Recensioni per
La versione di Dean
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/09/21, ore 23:40

Ciao, come ricorderai ho adorato  Zihuatanejo quindi, mi sono "fiondata" quando ho letto di questo "spaccato" che mi riportava alla storia. E non mi hai delusa. E' vero. Se non leggi la "partenza", non puoi capire. Ma se ce l'hai ben presente, in mente e cuore, la capisci a pieno. Te la gusti a pieno.

Così assaporo le battute, l'ironia che diventa respiro nuovo, inatteso. Perchè Sam e  Dean possono finalmente permettersi di respirare e di sorridere, senza il terrore di veder spazzata via ogni cosa. La vita non si è mai trattenuta dal tirare loro il tappeto sotto i piedi, lasciandoli a cercare di recuperare l’equilibrio perché non piombassero a terra, tentando al contempo di non trascinare nient’altro con sé  (e mi pare un'immagine davvero singolare e azzeccata il riferirsi a oggetti reali, concreti: i soppramobili di Lisa, il cappello di Bobby...tutto in qualche modo "scivolato" via...).

C'è tutto. Tutto quello che mi piace "incontrare".

C'è il passato che ancora brucia, che è cicatrice, che è paura di perdere di nuovo ogni cosa faticosamente riconquistata. C' è il sospiro sofferto di Sam, quando si chiede cosa racconterà a suo figlio, contrapposta alla sicurezza di Dean che sa bene...cosa gli racconterà. Hanno vissuto il Male più profondo, quello che arriva da insospettabili Angeli che, nell'immaginario collettivo dovrebbero proteggere. E invece spesso annientano.  Ma hanno conosciuto Castiel. E questo basta. Qualcuno  proteggerà il piccolo Dean. Almeno uno.

Non puoi capire se non ti sei commossa per il travaglio interiore di Dean, la tenacia di Sam, la resilienza di entrambi. Invece qui tutto è "chiaro". Perchè già ti sei commossa e già hai pianto. La volontà di Dean di "regalare" una festa di compleanno a Sam. Il suo modo di coinvolgere il nipote. Lo scherzo, il gioco, i cartoni animati di cui Dean è diventato "esperto"...la voglia di recuperare il tempo perso, tra un'Apocalisse e l'altra che, magicamente, viene restituito attraverso gesti semplici come  il "fare la lotta", con il suo piccolo omonimo.

Mi parli di famiglia, di foto sul frigorifero che raccontano, tra una calamita e l'altra, che la vita è proseguita, è andata avanti. E poi arriva ogni tanto la frase che riporta a "quel passato"..che ancora ti fa svegliare, in un bagno di sudore o che ti fa dire L’essere tutti vivi è un lusso enorme, non può fare a meno di pensarlo ogni mattina, ma è anche un lusso che non concede alcun diritto all’oblio. 
E allora ci entro dentro (mi fai entrare dentro), in quella casa, in quella stanza,in quel salotto animato da voci che sono tornate a concedersi il privilegio di ridere. Sono con loro, in bilico tra ciò che è stato e ciò che, con coraggio, riappropriandosi del proprio destino, sono riusciti ad essere. Quando si esce dall'orrore non si può dimenticare, non ci può essere oblio ma c'è la sincera gratitudine per aver avuto una possibilità, per essere riusciti a riacciuffare la propria esistenza.  

Questa storia non è una piccola cosa. Nasce dall'amore e dalla cura che hai messo nella "partenza". Li ho percepiti allora e li ho rivissuti qui.

Grazie ancora e scusa della recensione forse poco lucida e "organizzata". Ma volevo scrivere prima che il lavoro mi assorbisse totalmente. E, in questo periodo a volte le parole non  sono così fluenti e precise come vorrei... purtroppo...ma alla fine, ciò che volevo dire, l'ho detto. E allora non aggiungo altro. Aspetto la prossima..."gestazione"!

Eclissidiluna


 

Nuovo recensore
04/09/21, ore 16:28

Ciao, è il tuo primo racconto che leggo. Vengo qui dopo aver letto la storia che precede questa one shot. Già che ci sono, ci tengo a dirti che “Zihuatanejo” è stato un viaggio bellissimo. È da tanto che non pensavo veramente alla fine della serie, all’amaro in bocca che mi ha lasciato. Ti ringrazio, perché in tre capitoli sei riuscita a dare un finale meritevole alle persone che sono rimaste. Ti faccio soprattutto i complimenti per l’ultima parte della storia, quando Dean e Sam sono seduti in spiaggia e vedono l’alba, un momento che porta pace nel cuore, un’alba che Dean credeva non avrebbe visto mai. 

Perché Cas aveva ragione: le cose buone succedono. E nessuna cosa buona muore mai.”

Molto bella la frase che conclude tutto; anche se in parte è una citazione, l’ho trovata perfetta. Mi sono scese le lacrime. E ora, scusa tanto se ho divagato, ti voglio fare i complimenti anche per questo seguito! Hai un modo di scrivere che veramente, è bellissimo. 


“Oh, non pensarci nemmeno. Non ti cederò l’Impala, fratellino” 
Il maggiore dei Winchester si era chinato verso suo fratello, preoccupato del suo silenzio improvviso: Sam non era mai silenzioso, ben che meno quando si trattava di rispondere alle sue battute.
Ma suo fratello aveva rialzato il capo e aveva sorriso, scuotendo leggermente la testa, con i capelli a coprirgli il volto come una cortina di luce, e aveva detto la prima cosa che gli era venuta in mente.

L’ho trovato un momento molto tenero, soprattutto se paragonato al finale vero e proprio della serie, dove, dopo la morte di Dean, l’Impala rimane a Sam. Mi è piaciuto che hai ripreso questa scena solo alla fine, il modo in cui hai scelto di concludere questa storia. È un racconto che di scene tenere ne ha parecchie. 
All’inizio, quando Sam parla al telefono del compleanno, con suo figlio che cerca di strappare a Dean il cellulare dalle mani, i battibecchi di sottofondo, le risate. E ancora, mi hanno scaldato il cuore tutti i momenti in cui Sam assiste suo figlio interagire con lo zio Dean, Sam che fa fatica persino a soffiare sulle candeline, tanto è grande il suo sorriso. 

Ho apprezzato molto anche la scena in cui Sam veglia su un piccolo Dean addormentato. Quando dice a suo fratello che non saprebbe cosa raccontare della loro famiglia. La risposta di Dean è perfetta.  

“Gli racconterò che non sono sicuro che tutti gli angeli veglino su di lui perché sono dei fottuti bastardi” afferma, annuendo in maniera convinta davanti allo sguardo incredulo di Sam. “Ma che sono sicuro che almeno uno lo faccia”

“E gli racconterò che suo padre ha conosciuto il diavolo in persona, ma nulla lo spaventa di più della possibilità di deluderlo” non può fare a meno di concludere. 


Ancora complimenti, Dio. Mio. Grazie a te sono un groviglio instabile di emozioni. Nel mio caos interiore, spero di essermene uscita con una recensione sensata. 

I personaggi sono molto IC. Mi sembrava di seguire un episodio della serie. Ti ringrazio ancora delle emozioni, grazie della bellissima conclusione per qualcosa che ho amato tanto. 

Spero di risentirti. Ciao ☺️