Recensioni per
Siamo meteorite
di VigilanzaCostante

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/12/21, ore 21:38

Valutazione lasciata come recensione per il Contest "I will go down with this ship!"

TITOLO E IMPAGINAZIONE: 4,5/5

TITOLO 2,5/2,5: Il titolo da te scelto è molto evocativo e riassume in due parole quello che nel testo viene descritto come il rapporto fra le due protagoniste. È un titolo d’impatto, che per la sua particolarità di certo attira l’attenzione del lettore, inoltre si sposa bene con il testo da te creato. Perciò, punteggio pieno.
IMPAGINAZIONE 2/2,5: l’unico problema di questa impaginazione è la mancanza di giustificazione, che mi ha portato a sottrarti -0,5. Per il resto, ho trovato ottimo lo spaccato dei tre diversi momenti. Il primo con i pensieri di Ginny, il corpo centrale, e poi la cornice di chiusura con i pensieri di Pansy. Parlerò meglio di questa tua scelta stilistica nel parametro dello stile.
GRAMMATICA 8,3/10: la tua grammatica è ottima. Infatti, non ho trovato nessun errore grave, solo qualche refuso che può sempre scappare.
“Ma sua madre, quando ci si metteva, era assillante, stressata, e logorroica.” – credo che in questo caso invece del participio passato “stressata”, sarebbe stato meglio usare come aggettivo il participio presente “stressante” per descrivere l’atteggiamento della signora Weasley verso Ginny, -0,2.
“...sembrava intenzionata a perseguire le ombre di Rita Skeeter.” – le orme, qui credo ci sia stata confusione con i modi di dire, -0,1.
“Lei era solo con un vestito bianco...” – sola, -0,1.
“Avevano imparato a scoprirsi, a sopportarsi in quelle continue litigate, in cui battibecchi inutili.” – in questa frase sono presenti due errori: il primo è quel “cui” che dovrebbe essere quei (-0,1), il secondo è l’utilizzo della preposizione “in” prima del pronome relativo. In base al senso della frase, infatti, secondo me sarebbe stato più corretto a livello grammaticale introdurre il pronome relativo da un avverbio temporale “avevano imparato a sopportarsi anche durante quei battibecchi”, oppure poteva essere utilizzata un’avversativa “avevano imparato a sopportarsi nonostante quei continui battibecchi...”. La preposizione “in” risulta infatti essere quasi “fuori luogo” perché a livello grammaticale normalmente viene utilizzata o per esprimere locuzioni temporali o di luogo. Mentre il senso della tua frase è che, nonostante i loro scontri, le due protagoniste sono riuscite a capirsi. -0,2. 
“Pansy era in grado di tenerle teste...” – testa, -0,1.
“...che anche loro dovevano obbedire delle regole.” - alle, -0,1.
“Ma, a distanza di anni, non si erano ancora schiantate al suolo” – dopo “suolo” manca il punto fermo, -0,1.
 
Erano in grado di buttare giù le fondamenta anche senza fare rumore, senza dichiarazioni plateali.” – se non ho capito male, il soggetto di questa frase è Pansy, quindi il verbo dovrebbe essere al singolare era, -0,3.
 
“...e gli occhi di Pansy Parkinson da in fondo la sala la trapassavano a metà.” – anche qui è presente un po' di confusione con le preposizioni. La formula giusta è: dal fondo della sala, -0,3.
 
«Via di qui, per favore» - manca il punto fermo alla fine di questa battuta, -0,1.
 
