Recensioni per
Finché morte non ci separi
di Demy77

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/06/22, ore 14:49
Cap. 29:

Cara Demy,
Ero troppo curiosa e quindi dato che ho ancora un po' di tempo ho deciso di passare a leggere il proseguo.
E direi che ho fatto bene, perché questo capitolo è senz'altro uno dei più incredibili della tua storia. Mi hai lasciato a bocca aperta, non mi aspettavo niente di tutto ciò!
Povera Elizabeth... È vero, nei capitoli precedenti è stata tutto fuorché amorevole, o quantomeno sopportabile, ma la sua morte è stata davvero atroce... E George, ora, si porterà appresso un senso di colpa grosso come una casa.
Interessanti i pensieri di Ross sul finale: sa bene che se avesse aspettato il matrimonio e non avesse affrettato le cose, chissà, forse le cose sarebbero state diverse. Ma il passato non si può cambiare.
E ora sono curiosa di sapere come andranno le cose da questo momento.
Un abbraccio

Recensore Master
27/09/21, ore 17:59
Cap. 29:

Che capitolo! Devo dire che per quanto l'abbia detestata, la fine di Elizabeth mi ha davvero messo tristezza... Una donna vittima dei suoi errori, della sua cattiveria, della sua anaffettività e della sua vanità ridotta alla follia. Ho provato pena per lei, per la morte atroce patita (fra le più dolorose, credo) e nell'immaginare quella donna pazza che si getta nel fuoco per salvare... una bambola... Mi auguro per George una vita piena di rimorso, che si merita. E per Ross una lenta risalita perché se pur di errori ne ha commessi, ha sempre agito col cuore e anche nel dubbio è rimasto con Elizabeth. Ha solo sposato la donna sbagliata ma forse dai suoi errori ne uscirà migliore. Valentine ha bisogno di lui e ha una vita che merita di essere vissuta davanti. Elizabeth in fondo ha scelto la sua fine, pian piano lei stessa si è infilata in quel baratro.
Un capitolo splendido, forte, potente. Bravissima!

Recensore Master
27/09/21, ore 12:15
Cap. 29:

Oh cara Demy, ti ho atteso con impazienza per sapere come si sarebbe svolto quello che avevi annunciato nel precedente capitolo, ma mai mi sarei aspettata un così tragico svolgimento, narrato come al solito, in maniera fluida, senza soffermarti troppo sui particolari dolorosi, ma facendo avvertire al lettore tutto il dramma che stava vivendo sia la protagonista che gli altri personaggi.
Il piano di Warleggan è stato messo in pratica; le benedizioni hanno dato modo ai due uomini di recarsi per il distretto fra le varie famiglie e come concordato i Poldark sono stati lasciati per ultimi. Il reverendo Odgers è stato accolto con naturalezza e, con altrettanta semplicità, è stato conseguentemente invitato a fermarsi a cena. Durante le benedizioni tradizione vuole che venga acceso un falò, forse per portare via tutto ciò che di cattivo si è creato nell’anno e far entrare il bene. Ma, quando ho letto che Elizabeth era rimasta in cortile ad osservare e curare il fuoco, non so perché, mi sono insospettita.
Poldark e il reverendo in casa hanno continuato le loro conversazioni di rito, parlando della parrocchia e delle opere di beneficenza da effettuare sia per la parrocchia stessa, che aveva bisogno di manutenzione, che per i poveri che in tanti vi erano ricorsi cercando sostegno.
In cortile intanto avviene il tanto atteso incontro tra George ed Elizabeth, la quale sembra presa dalla sua bambina immaginaria, tanto da non badare eccessivamente a George e alle sue parole, in un primo momento, fino a quando il suo desiderio di vendicarsi della donna esplode accusandola di averlo ingannato e che lui ha rivelato la verità al marito. Subito dopo la scena diventa concitata con lui che getta la bambola di cera nelle fiamme ed Elizabeth pazza di dolore si getta anche lei nel falò per salvare la sua bambina. Urla strazianti, per le fiamme che la avvolgevano e ne bruciavano le carni, hanno indotto i presenti in casa ad uscire ed assistere quasi impotenti a quello strazio. Ross si sarebbe gettato nel rogo se Jud non lo avesse fermato, poi i due uomini hanno tratto in salvo la donna che però risultava orrendamente ustionata e difficilmente avrebbe potuto sopravvivere, come l’amico Dwight, accorso il prima possibile, aveva anticipato. E così nella notte Elizabeth lascia questa terra, portandosi dietro tutta una serie di verità che peserà come un macigno sia su Ross che anche su Warleggan, del quale ancora non ha compreso quale sia stato il suo atteggiamento nella tragedia.
A Ross resta solo un dolore che si riverbererà a lungo, con tutto quel bagaglio di “se” che stanno venendo a galla. Da quando era rientrato in patria, troppi lutti avevano funestato la famiglia e il suo matrimonio, troppo frettoloso, gli aveva fatto compiere sbagli il cui peso si sarebbe portato appresso chissà per quanto tempo, sentendosi il responsabile primario di molte cose accadute.
Ora, ad esequie avvenute, avrà forse tempo per riflettere sulla sua attuale condizione e, a mente fredda e più lucida, indagare sulla scomoda presenza di George, durante la benedizione a casa sua, il quale aveva assistito ad una tragedia abbattersi sulla sua famiglia, non comprendendo se avesse o meno un grado di responsabilità.
Attendendo il seguito, ti auguro una buona settimana.