Recensioni per
Il canto del cartonero
di ilbilbo

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/10/21, ore 21:49

Al solito le tue parole incastonate in maniera magistrale come in un mosaico mi arrivano al momento giusto.
Un momento particolare proprio in questi giorni... in queste ore... eppure mi rendo conto che, vivere qui, rimane un lusso che credevo normalità, ma invece è privilegio.
Rendersene conto rende il cuore più leggero e più pesante allo stesso tempo.
Accorgersi che, come dici tu, chi ha, non ha mai abbastanza e a chi non ha, basta poco, può sembrare banale, ma non lo è.

Grazie, alla prossima
Beeble

Recensore Master
28/10/21, ore 06:24

Buongiorno,
il carrello pieno spinto nella corsia di un supermercato è l'immagine più chiara di quello che hai voluto trasmettere con questa poesia, ma soprattutto è anche un'immagine chiave per la società occidentale, un carrello che costa sempre di più, che porta a sempre più sprechi e a distanza tra i più abbienti e chi ha meno.
So che questa mattina andrò a fare la spesa settimanale e di fronte al carrello penserò a tutto questo.

Recensore Master
27/10/21, ore 18:47

Carissimo Bilbo,
questa tua poesia racconto è molto nelle mie corde e mi è piaciuta tantissimo, poiché con il tuo sapiente tocco, e con il gioco delle rime, hai dato la possibilità al lettore di immedesimarsi nelle parole che recano un concetto devastante reso plasticamente da quanto si legge fra le righe.
Il mondo di coloro che hanno troppo contrapposto all’universo di chi ha poco o niente.
La nostra sembra una continua corsa all’accaparramento, poiché ciò che abbiamo non risulta mai abbastanza per appagare un “io” ormai troppo confuso dal rimbombare degli slogan della società.
Ma c’è purtroppo chi solleva gli occhi al cielo e scruta quelli che sembrano possedere tutto, ma che, invece, se si guardano dentro, scoprono il vuoto che è pronto a ghermirli e che credono possa venire colmato solo da cose effimere e ormai svuotate del loro pieno significato.
Come sempre la tua lucidità di pensiero esplode con parole di peso e non può lasciare impassibile colui che a leggere si predispone.
Un abbraccio e un ringraziamento per la riflessione condivisa e condivisile.

Recensore Master
27/10/21, ore 15:18

Ogni pubblicità, ogni cartellone, ci spingono a pensare che è proprio di quell'ultimo modello di cellulare, di automobile, di profumo, di abito abbiamo bisogno. Un bisogno inderogabile. E dopo averli comprati che, in realtà, tutto ciò non basta, bisogna comprare altri modelli, ancora più all'avanguardia. Ci fanno il lavaggio del cervello e distolgono il nostro sguardo dall'uomo seduto a terra che non ha nulla, magari solo l'affetto di un cane, ma che alla fine, ha l'essenziale, mentre noi il nulla. Complimenti caro amico.

Recensore Master
27/10/21, ore 12:59

E' curioso. In questi ultimi tempi ho dovuto fermarmi e rimescolare la vita, chiedermi se tutto questo accumulare cose futili, inutili, avesse realmente un senso.
La risposta è no.
Viviamo per l'agiatezza, per il superfluo.
Forse perchè, come diceva il mio amico Pietro, i bisogni primari sono ormai soddisfatti: cibo, vestiti, riscaldamento.
E così la mente è libera di vagare nel nulla, contagiata da un mondo di pazzi che spingono ad avere, avere, avere.

E' curioso il tema che affronti qui.
Mi leggi nel pensiero, B., menestrello del supermercato.

E sei giunto alla mia stessa conclusione.

Non serve avere tanto.
La fortuna è qui, bisogna solo capirlo.

E non resta che l'amore, che è tutto ciò che conta.

Recensore Veterano
27/10/21, ore 12:58

Ciao Ilbilbo.
Bella.
Davvero molto bella.
Una poesia narrata con estrema fluidità.
Uno scritto che colpisce tutti.
Versi irregolari che ben si prestano a raccontare questa storia.
Bravo, davvero bravo.
Un caro saluto
Roberto