Ciao cara,
ma io mi sono accorta che non avevo recensito questo capitolo! Forse ti ho commentato qualcosa su Facebook, forse ti ho detto "dopo passo" e poi mi sono dimenticata. Comunque, rimedio subito per dirti che adoro l'atmosfera che hai saputo creare e lo spaccato intimista su Pansy che si trova a dover fare i conti con la propria invidia e le illusioni cadute. E mi si stringe il cuore per il povero Theodore, ridotto a comparsa e accompagnatore di una ragazza che sta lì per giocare un'altra partita. Il momento in cui guarda Scorpius, quei sentimenti contrastanti tra l'amarlo perché è un Malfoy e il pensiero "potevo essere io la madre di quel bambino, dovevo essere io la madre di quel bambino" è straziante. La cosa più straziante di tutte, però, è l'incuranza di Draco e il suo non accorgersi di nulla. Dà Pansy per scontata, non la vede, o meglio non vede altro che la sua compagna di scuola, ignora completamente quel groviglio di sentimenti e il tormento di quella ragazza. Eppure gli altri lo notano. Lo nota Astoria che rivendica il suo ruolo di madre ed è bellissimo e sottilissimo la lotta di potere tra le due, dove Astoria occupa ogni posto libero e Pansy è costretta a ritrarsi. Le carezze sulla guanciotta di Scorpius sono indicative di tutto, quel sottolineare che lei è la madre e la moglie è il rivendicare un ruolo che non sarà mai di Pansy.
E vedere Draco inconsapevole o forse è solo un sadico indifferente alle sofferenze di Pansy, o financo è divertito dal vedere queste due donne - la prescelta e la rifiutata - che nonostante tutto lottano per un po' di splendore riflesso.
Il titolo richiama il modo di dire della nonna ed è interessante e sono curiosa di sapere come evolverà la vicenda perché insomma, ho letto il capitolo 2 ma io ne voglio molto di più! Mi stai cuocendo a fuoco lento!
Ti mando un abbraccio.
Sev