Recensioni per
Niente di personale
di leila91

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/04/24, ore 22:07

Ciao Leila! Piacere di conoscerti :)
Eccomi qui per il primo turno della challenge "Tre recensioni e un dado".
Ho scelto questa storia perché, tra i cinque fandom da te proposti, Squid Game è l'unico di cui conoscevo la trama, pur non avendolo visto per intero. Pertanto, non saprò andare in profondità per quanto riguarda la trattazione dei personaggi, li tratterò un po' come originali.
So che non c'entra molto col racconto, ma leggere proprio oggi una storia con questa tematica di amore/ossessione percepito dalla parte più "sicura caratterialmente" (è davvero così?) e in un certo senso stranamente ricambiato (con forse ancora più intensità) mi ha fatto pensare molto a una situazione importante nel mio passato e di cui ho sognato la scorsa notte dopo moltissimo tempo. Cosa che ovviamente non ti interesserà, ma che mi aiuta a complimentarmi con te per quanto la tua introspezione sia stata accurata! Perché mi ci sono rivisto nei tuoi Gi-Hun e Sang-Woo: a tratti nell'uno, a tratti nell'altro (o meglio, nel modo in cui il protagonista lo vede). E riuscire a esplorare pensieri così profondi in una oneshot breve non è affatto una cosa scontata (tanto che mi viene naturale pensare che anche da parte tua come autrice ci sia un po' di esperienza personale!)
Le riflessioni di Sang-Woo sono molto, molto interessanti. In generale amo molto l'autoanalisi nelle fanfiction, poiché spesso porta alla luce elementi che gli autori originali avevano lasciato in secondo piano ma che invece hanno estremamente senso se pensati nel contesto! Perché aveva agito così nella sfida del caramello? Perché questo modo a tratti ambiguo di relazionarsi con chi non avrebbe dovuto essere altro che un amico d'infanzia? Hai dato la tua risposta evidentemente personale, ma al tempo stesso calandola benissimo all'interno del contesto della serie, e da una fanfiction non si può chiedere di meglio!
Anche lo stile è molto raffinato, discorsivo e scorrevole ma comunque improntato all'approfondimento interiore grazie a tanti piccoli dettagli, testuali o grafici (magistrale l'uso delle spaziature e del corsivo).
Infine, il primo stralcio critico verso la società coreana ha ripreso molto bene temi e atmosfere della serie declinandoli perfettamente nell'ottica del protagonista. Anche qui, l'ho apprezzato davvero tanto!
Brava, davvero complimenti! Sono felice che, nonostante la distanza tra i fandom che trattiamo, l'iniziativa mi abbia fatto scoprire una nuova autrice così valida :)
A presto, con i prossimi round!!
mys.

Recensore Master
27/04/22, ore 11:57

Valutazione per il contest "Platonic relationship contest" indetto sul forum "Writing games – Ferisce più la penna"

Grammatica: 4.5/5 + 4/5

quello che segretamente temeva di più, si era avverato. -> “quello” è il soggetto della frase, non può essere scisso dal verbo tramite la virgola. -0.5
Lo stile di scrittura è davvero molto piacevole: il registro è medio ma con un lessico ricco, vario, che ben si sposa con una gestione dei periodi che – pur non essendo tutti corti – sono ben articolati all’interno. Ottime le scelte di corsivi, trattini indipendenti e soprattutto parentesi, in quanto si comprende quali sono gli aspetti da evidenziare e la scelta viene mantenuta coerente in tutto il testo.
Ti appunto un’eccedenza di avverbi in –mente anche ravvicinati, che potrebbe rendere la frase un pochino meno agevole (es. Qualcuno di cui fidarsi ciecamente e che sicuramente….).
Un’altra cosa che secondo me non funziona è la distribuzione del testo nei suoi paragrafi: ho trovato difficoltà a comprendere come mai hai voluto lasciare così tanti righi vuoti tra un paragrafo e l’altro, quando invece – trattandosi di una introspezione di SangWoo – sarebbe risultato molto più convincente tenere tutto unito, in modo da rendere più scorrevole e unitaria la lettura.

Titolo: 2/2
Il titolo è, come si dice, catchy: suona bene nella sua semplicità, incuriosisce, e racchiude il senso della storia e dei sentimenti conflittuali di Sang-Woo, come si svela sul finale. Ottimo!

IC/Caratterizzazione: 10/10
L’introspezione di SangWoo è perfetta: tenendoti fedele al suo IC, ci mostri il suo modo di vedere il mondo, i sentimenti negati per Gi-Hun, rileggendo anche una parte fondamentale della serie TV dalla sua prospettiva. Questo è, forse, l’aspetto più interessante nella caratterizzazione, perché spiega i motivi della sua azione “scorretta” in una maniera plausibile e coerente. Gi-Hun è più sullo sfondo, ma in pochi dettagli e nel modo in cui lo vede Sang-Woo, è sicuramente lui.

Trama: 9/10
La trama è semplice: si tratta di una riflessione interiore di SangWoo sulla sua vita, sulla scoperta dei suoi sentimenti per Gi-Hun, fino ai Giochi e al momento in cui il loro rapporto inizia (in maniera consapevole solo per SangWoo) a incrinarsi. Pur essendo semplice funziona, anche se ho trovato una piccola mancanza. Mi è piaciuto il punto finale, che si ferma dove poi parlerà in modo chiaro la serie, spiegando di fatto il motivo di quell’atteggiamento ambivalente di SangWoo verso il suo amico; ma credo che, proprio perché il focus è sul loro rapporto, avrei voluto vedere qualche dettaglio in più del loro rapporto prima dell’inferno.

Gestione del rapporto amoroso: 6.5/10
Questo è, purtroppo, il punto che non mi ha convinta. SangWoo è innamorato di GiHun nonostante non voglia ammetterlo, GiHun si muove sullo sfondo ma, dai pensieri del protagonista della storia, si intuisce che anche lui provi la stessa cosa. Tuttavia, a ben vedere, non è affatto una relazione platonica: se i due personaggi si amano, questo amore non è però chiaramente ed esplicitamente manifesto nella narrazione, ma soprattutto – e questa è la mancanza più significativa – reciprocamente non se lo dicono; se SangWoo può intuirlo, lo stesso non è certamente per GiHun. Più che relazione platonica (in cui i due si amano e sanno reciprocamente di essere anche ricambiati), la storia resta a una dimensione che si muove tra la broship manifesta e la segreta, potenziale, unrequited love. Per centrare il tema, i due avrebbero dovuto sapere reciprocamente di amarsi, anche senza una dichiarazione esplicita.
Per quanto riguarda l’impedimento, esso è presente nell’introspezione di SangWoo, coinvolgendo di fatto l’aspetto economico, la visione sociale rispetto alla loro possibile relazione, oltre che la sua prospettiva di vedere l’amore come debolezza.

Totale: 36/42

Recensore Veterano
09/02/22, ore 00:42

Ciao cara, 
sto passando a leggere le storie che partecipano al contest di Martina, ed eccomi qua.
Ti premetto di non aver mai visto "Squid game", ma ciò non mi ha impedito di apprezzare la tua shot, soprattutto il personaggio di Sang-woo (spero di averlo scritto bene), così cinico e spietato da farmi letteralmente venire i brividi, quasi quanto, invece, Gi-hun mi fa tenerezza.
E quel "Niente. Lasca stare" del finale che racchiude tutte le forme di un'ossessione d'amore impossbile.
Bella storia, complimenti, e in bocca al lupo per il contest.
Rita

Recensore Junior
18/01/22, ore 21:26

Una gran bell'analisi di questo complesso personaggio, con i suoi tormenti interiori, la coerenza studiata nei comportamenti e il percorso di deumanizzazione che affronta. Complimenti davvero.

