanto più un Canon-Divergence. Questo perché, la trama di Harry Potter in sé non viene toccata, se non nell’epilogo, dalla scelta fatta da Ginny. La domanda in questo caso è: “Che cosa sarebbe successo se Ginny, innamoratasi di Pansy, avesse lasciato Harry all’altare?” e l’unica risposta che la tua trama mi offre, è che né James, né Al né Lily Luna sarebbero mai nati, ma per il resto, la trama non cambia, non è un evento di tale portata da portare con sé chissà quale cambiamento nella storia del giovane mago o, comunque, se questo cambiamento c’è, purtroppo non ci viene mostrato.
A livello di coerenza, c’è tutto: la confusione sentimentale di Ginny e il suo avvicinarsi a Pansy è abbastanza plausibile, se la serpeverde le mostra effettivamente di potersi fidare, se le si mostra come amica anziché avversaria, visto che comunque la guerra ha unito tutti nel dolore di averla vissuta sulla propria pelle.
Infatti, la costruzione della tua coppia è stata realizzata abbastanza bene, sebbene il tutto sia stato presentato a noi lettori in maniera vaga. Capisco che, per via dell’obbligo del tuo pacchetto, non potevi andare troppo a ritroso nel tempo, ma credo che in questo caso, visto che nei libri le due ragazze hanno quasi zero interazioni, sarebbe stato meglio inserire qualche flash back per mostrarci qualcosa in più su come si siano avvicinate fino a innamorarsi a vicenda. Questo avrebbe permesso al lettore di appassionarsi di più alla loro storia e di conseguenza di arrivare a “shipparle” maggiormente, aumentato il pathos dell’intera storia, 3,5/5
Per quanto riguarda l’originalità, di certo la tua coppia lo è, e mi è piaciuto il fatto che sia stata Ginny a decidere per sé, senza nessuna grande dichiarazione d’amore e senza nessun gesto plateale da parte di Pansy. Ha guardato nel suo cuore e ha capito da sola, un particolare che ho apprezzato, e che mi ha convinta ad alzarti di qualche punticino il parametro What if? 3,3/5
L’uso del genere romantico è stato ampiamente rispettato: 2/2.
USO DEL PACCHETTO 7/10: il prompt “Matrimonio” c’è, purtroppo però, a mio parere, poteva essere sfruttato davvero molto meglio, soprattutto per arricchire un po' di più la trama e darle un contorno più approfondito e vario. Invece, ahimè, il matrimonio fa solo da sfondo, è appena accennato ma non se ne avverte la vibrazione, la grandiosità, la tensione che di solito permea l’aria in questi momenti. Il tutto ha influito purtroppo anche sull’obbligo, infatti, dovendo tu giustamente dare anche un background alla storia d’amore fra Pansy e Ginny, purtroppo riduci gli avvenimenti che accadono nel presente, dove le due ragazze hanno praticamente solo un’interazione prima di scappar via. Bisognava, sempre a parer mio, bilanciare meglio entrambe le cose: da un lato inserire sì quanti più flash back possibile per costruire meglio la coppia, ma anche aggiungere maggiori dettagli sul matrimonio. In senso generale, quindi, hai rispettato sia il prompt che l’obbligo, tuttavia non sono approfonditi nella giusta maniera, ma il tutto rimane un pochino in superficie.
Per questo ti ho dato come punteggio: 3,5/5 sul prompt, e 3,5/5 sull’obbligo.
GRADIMENTO PERSONALE 9/10: la storia mi è veramente piaciuta. A parer mio, poteva essere più arricchita e si poteva giocare di più magari con personaggi secondari o con vari drammi e commedia che lo svolgimento imminente del matrimonio del secolo in un posto come la Tana poteva creare. La tua storia d’amore è stata dipinta a pennellate vaghe, ma dal poco che sono riuscita a intravedere mi ha lasciata davvero incuriosita e affascinata. Come ho già detto, inoltre, ho adorato il tuo stile di scrittura e la caratterizzazione dei tuoi personaggi.
PUNTI BONUS 0/3: non è stata inserita nessuna delle coppie presenti nella lista.
Totale: 57,3/70. |