STILE 9,7/10: ho trovato il tuo stile davvero molto piacevole alla lettura. Periodo brevi. Frasi incisive. Un ottimo uso delle figure retoriche, sempre posizionate nei punti giusti e sempre capaci di restituire immagine forti a chi legge, trasmettendogli quella forza e quel brivido di piacere che solo un abile gioco di parole è in grado di fare. Il tutto scorre con ritmo, con scioltezza, seguendo il punto di vista di Ginny la cui introspezione è resa a pennello, senza nessuna sbavatura particolare che possa far andare il lettore in una direzione sbagliata. A livello stilistico, inoltre, ho apprezzato la cornice iniziale che riporta appunto i pensieri diretti di Ginny, una breve finestra che subito ci introduce all’argomento principale del tuo scritto, ossia questo amore contrastato e passionale fra lei e Pansy, e a proposito di lei, ho apprezzato molto la cornice di chiusura che ci apre un’altra finestrella ma stavolta sul suo punto di vista. Quando ci sono questi giochi di cambi di prospettiva la cosa più difficile è piazzarli nei punti giusti per non rovinare l’atmosfera generale o il pathos del lettore. Tu hai saputo gestirli molto bene, dando così un finale molto più d’impatto al lettore. Anche il lessico da te usato si sposa benissimo con lo stile introspettivo da te scelto ed è sempre variegato e mai monotono.
Ho notato solo un piccolo dettaglio, che non mi permetto nemmeno di chiamare difetto perché non penso che lo sia, e che riguarda, in alcuni casi, l’uso del punto fermo, quando, a parer mio, sarebbe stato meglio inserire i due punti.
Te ne riporto gli esempi:
“Pansy le aveva detto che si era fatta assegnare a quella partita di nicchia, pur non scrivendo generalmente di cronaca sportiva. Per lei.” – prima di quel “per lei” sarebbe stato meglio inserire i due punti. Il punto fermo è di certo più incisivo e fa si che l’attenzione ricada dove tu voglia, e per questo ho deciso di non giudicare questo aspetto in grammatica ma bensì in stile perché ho compreso che si è trattato di una tua specifica scelta stilistica. Tuttavia, io ho trovato questo punto fermo alle volte eccessivo, perché spezzava in qualche modo la bellezza stessa della frase, la quale sarebbe risultata altrettanto d’imbatto usando i due punti, oppure mettendo una virgola e poi usando il corsivo per evidenziare quel lei.
 
“Non voleva accontentarsi, non dopo la guerra, non dopo tutto quello che le aveva portato via. L’adolescenza. Fred. La voglia di imparare.” – anche qui, avrei messo dopo “portato via” i due punti, e poi elencato il tutto con le virgole, invece di usare direttamente il punto fermo.
 
“A ragion del vero, Ginny ci teneva a precisarlo a se stessa, non aveva mai tradito Harry.” – qui invece, al posto della virgola, dopo “se stessa” avrei sempre messo i due punti, rendendo la frase più dichiarativa.
 