Recensore Veterano
27/11/21, ore 19:09

Ancora in crisi mistica per la fine della serie sono contentissima di trovare questa OS sul tuo profilo *.*
Credo tu abbia fatto un'analisi eccezionale di Sang-woo: la sua convinzione che sia la legge del più forte a controllare tutto, che non ci siano mezze misure, "vivo o morto" come hai scritto tu (il che spiegherebbe anche le sua condotta nel campo degli affari, o tutto o nulla).
E ci sta anche del tutto che una persona come Gi- hun sia altamente destabilizzante per lui, sfugge del tutto dalla sua comprensione. Sentimenti romantici a parte, credo che effettivamente questo suo modo di vederlo sia del tutto fedele al canon.
Beh, a rischio di essere banale e reclutatore a parte, Gi-Hun rimane il mio personaggio preferito della serie, amo il suo essere "tripudio di sciocco candore e buoni sentimenti"!!! <3 Come potrei biasimare Sang-woo se effettivamente provasse qualcosa...
Devo anche dire che ho apprezzato il momento che hai scelto per ambientare la sua OS, sopratutto perché ti ha permesso di tirare fuori quelle battute finali che mi hanno emozionata tantissimo.
Come sempre mi hai colpita e affondata, bravissima :*

Cedro

Recensore Junior
24/11/21, ore 02:21

Ciao, sono sempre io, la tipa del Giardino di Efp a cui avevi recensito 'Lizzie' – ennesimo regalo graditissimo dalla sottoscritta, per cui, avendo finalmente trovato un minuto libero, eccomi qui a ricambiare il favore. Che poi, in questo caso, 'favore' è una parola brutta. Stavo scrollando la lista di fandom in cui scrivi e ho scoperto per caso che avevi scritto pure su Squid Game, serie che ho sbranato nel giro di due giorni. Puoi quindi immaginare il piacere che ho avuto leggendola, e lo dico anche a costo di apparire ripetitiva.

Ma iniziamo subito. Innanzitutto non mi aspettavo il punto di vista da uno dei personaggi più disprezzati dall'intero pubblico. Sang-woo, ammetto, non mi ha comunicato molto subito. E' un profilo che si deve scoprire lentamente, puntata dopo puntata, in modo delicato. E anche così molte cose non sono state dette, quindi lasciate all'interpretazione personale. Tu lo hai 'addolcito', lo hai ammorbidito: se nella serie era davvero una persona spietata, o almeno lo era almeno in apparenza (anche nel suo intimo), qui si rivela essere un po' più umano, e questa è una cosa che gradisco molto nelle rappresentazioni personali. L'umanizzazione del cattivo, il renderlo meno 'mostro', in una parola capirlo.
E di motivazioni di essere così ne ha, e pure tante. Innanzitutto l'essere stato plagiato da una società che sta perdendo tutto ciò che c'è di umano, che si sta industrializzando a livelli che le serie distopiche spostati proprio, l'essere cresciuto in un ambiente deteriorato di variabili affettive e, appunto, umane – mi sto rendendo conto che non esiste una parola migliore per descrivere questo sentimento: è normale che lui sia il prodotto di un paese simile, freddo e calcolatore. E nonostante tutto perde tutto, il genio, come hai scritto tu, viene privato del suo piedistallo e posto allo stesso piano della mediocrità (il vecchio e l'immigrato). Da questo punto di vista mi ha ricordato, ammetto, Light Yagami di Death Note (paragone azzardato?).
E passiamo al secondo punto focale della trama, il suo rapporto ossessivo (amore è una parola grossa, per citare qualcuno!) con Gi-hun. Inizio col dire che hai descritto questa variabile in modo egregio. Un idiota, un buffone, uno che sostanzialmente si vende per denaro ma che poi si dimostra essere il più buono, umano e determinato di tutt. E' ironico che ci sia quest'attrazione verso qualcosa o qualcuno che non si potrà mai avere, per una ragione o per un'altra, e la cosa più ironica è scoprire di avere qualcosa di più importante, per cui vale la pena lottare, della vita. Come hai detto tu, il proprio cuore, che lui decide di sacrificare in favore della fredda logica. Che dire Sang-woo, alla fine la scelta che hai fatto è stata quella sbagliata. Bum.
Non ho trovato errori, né di battitura né di lessico né di ortografia, la lettura scorre molto veloce e senza intoppi, lo stile è fluido ma senza risultare banale. I miei complimenti.
A presto,

Made of Snow and Dreams.

