Ciao, mia cara!
Scusa per il ritardo, so che è notevole, ma che tu ci creda oppure no desideravo davvero da tanto tornare sul tuo profilo e dalle tue storie. ♡
Il tuo delicatissimo modo di toccare temi profondi è grande fonte di ispirazione per me, così ero entusiasta di conoscere i tuoi Bill e Fleur. Ho apprezzato tanto che la voce narrante fosse identificata in Bill, ci hai mostrato attraverso di lui l'empatia con cui riconosce in Fleur sentimenti familiari. Non si parla mai abbastanza di lui, della sua maturazione e di quel senso di responsabilità che lo insegue ovunque vada. Lui è il primogenito, la guida che affianca Arthur. In questo momento sa che il padre non sta bene, in cuor suo sente di dover essere altrove, accanto alla sua famiglia priva di guida e conforto in ore drammatiche. Lui per primo sente la mancanza della sua guida, non sa come comportarsi. A mio parere, hai scelto di raccontarci un momento emblematico della sua vita; affronta una scelta, non necessariamente egoista, ma che lo apre al futuro che lo attende, gli fa muovere i primi passi fuori dalla Tana. Ho trovato sparsi per tutto il racconto dettagli che mi hanno fatto pensare fosse questa la direzione verso cui desideravi andare. Non porta Fleur alla Tana (e non credo c'entri la paura che lei possa non essere accettata in famiglia), sente già la ragazza come una "casa da abitare", una famiglia propria da costruire.
Ho trovato molto originale l'idea del fuso orario tra Londra e Parigi. Sottolinea quanto i loro mondi siano lontani, ma allo stesso tempo vicini, una vicinanza cercata dalla stessa Fleur, una prova indiscussa di quanto il sentimento sia reciproco. Fleur è arrivata ad una definitiva conclusione: casa è anche dove si trova Bill. Il tema degli affetti in senso ampio ricorre in questa storia.
Ci hai dato l'idea di pregressi d'affetto tra loro prima di questo Capodanno, segni che fanno presagire quanto la chimica fosse già nell'aria. Loro diventano un punto di luce nella neve, nell'oscurità di quei giorni, tra gli antipatici goblin.
Le tue storie sono un susseguirsi di suggestioni. Qui dentro c'è tanto sulla nascita del loro amore, è un sentimento coltivato ma non ancora esploso, i fuochi d'artificio sono segno di un buon presagio; è significativo il fatto che li crei proprio lui, che getti questo buon auspicio sul loro futuro.
È stata un'unione tra passato e futuro, un intermezzo che è riuscito ad alleviare la sofferenza presente e un presagio di tutto ciò che attenderà loro in quella guerra.
Mi ha emozionata, non è stato un semplice primo bacio, uno di tanti, racchiude tanto altro, qualcosa che hai costruito dalla prima parola di questa storia.
Scusami, sono reduce dalla Reunion e forse sono troppo emotiva, ma questa storia trovo sia un esempio perfetto di racconto che nella sua disarmante semplicità racchiude pensieri, sentimenti e vite, dei protagonisti e di chi sta loro intorno.
Mi trovo sempre a ringraziarti e sono scellerata per non riuscire a leggerti di più, mi farei solo del bene.
Ti auguro un anno splendente sotto ogni aspetto e mi auguro porti a me molte più energie da spendere nella lettura. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |