Ciao! Era da tanto che volevo rileggere con calma e recensire questa storia.
Allora, cominciamo con il personaggio di Hanji. Hai reso alla perfezione il suo carattere estremamente curioso e un po' buffo, ma anche il suo lato più emotivo e vulnerabile. Ho adorato la frase: "Quel tipo di curiosità di chi vorrebbe aprirti il petto per contare il tuo numero di costole." La reazione di iniziale insofferenza di Levi nei suoi confronti è molto divertente, così come le sue considerazioni circa la necessità che qualcuno impedisca ad Hanji di farsi ammazzare a ogni missione! Mi sembra plausibile che la trovi "Talmente irritante che era passata per la mente di Levi l'idea di farla fuori insieme ad Erwin. Così. Solo per soddisfazione personale." e che al tempo stesso senta il dovere di proteggerla. Che per Levi Erwin abbia "sempre ragione" è un ritornello efficace e con una bella carica emotiva, che non ha nulla da invidiare da quello che dà il titolo alla storia. Ho apprezzato anche i rapporti accennati fra Hanji ed Erwin (Wow! Mai trovato da nessun'altra parte) e tra Levi e Petra: aggiungono spessore alla storia e all'interiorità dei personaggi. Infine, che bella la reazione di Hanji alla sua nomina a comandante: tutta la parte che segue mi è sembrata intensa e credibile, cosa non facile, con dei personaggi di cui nell'opera originale non ci viene mai mostrata l'intimità. Non avevo mai letto una Levihan così accurata nel rispettare il canon e la caratterizzazione dei personaggi. Grazie per averla scritta! :) |