Recensore Master
23/11/21, ore 18:34

Ciaooo stellina! Dopo giorni e giorni di semi coma, finalmente ho riacquistato un po' le forze e sono riuscita a mettermi al PC per gustarmi questa bellissima OS! Da quando l’hai messa su Facebook, la mia curiosità è stata incredibile: anche io ho divorato e amato Squid Game, spasimando ad ogni puntata per la sorte dei protagonisti, per cui la prospettiva di leggere una fanfiction su di loro mi ha acceso come una lampadina!
Partiamo da un presupposto: io ho un rapporto di amore e odio verso Sang-Woo. Amo la sua intelligenza, capisco la sua freddezza, ma lo stesso non riesco a perdonargli alcuni gesti, quel suo egoismo che – ammettiamolo- alla fine rappresenta un po' come probabilmente ci saremmo comportati tutti noi in una situazione del genere. La rappresentazione che ne fai, rispetto soprattutto al suo rapporto con Gi-hun, è pazzesca! Pazzesca perché perfettamente centrata sul personaggio, vestita su di lui come una seconda pelle, portando noi lettori nel suo punto di vista, ma mantenendo anche una vena un po' amara che ci ricorda sempre quale personaggio controverso egli sia.
Sang-Woo ha passato la vita a cercare di seguire la testa, la logica, a ripudiare la debolezza propria e altrui e ad analizzare il mondo che lo circonda. Ma la verità è che ogni tanto il suo cuore prende il sopravvento, soprattutto quando Gi-hun gli è vicino. Gi-hun che è il suo opposto in ogni cosa, un ragazzo semplice, buono, talmente ingenuo da risultare un po' tonto, che non fa altro che idealizzarlo fidandosi di lui ciecamente, senza vedere il marcio che nasconde dentro.
Forse è proprio per questo motivo che Sang-Woo lo ama. Il problema è che l’amore è controproducente già nel mondo reale, figurarsi in un gioco al massacro come Squid Game dove solo uno di loro sarà il vincitore, per cui a San-Woo non rimane altro se non fare di nuovo affidamento sul suo cervello, mettere in un atto una strategia per allontanarlo da sé come può.
Nella scena dei dolcetti con le formine, in quell’attimo in cui Sang-Woo esita, si nasconde proprio questa sua battaglia tra cuore e testa. E sebbene sappiamo come poi sia andata a finire, la scena non smette di spezzarci il cuore! <3
Una OS davvero stupenda tesoro, complimenti, è stato un piacere leggerla!
A presto, Vio :)

Recensore Veterano
23/11/21, ore 15:29

ciao :3 eccomi qui!
Allora in anzi tutto ti faccio i miei più sinceri complimenti per il tuo stile di scrittura, mi piace da impazzire: forbito ma non pesante, risulta scorrevole e arriva dritto al lettore. Devo essere onesta, mi hai fatto venire i brividi perché MIO DIO è proprio lui. Questa one shot è super IC e penso sia difficilissimo con questo personaggio. Tutti (e anche io lo ammetto) lo vediamo solo come uno str*nzo, ma questa storia mi ha aperto un mondo! devo dire che hai fatto pienamente centro. La storia del professore l'ho trovata una bella aggiunta e anche la storia di amore/ossessione. Io che sono una yaoi/gay dipendente non ci avevo minimamente pensato, mi hai lasciato di stucco perché - di nuovo - calza a pennello ! Io veramente sono senza parole :D
e ora per colpa tua mi partiranno i peggio film mentali... c'è da dire, che Gi-hun a me piace tantissimo, quindi come potrebbe non piacere anche a lui? e poi la parte finale...col bambino, mi ha stretto il cuore. sono sicura che se Sang-woo lo avesse visto gli avrebbe dato prima dell'idiota e poi lo avrebbe amato ancora di più.
è stata una bellissima scoperta, sei stata capace di portami nel fandom di squid game che fin ora ho evitato come la peste perché mi ha ansieggiato da morire XD
Trovo che il titolo e la sua spiegazione siano veramente azzeccati. se ripenso al finale di squid game non so come sentirmi, ma forse il bello di Gi-hun è proprio che per lui, tutto diventa personale e forse per questo si è salvato :)
mi piace pensare che la gentilezza possa vincere su un mondo di "niente di personale"
ancora complimenti
alla prossima <3
Mad