Questi dettagli che ti ho fatto notare non sono errori gravi, tuttavia l’uso corretto della punteggiatura sta ovviamente alla base di uno stile scorrevole e piacevole, perciò sono stata costretta a sottrarti -0,3.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: le protagoniste di questa storia sono indubbiamente Ginny e Pansy, e io ho davvero molto apprezzato il modo in cui tu hai deciso di mostrarcele in questa tua fanfiction. Le ho trovate entrambe molto credibili, molte reali nei loro sentimenti, nel loro scontrarsi e ritrovarsi e farsi la guerra per poi fare la pace. Entrambe non sono delle ragazze dal carattere facile. Qui ho avvertito tutta l’esuberanza del carattere di Ginny e quella presunzione tipica di Pansy che tu hai saputo colorare di un tono smaliziato che mi è piaciuto molto. Ginny è una ragazza che non riesce a staccarsi del suo passato, che torna indietro perché non vuole deludere le persone che ama e perché lì si sente più protetta e al sicuro. La relazione con Pansy infatti non è facile: loro sono due fuochi in rotta di collisione, sono, come dici tu stessa, meteoriti. Pansy sa quello che vuole, ma non riesce a esprimersi se non con parole che portano guerra, perché comunque serpe è e serpe rimane fino alla fine. Nelle sue parole però, come in quelle di Ginny, si evince però che entrambe hanno compreso ciò che l’altra desidera: non la serenità di un mare piatto, ma l’imprevedibilità e la passione di un mare in tempesta.
Le ho trovate entrambe forti e al tempo stesso fragili. Bellissime e coraggiose e stronze. Due protagoniste che difficilmente si dimenticano.
TEMA DEL CONTEST 8,8/12: purtroppo, il punto dolente di questo parametro è il what if? che non è realmente tale, quanto più un Canon-Divergence. Questo perché, la trama di Harry Potter in sé non viene toccata, se non nell’epilogo, dalla scelta fatta da Ginny. La domanda in questo caso è: “Che cosa sarebbe successo se Ginny, innamoratasi di Pansy, avesse lasciato Harry all’altare?” e l’unica risposta che la tua trama mi offre, è che né James, né Al né Lily Luna sarebbero mai nati, ma per il resto, la trama non cambia, non è un evento di tale portata da portare con sé chissà quale cambiamento nella storia del giovane mago o, comunque, se questo cambiamento c’è, purtroppo non ci viene mostrato.
A livello di coerenza, c’è tutto: la confusione sentimentale di Ginny e il suo avvicinarsi a Pansy è abbastanza plausibile, se la serpeverde le mostra effettivamente di potersi fidare, se le si mostra come amica anziché avversaria, visto che comunque la guerra ha unito tutti nel dolore di averla vissuta sulla propria pelle.
Infatti, la costruzione della tua coppia è stata realizzata abbastanza bene, sebbene il tutto sia stato presentato a noi lettori in maniera vaga. Capisco che, per via dell’obbligo del tuo pacchetto, non potevi andare troppo a ritroso nel tempo, ma credo che in questo caso, visto che nei libri le due ragazze hanno quasi zero interazioni, sarebbe stato meglio inserire qualche flash back per mostrarci qualcosa in più su come si siano avvicinate fino a innamorarsi a vicenda. Questo avrebbe permesso al lettore di appassionarsi di più alla loro storia e di conseguenza di arrivare a “shipparle” maggiormente, aumentato il pathos dell’intera storia, 3,5/5
Per quanto riguarda l’originalità, di certo la tua coppia lo è, e mi è piaciuto il fatto che sia stata Ginny a decidere per sé, senza nessuna grande dichiarazione d’amore e senza nessun gesto plateale da parte di Pansy. Ha guardato nel suo cuore e ha capito da sola, un particolare che ho apprezzato, e che mi ha convinta ad alzarti di qualche punticino il parametro What if? 3,3/5
L’uso del genere romantico è stato ampiamente rispettato: 2/2.
USO DEL PACCHETTO 7/10: il prompt “Matrimonio” c’è, purtroppo però, a mio parere, poteva essere sfruttato davvero molto meglio, soprattutto per arricchire un po' di più la trama e darle un contorno più approfondito e vario. Invece, ahimè, il matrimonio fa solo da sfondo, è appena accennato ma non se ne avverte la vibrazione, la grandiosità, la tensione che di solito permea l’aria in questi momenti. Il tutto ha influito purtroppo anche sull’obbligo, infatti, dovendo tu giustamente dare anche un background alla storia d’amore fra Pansy e Ginny, purtroppo riduci gli avvenimenti che accadono nel presente, dove le due ragazze hanno praticamente solo un’interazione prima di scappar via. Bisognava, sempre a parer mio, bilanciare meglio entrambe le cose: da un lato inserire sì quanti più flash back possibile per costruire meglio la coppia, ma anche aggiungere maggiori dettagli sul matrimonio. In senso generale, quindi, hai rispettato sia il prompt che l’obbligo, tuttavia non sono approfonditi nella giusta maniera, ma il tutto rimane un pochino in superficie.
Per questo ti ho dato come punteggio: 3,5/5 sul prompt, e 3,5/5 sull’obbligo.
GRADIMENTO PERSONALE 9/10: la storia mi è veramente piaciuta. A parer mio, poteva essere più arricchita e si poteva giocare di più magari con personaggi secondari o con vari drammi e commedia che lo svolgimento imminente del matrimonio del secolo in un posto come la Tana poteva creare. La tua storia d’amore è stata dipinta a pennellate vaghe, ma dal poco che sono riuscita a intravedere mi ha lasciata davvero incuriosita e affascinata. Come ho già detto, inoltre, ho adorato il tuo stile di scrittura e la caratterizzazione dei tuoi personaggi.
 PUNTI BONUS 0/3: non è stata inserita nessuna delle coppie presenti nella lista.  
Totale: 57,3/70.

Recensore Master
05/09/21, ore 14:00

Ciao <3
OH MIO DIO.
Penso che mi sia nata una nuova OTPL Siccome Ginny non mi piace chissà quanto come personaggio, non ho mai pensato con chi potesse stare bene in coppia... cavolo, con Pansy è perfetta. Mi è piaciuta tantissimo questa storia, perché è vera: Ginny è forte e dirompente, non ce la vedo ad avere una vita tranquilla, né a fare cose comuni. L'idea che abbia avuto una storia con Pansy, che si siano amate, che si amino ancora, mi sembra così canon che boh, adoro. Anche Pansy mi piace tanto, si presenta al suo matrimonio, sembra fredda e sarcastica, ma è evidente che faccia così per nascondere il dolore. Ginny aveva su di sé delle aspettative e onestamente avevo paura che alla fine sposasse Harry. E invece non l'ha fatto, L'HA MOLLATO ALL'ALTARE (scusa Harry, per quanto mi riguarda puoi andartene da Draco), possono andare via insieme, lei e Pansy (in tutto ciò mi immagino Molly sconvolta perché la sua unica figlia è scappata, per giunta con un'altra donna). E niente, sono molto felice, davvero, perché anche se breve questa storia mi ha appassionata. Complimenti davvero *-*

Nao

Recensore Master
05/09/21, ore 09:02

Recensione premio per il contest "Chi indovina gli amici trova un tesoro" – Premio Speciale Nargillo Rosa 

Ciao Mati! Ho avuto il piacere di leggere questa storia con un filo di anticipo, ma comunque ci tenevo a passare di qui per lasciarti la mia opinione – che è positivissima. Sono molto contenta di vederti tornare a scrivere su Pansy e Ginny, ampliando qui il concept delle drabble che avevi scritto per il mio contest. Mi avevi fatto innamorare già di questa coppia e adesso me ne sono innamorata un pochino di più. Ho trovato il modo in cui hai reso la loro relazione funzionale ai loro caratteri e agli eventi, così come anche il modo in cui si sono avvicinate. Il riferimento a Blaise mi è piaciuto, tra l'altro, perché in qualche modo l'interesse di Blaise ha attirato l'attenzione di Pansy stessa a guardare e prendere in considerazione Ginny. Il lieto fine, poi, dopo il nuovo incontro con Pansy è altrettanto credibile secondo me: Ginny, da donna coraggiosa e forte capisce quello che vuole e decide di prenderselo, perché Pansy aveva ragione e l'amore per Harry non era proprio quell'amore che giusto, vero, profondo... che è invece Pansy.
Da un punto di vista stilistico, mi è piaicuta la divisione in paragrafi e soprattutto la ripresa del concetto chiave della OS – meteorite – nell'inizio e nella fine, con sfumature di significato differenti. Naturalmente la doppia rirpesa dà anche tantissimo risalto e forza al titolo che ho trovato azzeccato.
Bellissima storia! Non mi resta che augurarti in bocca al lupo per il contest (anche se non ne hai bisogno), ma soprattutto sperare che scriverai ancora su queste due perché sono diventate ormai un mio irresistibile guilty pleasure in fatto di ship.
Un bacio e a presto!

Recensore Master
26/08/21, ore 13:37

Ciao Mati!

Ti ringrazio per la pazienza con cui mi hai aspettata, speravo di recensire prima ma il vaccino mi ha completamente stesa e sono resuscitata solamente oggi. Ero molto indecisa tra questa storia e la Teddy/Vic, ma poi ho pensato che io femslash non ne leggo mai e che era una bella occasione per smontare questo paradigma e, quindi, eccomi qui.
Pansy e Ginny sono una coppia che non avevo considerato, sia perché io Ginny non la considero spesso, sia perché non ricordo di interazioni tra le due, quindi letteralmente non ci avevo mai pensato: insomma, complimenti per l'idea.
Non parliamo poi del fatto che tu abbia già consegnato per un contest per cui io non ho IDEA di cosa scrivere, mi hai ufficialmente messo una gran ansia.
Mi ha fatto un po' strano leggere una tua OS - ti ho sempre considerata una di quelle autrici che preferiscono la "breve distanza", ma devo dire che questa storia ribalta le carte in tavola. L'incipit si è rivelato da subito molto promettente e, sicuramente, anche poetico: bellissima la frase che fa anche da titolo alla storia, mi ha colpita molto.
Hai scelto di far parlare Ginny e, secondo me, questa scelta ti fa molto onore perché (CREDO) sia molto fuori dalla tua zona di sicurezza, quindi apprezzo il tuo sfidare i limiti del quieto per entrare in mare aperto. In questo senso, secondo me è vincente l'idea di passare da una prima persona a una terza, che fa quell'effetto da "pagina di diario" che a me piace moltissimo.
Pansy come giornalista è, a mio parere, una scelta azzeccatissima: ce la vedo moltissimo, a essere una sorta di "vice" della Skeeter, è una professione che le sta molto bene addosso.
[Bellissimo l'accenno alla Blaise/Ginny, solitamente coppia del cliché ma, in questo caso, direi che ci sta].
Ti segnalo una frase che mi è piaciuta particolarmente:

