Recensioni per
Gli Ultimi Maghi
di Zobeyde
Ehilà, ciao! |
Ciao! |
Ciao! |
Ciao^^ |
Oh, bene bene bene. Ma buona sera, mia cara! |
Ciao! |
ciaoo parto con dire che hai avuto una idea fenomenale, da dove è nata? immagino che tu ci abbia pensato parecchio o ne hai scartate alcune per arrivare a questa conclusione. |
Eccomi qui! |
Buondì! Mi capita spesso di leggere originali per gli scambi, ma una storia dedicata ad un circo errante non mi era capitata mai, complimenti per l’idea originale! E soprattutto, complimenti per l’accuratezza che hai dedicato ad ogni dettaglio. Mi ero informata un po’ anche io sul circo, per inserirlo in una fanfiction, ma io gli avrei dedicato un solo capitolo, mi serviva come ambientazione temporanea per far uscire fuori certe cose della storia dei personaggi. Tu invece hai costruito l’intera storia su questa base. Una nota di merito al titolo, che sembra sulla falsa riga della saga degli “Ultimi” della De Mari, non so se la conosci (lei non mi piace granché, ma è una scrittrice italiana famosa e solo per questo merita un briciolo di stima) e anche lì si parlava di creature fantastiche e magia (“L’Ultimo elfo” “L’Ultimo Orco” “Gli Ultimi Incantesimi” “L’ultima Profezia del Mondo degli Uomini”) motivo per cui il titolo della tua storia mi ha fatto scattare subito il collegamento. E ora veniamo al resto della storia: a New Orleans arriva il circo e le cose per il responsabile cominciano subito male perché gli abitanti non sembrano particolarmente interessati all’evento. Eppure, a quanto pare, lui se l’aspettava, perché ormai conosce i suoi polli. E così scopriamo la sua storia, scopriamo che si chiama Maurice e che è il responsabile di quel carrozzone. Scopriamo anche che non sempre riceve un’accoglienza così poco entusiasta ma che dipende tutto dal tipo di persone con cui ha a che fare e per questo non si stupisce del comportamento di quegli ultimi che, dopo essere rimasti colpiti dal montaggio dell’accampamento, tendono a snobbare l’attività dei circensi come fosse qualcosa di superato o talmente abituale per loro da risultare ormai noioso. Sicuramente la noia e la diffidenza dipenderanno anche dal periodo, solo pochi anni dopo la crisi del 29, quando Wall Street crollò inesorabilmente trascinando con sé l’economia di un gran numero di altri paesi e costringendo molte persone ad arrangiarsi solo per sopravvivere, il che ovviamente, portava i più poveri a non avere soldi da sprecare per certi passatempi. Mi sembra quindi assolutamente normale che Maurice sia sconfortato, ma sua moglie ha ragione, questo non è un buon motivo per sfogare il suo malumore sugli altri, anche perché poi diventa un circolo vizioso che infastidisce e fa star male tutti. Scopriamo che Maurice è sposato con la chiromante del gruppo, che forse si ritiene anche indegno di lei e che hanno un figlio (mi pare di aver capito) di sedici anni che non sembra molto interessato a lavorare con loro, almeno a sentire i discorsi che fanno. E poi conosciamo il suddetto figlio, immagino. Un ragazzo che è arrivato a New Orleans e non vede l’ora di immergersi nella folla della città, che è scappato senza che nessuno se ne accorgesse mentre tutti stavano scendendo e ora si trova in una specie di diner a distrarre la cameriera e a mettersi nei guai. Per fortuna il tizio che gli crea problemi è solo uno stupido spaccone e lui se la cava abbastanza facilmente, prendendolo anche parecchio in giro (meritatamente). Cerca di stupire Lotty con trucchi forse banali ma che hanno effetto e la spingono a decidere di assistere allo spettacolo dei circensi, con disappunto di Donnie il quale però non ha il diritto di esprimere la sua opinione in proposito e viene zittito tanto da Lotty, quanto da Khazam che lo umilia anche. Mi lasciano eprplessa alcuni passaggi e mi fanno pensare che lui non sia un semplice circense. Se poi ricollego il tutto al titolo, mi viene da supporre che forse si tratti di uno di questi “ultimi maghi” e sinceramente… ora sono curiosissima di saperne di più. |
ciao! passo a recensire dal giardino! Adoro l'aria circense che si respira in questo capitolo, mi fa quasi tornare piccola, quando mi meravigliavo davanti al cartone di Dumbo! Descrizioni molto dettagliate e coinvolgenti. Bello il paragone introspettivo tra bambini e adulti nel vedere arrivare il circo, si puo' immaginare la scena di questi bambini con gli occhioni sgranati mentre gli adulti si lasciano andare a sguardi lascivi e speranzosi di vedere qualche bella sottana! O'Malley sembra il tipico capo del circo piccoletto e incazzato XD Bello! Adoro l'atmosfera che si respira in caffetteria, soprattutto quando hai da scrivere e ti prendi una bella tazza di cappuccino e della torta~ Ho sentito proprio quell'aria appena iniziato il pezzo del giovane Khazam! Mi e' piacxiuto lo scambio di battute tra lui e Donnie,lui e' davvero un personaggio interessante! Bello il trucco su Donnie, si vede che si sta trattenendo e sono curiosa di scoprire il suo potenziale! Sai, dalla descrizione mi e' venuto ad immaginarmelo interpretato da Ansel Elgort o Bill Skarsgård! Curiosissima di leggere oltre! |
Inizio alquanto interessante, capace di centrare in pieno un'atmosfera circense nelle sue varie sfumature, che si tratti dei ruoli o della generale ansia dovuta a quell'infausto periodo. I personaggi vengono introdotti rapidamente ma con una certa naturalezza. In generale si promette una storia ricca di molti intrighi e scontri a più livelli, sono molto curioso di vedere cosa hai in mente. A presto. |
Dopo diverse interruzioni finalmente riesco a finire il capitolo in santa pace. Non conosco la vecchia versione ma questa è decisamente ottima! Grande cura nella formattazione e nelle descrizioni. I personaggi Diretta o indirettamente presentati sono parecchi. L'ambientazione circense per un retelling di re Artù è davvero originale. |
Cara buongiorno! Che piacere riscriverti queste due parole dopo tanto tempo – ok, nmagari non è stato tantissimo, ma si sa, quando si interrompe la lettura di una storia amata, il tempo pare sempre muoversi lentamente poi. Sono così contenta tu sia tornata con il progetto corretto e rivisitato per le tue attuali capacità, stile e riconsiderazione della trama. Già ero innamorata della parte di storia letta, e ricordo di aver mangiato un bel po’ di capitoli: ora però mi sento emozionata più della prima volta in cui ho aperto la pagina del primo capitolo, perché ricordo, sono affezionata, legata a quei luoghi, a quelle vicende, a quei personaggi pieni di ombre e capaci di farmi sognare. E ora sono di nuovo qui, davanti a me. |
Allora, una riscrittura 'migliorata'. Se il prequel su Solomon, che ho letto prima che fosse cancellato, era una gemma, cosa mi devo aspettare da questo? |
Ciao cara, |