Recensore Veterano
22/11/21, ore 11:55

Cara Beninna come sempre riesci a stupirmi e a creare qualcosa di stupendo independentemente dal fandom in cui decidi di scrivere <3
Si da poi il caso che io abbia adorato Squid Game, e che l'amicizia tra Gi-hun (che adoro) e Sangwoo (che ho un po' odiato in alcune parti per la logica e i valori a cui si appiglia, e che tu hai saputo rendere benissimo) sia stata una delle parti di questa serie che più mi ha affascinata proprio per il fatto che questi due personaggi siano tanto agli antipodi l'uno dall'altro.
Non avrei mai pensato di trovare ff su di loror e per questo quando ho visto questa fanfic sono rimasta piacevolmente colpita e incuriosita <3
Adoro l'approcio introspettivo che hai adottato con Sangwoo, studiandolo e analizzandone la natura, nonché i valori che lo smuovono e lo guidano, e anche la parentesi universitaria da te inserita risulta credibile e aiuta a comprendere ancora di più a mettere a fuoco questo personaggio. 
E come scena finale trovo sia stato super azzecato scegliere proprio QUEL momento, proprio IL momento dove secondo me Sangwoo mette definitivamente da parte ogni possibile sentimento per Gi-hun e decide di seguire il proprio istinto di sopravvivenza! 
Complimenti per questa chicca unica! :D
Un abbraccio e a presto! <3
Mel
 

Recensore Master
21/11/21, ore 17:41

Eh niente cara, li si shippa tantissimo e sono felice di aver letto una storia su Squid Game, tua poi...Ancora meglio.
Sono contenta che tu abbia scelto Sang-woo, perché alla fine, per quanto possa risultare simpatico o meno (io ad una certa non ce l'ho più fatta a reggerlo perdonami xD), resta uno dei personaggi più interessanti secondo me da affrontare, e qui come sempre hai fatto un meraviglioso lavoro su di lui. Hai esplorato bene i suoi pensieri, un personaggio in apparenza perfetto, senza ammaccature, l'esempio lampante della società, uno rigido, che deve mantenere il controllo e usare il cervello, senza lasciarsi trasportare dai sentimenti. Una persona che sa che per sopravvivere, deve essere spietato, perché il gioco non perdona e per quanto tu possa essere affezionato a qualcuno, capisce fin da subito che solo uno potrà uscirne vittorioso. Una visione molto amara, ma tanto realistica e secondo me sei riuscita a far trasparire molto bene il suo pensiero.
Il rapporto con Gi-hun lascia quella nota amara, si capisce che gli vuole bene, ma in una situazione del genere ha dovuto giustamente mettere da parte il cuore e lasciar spazio alla ragione, alla sopravvivenza, ad una possibilità che, anche se piccola, in quel momento era l'unica.
Mi è piaciuto moltissimo questo racconto dal punto di vista di Sang-woo, capire cosa pensa realmente di Gi-hun, una persona così diversa da lui, un amico di infanzia, anche lui caduto vittima di quella vita, seppur in modo diverso. In ogni opera che fai, riesci sempre a far esprimere il personaggio magnificamente, qui traspariscono i sentimenti che Sang-woo prova per il suo amico, a quella piccola speranza di non vederlo rientrare nel gioco, perché avrebbe significato vederlo morire, perderlo per davvero. Oppure, come ha esternato poco dopo, non voleva illudersi all'idea di un ipotetico futuro insieme, gioco o meno.
La prova delle formine (che detta così sembrano le formine della spiaggia ma vabbeh) è stata la parte che ho apprezzato di più: Il ragionamento di Sang-woo, la consapevolezza che, nonostante sia in effetti unito ad una squadra, sta per certo che quel giorno, qualcuno tra di loro sarebbe potuto morire, e in fondo sperava che quello non fosse proprio Gi-hun. Giustificandosi col fatto che magari gli sarebbe andata bene, le altre forme dopotutto erano più semplici, come il cerchio o anche la stella alla fine, ma a Gi-hun è toccato l'ombrello.
E li si apre quella fitta al petto per Sang-woo, è sconvolto, amareggiato, ma in fondo lo sapeva. Sapeva che sarebbe finita così, se non in questa prova, quella successiva o quella dopo ancora. Prima o poi lo avrebbe visto morire o, nella peggiore delle ipotesi, lo avrebbe dovuto uccidere lui.
E' stato solo un attimo, un piccolo ripensamento che gli ha fatto quasi dimenticare per un secondo il contesto di quel "gioco". Per un breve istante si è lasciato trasportare dai sentimenti.
Sang-woo è ben consapevole che, per quanto possa tenere a quella persona, per quanto volesse lasciar spazio al suo cuore, deve fare ciò che è giusto per uscirne vivo.
Che dire, bellissimo! Un bellissimo miscuglio di emozioni, capaci di farti apprezzare appieno questo personaggio.
Brava Benni, come sempre ❤
E' un piacere tornare ogni volta a leggere le tue storie.