«Siamo meteorite» le aveva detto a mo’ di giustificazione dopo una litigata. Ma, a distanza di anni, non si erano ancora schiantate al suolo

Penso che, in questo senso, la frase possa riassumere tutta la vicenda - ed è sempre bello trovare frasi con questa funzione, quindi complimenti.
Mi piace che tu abbia dato un happy ending a questa vicenda, mi rincuora molto in questi giorni così cupi.
Bellissima storia, ti mando un bacio
Gaia 

 

Recensore Veterano
22/08/21, ore 10:18

Ciao Mati,
Ecco anche me per lo scambio, anche se in una storia diversa da quella che avevo puntato. Il titolo di questa storia poi mi ha incuriosita sin dal primo istante e, dunque, alla fine eccomi qui. In un modo o nell’altro le tue Ginny/Pansy mi chiamano sempre.
Mi è piaciuto tanto l’accorgimento stilistico che hai usato. Anzi, ho trovato molto impattante la spiegazione di quel “Siamo meteorite” all’inizio e alla fine. Amo quando il titolo torna e quando un po’ si preannuncia e introduce la storia.
Le caratterizzazioni di Ginny e Pansy mi hanno colpita molto. Sei rimasta fedele alla loro essenza, costruendo in poche parole unito background, che, per me così rigidamente attaccata al canon, è fondamentale con le coppie crack.
Ginny resta Ginny, nella sua forza e nelle sue debolezze, nei l’omenti di impeto e nella necessità di non andare contro se stessa.
Pansy incarna sempre quel suo essere schietta, brutale, perfetta nel suo ruolo di giornalista.
Quando ho iniziato a leggere, non mi aspettavo un lieto fine ma una storia carica di amarezza. In sintesi, non mi aspettavo che Ginny lasciasse Harry lì sull’altare e questo è stato un plot twist che mi ha sorpresa. Ha dato un colore diverso a questa storia, che sapeva di rimpianto e invece diventa un nuovo meraviglioso inizio.
Mi è piaciuto tanto tanto il tuo stile ed il tuo modo di raccontare questa coppia, della quale - è evidente - sei proprio padrona.
Spero di recuperare al più presto qualcos’altro di tuo!
Un abbraccio
Fede

Recensore Master
22/08/21, ore 08:57

Ciao!
Abbiamo già avuto modo di notare come le ship femslash siano poche, qui nel fandom e in generale nella letteratura, perciò, attratta dal titolo e della curiosità per la Ginny/Pansy, eccomi a leggere proprio questa storia.
È chiaro che Pansy è un personaggio di cui ti piace scrivere e, con Neville o qui con Ginny, la ritrovo, maliziosa e irriverente com’è da adulta nella tua testa. La sua prima battuta colpisce e risponde a questa caratterizzazione: “Il mio invito si deve essere perso da qualche parte”, adoro questa entrata in scena! Pansy arriva per sbattere in faccia alla sposa quanto c’è stato tra loro, ciò a cui ha rinunciato per un futuro comodo con quell’Harry Potter. Amare Harry come Ginny lo ama non è abbastanza, di fronte alla promessa eterna di un matrimonio, e quella normale tensione pre-cerimonia qui diventa, nella migliore tradizione, una fuga! “Via di qui, per favore”, dice Ginny, verso un futuro che forse non sarà già scritto e soprattutto non le toglierà l’aria aperta che vogliono i giocatori di Quidditch.
Menzione speciale per Pansy sulle orme di Rita Skeeter perché adoro l’idea di lei in questo ruolo e potresti farla tornare in qualche altra storia, magari approfondendo proprio il suo lavoro (sì, ti sto esattamente incoraggiando a scrivere anche qualcosa di più lungo).
Alla prossima!

