Ciao Selly :)
è con un ritardo vergognoso che passo a recensire questa storia, che avevo in lista da, beh, decisamente un bel po' ^^.
Ammetto che Sansa l'ho sempre shippata unicamente con Sandor, ma anche con Tyrion non mi è mai dispiaciuta, perché sono entrambi fra i miei personaggi preferiti (lui in particolare fino alla fine della quarta stagione, poi ho l'impressione cali parecchio :/)
Anyway, la scelta di farli nascondere insieme nelle cripte degli Stark aveva decisamente smosso qualcosa nella mia anima da shipper, e l'interesse si era parecchio risvegliato in quel momento, nonostante alla fine non sia successo nulla fra loro (e con il pericolo che stavano correndo ci mancherebbe anche ahahah.)
Mi piace pensare però che i pensieri di Tyrion siano un po' quelli che hai descritto tu, e che magari con il tempo, dopo il finale della serie, abbiano deciso di riavvicinarsi e ripartire da qui ♥
Grazie per la bella lettura ♥

Leila

Gentile Sellyluna, è la prima volta che leggo un tuo componimento e devo dire di aver apprezzato il taglio delicato e intenso che sei riuscita a dare agli ultimi momenti di Tyrion, il quale ha vicino Sansa e ripensa con dolore alla sua vita e a tutto ciò che è stato, a ciò che per lei non è riuscito a fare, pur cercando di salvaguardarla dalla sua tremenda famiglia. Prima aveva il ricordo di lei, la sua sposa bambina, imposta, ma verso la quale ha sempre avuto un senso di massimo rispetto per tutto ciò che aveva dovuto patire nella sua breve vita, resa indimenticabile da quanto le era stato comminato proprio alla corte di Approdo del Re ad opera dei suoi famigliari. Ma lei ha sempre contrapposto la sua cortesia alle angherie di cui veniva fatta oggetto, essendo la sua unica arma di difesa, ma quella stessa arma ora l’ha fatta diventare la splendida donna che è, capace di governare nelle fredde terre del Nord imponendosi su molti uomini, forte delle esperienze vissute.
In questi ultimi momenti che lo separano dalla morte, Tyrion pensa che il suo senso di protezione fosse solo senso di colpa per ciò che Sansa aveva dovuto sopportare. E lo aveva fatto talmente bene che ora lei era lì vicino a lui, e pensando al padre di Sansa, Eddard Stark, ragiona quanto sarebbe stato fiero di aver cresciuto una figlia come lei. In lei non dominava quel senso di odio, di disprezzo che avrebbe potuto aspettarsi essendo lui un Lannister, quindi il nemico, bensì tutto si sostituiva a una percezione di calore e di vicinanza. Quelle stesse percezioni che Tyrion ha nel sogno, il quale lo accompagna dolcemente fra le braccia della morte, con nel cuore e nella mente i suoni di voci allegre, la risata argentina di Sansa e i suoi capelli di fuoco adagiati sul cuscino e che gli davano il buongiorno ogni mattina. Solo con questi pensieri Tyrion può lasciare questo mondo, con la sensazione di esser stato utile almeno in qualcosa.
Complimenti e un saluto.