Recensore Master
17/11/21, ore 20:06

Ciao,
non sono riuscita a seguire Sqeed game perché mi angosciava abbastanza, caso vuole però che abbia visto proprio la puntata a cui si ispira questa FF per intero. Come sempre la tua capacità di analisi psicologica dei personaggi genera sempre racconti interessanti. Mi è piaciuto molto come sei riuscita a farci entrare nella mente di Sang-woo analizzando il suo punto di vista sull'amicizia/attrazione per il suo amico d'infanzia così diverso da lui e in teoria destinato al fallimento molto più di Sang-woo, che sarebbe dovuto essere un vincente. Ovviamente una persona con un modo di affrontare la vita come Sang-woo difficilmente può accettare di vivere una storia d'amore, l'amore infatti richiede la capacità di non ragionare in modo esclusivamente binario e questo è inaccettabile per Sang-woo e per il suo modo cinico di intendere la vita. Per cui era inevitabile che non avrebbe dato una possibilità al suo sentimento. Alla fine quel "lascia stare" riassume il senso e il motivo della storia di amore non vissuta.
Complimenti come sempre! ❤️
AlbAM

Recensore Master
17/11/21, ore 16:13

Ciao! ♥ Eccomi qui per la bellissima iniziativa "Ti dedico una recensione" del Giardino, ho deciso di passare da te perché ho visto che hai scritto una one-shot su una delle serie tv più interessanti di quest'ultimo periodo e che io personalmente ho apprezzato tantissimo, quindi ho deciso di cogliere l'occasione. 
Che dire? mi è piaciuto un sacco questo racconto, hai fatto un ottimo lavoro: ho riconosciuto subito il momento che hai descritto, e trovo credibile l'introspezione che hai dato al personaggio di Sang-woo, spietato e complesso quanto realistico e umano. E come dici tu, il suo agire è dovuto a un istinto di sopravvivenza, ha compreso sin da subito che il gioco avrebbe portato alla vittoria di una persona sola, e la descrizione dei suoi sentimenti (mai confessati) a Gi-hun mi ha un po' spezzato il cuore, perché nella serie era chiaro che un fondo di bene c'era da parte di Sang-woo. Ha semplicemente deciso di non mettere il suo cuore al primo posto ed è più che comprensibile, in questo caso. 
Mi è piaciuto come hai raccontato le diversità caratteriali tra i due amici d'infanzia, e di come Sang-woo abbia desiderato fino alla fine che Gi-hun non accettasse di rientrare nel gioco, pur di rivederlo in un ipotetico futuro insieme. Hai uno stile scorrevole e facile da seguire, ma non manca d'intensità e di carattere, mi piace. Non posso che farti i complimenti, alla prossima!