Recensore Master
21/08/21, ore 00:19

Ciao Mati,
È sempre bello tornare qui da te, anche se ad un orario terribile. Ho adocchiato questa storia tempo fa, ma riesco a passare solo ora. Devo dire che è stato strano, all'impatto, perché per me Pansy era diventata, nella mia mente, l'ombra di un impacciato Neville. E invece qui l'hai trasformata ancora: finalmente riesco a capire perché la ami tanto, perché lei sotto le tue dita prende una vita che sui libri non ho mai visto. La rendi un personaggio interessante, mordace, persino divertente. E anche meschino, è una vipera a presentarsi così al matrimonio di Ginny, con un vestito semplice, ma che la rende così unica rispetto agli altri. Meschino e da serpe dirle di andare da Harry, che con Harry è semplice.
Di Harry non voglio parlare, perché se me lo immagino lasciato all'altare da solo mi spezzo in otto pezzi e non trovo più come andare avanti. Non dirlo a Mery, ma lo amo profondamente. E poi... torno a Ginny, Ginny che lascia Harry tanti anni prima e si ubriaca sotto gli occhi attenti di Pansy. Sei bella. Oh, tolgono il fiato certe parole, toglie il fiato anche l'idea che Pansy l'ha sempre voluta conoscere per capire cosa Blasie ci vedesse in lei, in quel pel di carota. Poi lo scopre, arriva persino a dirle che è importante.
M'hai reso combattuta, in questa storia. Perché da una parte c'è Harry e dall'altra Pansy e sono tutti e due amori potenti, ma uno ha perso la scintilla, uno è un amore del passato, per quanto sua madre (l'odio viscerale per Molly in certi casi non mi lascia mai) e Ron continuino a pressarla verso la direzione più semplice. Al diavolo, dovrebbero sapere che non si può togliere l'aria ad una giocatrice di Quidditch (quanto ho amato questo punto della storia, è stato davvero un tocco di classe).
E ho amato anche il finale, in cui si baciano e scappano via insieme. Ho trovato la storia molto dolce, perché socchiudo gli occhi e non penso agli occhi smeraldo di Harry che le ha rubato un ultimo sospiro concitato. E forse, forse è come dice Ginny, forse ha sempre saputo che lei non poteva sposarlo. Mi è piaciuta davvero tantissimo,
Complimenti tesoro,
Sia ❤

Recensore Master
17/08/21, ore 20:36

Eeehi mati!!!
Passo davvero davvero al volo, però ci tenevo a leggere questa storia e volevo farti sapere che l'ho apprezzata tanto!
Innanzitutto per me l'incipit e la conclusione in seconda persona sono stati proprio due tocchi di classe quindi sono contentissima che tu non abbia rinunciato all'idea, anzi. In realtà credo sia stato il mio frammento preferito, la seconda persona scandisce ancora meglio il ritmo delle frasi e attribuisce ancora più pathos alle parole e niente quel 'siamo meteorite' l'ho letto con un rullo di tamburi in sottofondo, quindi ecco l'ho amato!
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai tratteggiato i personaggi, il testo è breve ma la caratterizzazione è delineata ed efficace soprattutto quella di Pansy, ho letto anche l'altra storia - di cui non ricordo il titolo, perdonami - e pure lì mi sono proprio incantata davanti al modo in cui hai scritto di Pansy, mi piace davvero troppo! E ho adorato il modo in cui si percepisce, anche quando Ginny torna con Harry, che lei e Pansy hanno sempre gravitato l'una intorno all'altra. E niente scusa la recensione sconclusionata ma sto scrivendo praticamente camminando, ti volevo solo ringraziare per averla postata e spero che tornerai a scrivere su di loro!!!
Grazie mille ❤️

Recensore Veterano
17/08/21, ore 00:14

Ciao, VigilanzaCostante!
Passo da qui in punta dei piedi. Non mi capita spesso di passare a leggere storie scritte per concorsi, ma quando da facebook ho notato il pairing di questa storia mi sono subito incuriosita. Pansy e Ginny sono persone che percepisco come distanti anni luce, eppure in questo tuo componimento sei riuscita a mostrare un punto di contatto realistico ma allo stesso tempo per nulla banale che mi è piaciuto molto.
Hai fatto davvero un ottimo lavoro sulla caratterizzazione dei personaggi e pur essendo questa storia molto breve sei riuscita ad accennare, giustificare e spiegare molto sulla vita presente, passata e futura delle due.
Insomma, non posso che farti i miei complimenti! Sicuramente sei un'autrice molto interessante e sono davvero contenta di aver letto questa tua storia.
Buona fortuna per il contest!

Sofifi

P.s. Povero Harry :'-)