Prima delle due recensioni premio relative al contest: “The darker is the night, the brighter will be the sunrise.”
Eccomi qui.
Allora, di questa storia mi è piaciuto che, a prescindere dal significato che le hai attribuito come scrittore, si sposa benissimo a molteplici interpretazioni. Potrebbe trattarsi di una ragazza purtroppo costretta a partire e lasciare il suo amore, o che sta vivendo i suoi ultimi battiti di vita; un amore verso un ragazzo, verso un paesaggio o qualcosa di più astratto che, crescendo, non ritornerà mai più.
C’è luce, c’è malinconia, in questo racconto. La sensazione di stare vivendo un momento che si è cristallizzato nel tempo, a un passo dalla fine. Ma prima di andare alla deriva, di muoversi ovunque questo vento gelido decida di portarla via, lei vuole provare almeno un’ultima volta quel calore, quella sensazione di luce. Il sorriso della cosa che lei ama di più al mondo. Al punto da chiedere, implorare con dolcezza di averne ancora. Solo per un’ultima volta ma con la timida dolcezza di chi prova un amore che non ha misura. Un ultimo desiderio, prima di andare alla deriva.
Lo stile e l’uso del lessico sono assolutamente perfetti. Un connubio intimo e trascinante, che rende queste poche righe un vero e proprio angolo di mondo in mezzo all’occhio di un ciclone. Un momento che nella mia testa è arancio tramonto, è pace e armonia. È malinconia.
Un lavoro davvero interessante.
Alla prossima
Ghostro (Spettro94) (Recensione modificata il 22/01/2022 - 08:23 am) |