Shakana

Recensore Master
16/11/21, ore 20:11

E finalmente sono qui!
Mi era mancato ribearmi delle tue righe che sono nient'altro che il riflesso non solo della tua bravura, indiscussa e provata più e più volte, e lasciami dire anche rara, ma anche il riflesso della tua anima, della tua capacità di immedesimarti in TUTTO cogliendo il minimo particolare anche delle menti più complesse, e anche se il tuo personaggio qui dimostra tutt'altro che empatia, tu ne hai una vagonata, per questo adoro leggerti. Mi fai volare ogni santa volta.
Ad ogni modo, le righe iniziali mi hanno molto commossa. Sono le esatte parole del mio professore universitario (insegnante della materia di indirizzo vero e proprio), e mi sono ritrovata esattamente nella mia aula con i suoi occhi severi ma profondamente VERI, nel mentre ci inculcava questa cosa. Infatti, ho avuto un brivido.
Il nostro protagonista, nell'essere calcolatore è quasi esattamente come me, quasi perché purtroppo non ho ancora imparato l'arte del 'fregatene e piglia', sono ancora troppo più come l'autrice di questa storia, un'anima (non paragonabile a te che sei una fata, ma) ugualmente buona a modo proprio xD
'Gi-hun era una variabile impazzita', non sai quanto trovo bella e profonda questa frase. Credo tu abbia descritto nella maniera migliore questo personaggio, che credo abbia fatto piangere te come ha fatto cn me, in linea generale Benni mia, non c'è altra persona a cui io affiderei TUTTI i personaggi del mondo, convinta al 100% che siano esattamente loro dalla tua penna. Trovo soave le parole che usi, i concetti, queste descrizioni magiche, così crude e dolci allo stesso tempo, chiunque s'innamorerebbe di loro ancor prima di vedere la serie attraverso questa perla di cui ci hai fatto regalo. E' bella l'immagine della resa dei conti con una realtà che deve restare occulta perfino al suo possessore, ma che prima o poi viene a bussare alla porta e manda in panne il cuore e il cervello di questo freddo uomo, che nel suo profondo lo è perché se lo è costruito.
Hai reso perfettamente il momento di panico misto a sorpresa sul volto del personaggio quando nel gioco, il suo ex amico di infanzia ha scelto quello che lui ha capito essere l'ostacolo che avrebbe fatto più morti, ed è brutto quando al cuore devi comandare per forza, dirti che è meglio così, meglio prima che dopo, come morire di una malattia logorante prima che le metastasi uccidano ogni distretto dell'organismo. Penso che questo ed i continui riferimenti alla voce dell'amore e alla loro amicizia mi abbiano uccisa, ma dopotutto, cosa mi aspetto da te se non arte?

Recensore Master
13/11/21, ore 11:50

Ciao Leila **
Io dovrei essere già contenta a priori perché qualcuno che conosco ha scritto una fanfiction su un drama coreano, cosa che mai avrei pensato perché a livello di fandom, i K-Drama qui in Italia non è che sia attivissimo (per quanto riguarda le fanfiction almeno), poi si parla di Sang-woo e Gi-hun e voglio dire, cosa volere di più? Tra l'altro direi che per la tematica del contest, chi meglio di loro? Intanto devo dire che i personaggi sono molto IC e che ho adorato come hai reso Gi-hun (per quanto nella serie molto spesso lo odiavo, ma quell'odio un po' misto ad amore). La loro relazione risulta tragica sin dall'inizio proprio perché sappiamo bene come andrà a finire e questo da un po' di amarezza perché naturalmente (almeno io sono portata a pensare) chissà cosa sarebbe successo se...?
Sono due personaggi molto diversi ed è curioso vedere come si scontrano, si parlano, ragionano.. So che di solito non è il genere di storia che scrivi, ma a me è piaciuta molto, è venuta davvero buona.
In bocca al lupo per il contest, baci :*

Nao

Recensore Junior
12/11/21, ore 21:37

Ave! Io di serie TV ne guardo molte poche: quest'anno il conteggio è fermo a tre, tutte serie da una stagione sola. Sono quel tipo di persona che decide quali guardare in base al numero di episodi prima ancora che al genere alla trama che può incontrare o meno i miei gusti... comunque, ho visto Squid Game. Devo confessare di non averlo trovato meritevole dell'hype che ha riscosso a livello globale, pur avendolo visto prima che la sua popolarità decollasse, ma lo splatter è sempre gradito e ci sono comunque stati un paio di personaggi che si sono distinti dagli altri per il loro spessore. Uno di questi è proprio Sang-woo (grazie per avermi ricordato il suo nome).
La tua interpretazione della sua psiche è coerente con quanto si intuisce nella serie: Sang-woo è il frutto perfetto e senza ammaccature di una società tutta spigoli e niente curve, dove la ragione prevarica sul sentimento e la necessità di mantenere l'ordine pubblico è la scusa perfetta per soffocare qualsiasi slancio creativo dell'essere umano dietro a una maschera di conformismo. All'inizio pensavo avresti dedicato maggiore spazio ad Ali, perché è nella sfida con lui che Sang-woo scopre davvero le sue carte davanti allo spettatore, dimostrandosi pronto a trarsi fuori vivo dai giochi con ogni mezzo, a qualunque costo, calpestando qualsiasi ostacolo della morale. Invece alla fine ho apprezzato molto di più la tua scelta, perché la vera nemesi di Sang-woo non è un povero ragazzo immigrato e sfruttato da un datore senza scrupoli ma Gi-hun, l'amico d'infanzia, perché questi due hanno caratteri diametralmente opposti.
Sang-woo è fin troppo cosciente e rigido nei freddi ragionamenti che stanno dietro a ogni sua scelta - o questo o quello, bianco o nero, senza alternative in mezzo - e prende la competizione sul serio, molto più sul serio di quanto non faccia Gi-hun, che torna nella mischia unicamente per fuggire dallo sguardo di rimprovero della madre e da quello più mite della figlia, che è ancora peggiore perché gli suscita vergogna. Gi-hun che urla contro a Sang-woo nella sfida finale, ma che manca di quel briciolo di autoanalisi per ammettere a se stesso di essere una persona altrettanto meschina di quella a qui sta versando critiche addosso. Il denaro per il compleanno della figlia non si è smaterializzato da solo e se il vecchio fosse stato davvero instupidito dall'età ora anche lui avrebbe una morte sulla coscienza. D'altronde la natura fondamentalmente individualista dell'animo umano emerge nelle situazioni estreme, per cui sono davvero pochi quelli che si immolano per gli altri e possono fregiarsi del titolo di anima pura. Sono pochi sostanzialmente perché, pesci gentili in una vasca di squali, sono quelli con meno possibilità di sopravvivenza. Se Gi-hun si trascina in finale è soprattutto grazie a un discreto Fattore Culo e a chi gli tende a sorpresa la mano - tipo Ali, che lo abbranca per la felpa e lo salva dalle attenzioni della bambola.
Sang-woo invece ne ha da vendere, di istinto di sopravvivenza, ma c'è un però. Quel però grosso come una casa che lo fa esitare davanti alle porte contrassegnate dai simboli caratteristici delle caramelle dalgona (se mai visiterò la Corea del Sud, io giuro, giuro che ne comprerò una dal primo chioschetto di cibo di strada che incrocio) e che gli fa sperare, quasi, di non essere lui la mano che spingerà Gi-hun nel vuoto del burrone. Eppure è come se il suo silenzio, quel suo "Lascia stare" ne incoraggiasse la caduta, perché chi tace acconsente. Alla fine Gi-hun è l'eroe, il vincitore, l'ultimo sopravvissuto... solo perché l'amico d'infanzia decide, nelle ultime battute, di compiere la prima scelta grigia della sua vita. In un certo senso le parole del professore - ottima aggiunta da parte tua - suonano profetiche: la prima decisione dettata dal cuore è davvero quella che lo ha fottuto. Mi è piaciuto molto questo scorcio e ti chiedo venia se stavolta mi sono lasciata prendere dai voli pindarici, noto di essermi allungata un po' troppo. 😅
Alla prossima,
Lucia

"[...] con un vecchio le cui possibilità di sopravvivere a quel massacro erano inferiori allo zero."
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