Recensioni per
Along the Death
di Elgas

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/06/22, ore 10:56
Cap. 1:

Ciao (:
Di Jhin avevo letto già nella scorsa OS, quindi è stato più che bello ritrovarlo qui in veste di protagonista. Non so se lo avevo detto, ma si poteva intuire, non conosco LOL, quindi per me è tutto nuovo. Jhin, che avevo già apprezzato, qui lo trovo ulteriormente approfondito: gli viene affidata una missione importante, niente di meno deve uccidere una persona, nonché Akshan. Un'altra cosa, molto suggestivo il paesaggio di morte e distruzione che Jhin si ritrova ad osservare (e noi con lui inevitabilmente). E a proposito di Akshan, per quello che ho potuto leggere di lui in questo capitolo mi piace, per certi versi anche più di Jhin. Poi non so, ho percepito una tensione strana tra i due, sicuramente Jhin mostra un certo interesse, tipo quando dice "quest'uomo profuma di morte". Adoro, Jhin ha delle uscite interessanti, devo dire che esercita un certo carisma. Ad Akshan non è andata bene alla fien contro di lui, anzi, si ritrova bloccato per il dolore, costretto a tacere, però almeno non è stato ammazzato. Sicuramente sarà interessate capire come le cose si evolveranno tra i due visto tutto il contesto e visto ciò che rappresentano (inutile dire che già mi è partita la ship potente). Come primo capitolo mi ha intrattenuta molto, anche perché di cose ne succedono eccome, sono curiosa di conoscere meglio questi due personaggi soprattutto, ma anche il mondo in cui si muovono. Si vede che ci sarà tanto angst e dolore, l'ho percepito sin dalle prime righe (e questo mi piace). È stato un piacere leggerti, ci sentiamo presto :*

Nao

Recensore Master
04/06/22, ore 19:00
Cap. 2:

Ciao, eccomi di nuovo su questa storia che devo dire mi ha appassionata subito, forse perché è incentrata su questa "strana coppia" di cui ho letto un po' i caratteri per conoscerli meglio e mi sembra molto intrigante, tra l'altro mi piace anche il fatto che Jhin abbia dieci anni più di Akshan, si capisce già dal loro modo di fare che l'uomo è molto più maturo e scafato del giovane, ma potrebbe anche essere dovuto solo ad esperienze di vita diverse, invece la differenza abbastanza marcata è una cosa che mi piace molto!
Insomma, dopo essere scappati da Shurima Jhin si è occupato di Akshan ferito, lo ha curato, si è addirittura messo a cucinare per lui e Akshan non riesce proprio a capire quest'uomo che lo turba, lo inquieta ma lo attrae anche (mi è piaciuto moltissimo il particolare del suo viso libero dalla maschera, purtroppo io non ho trovato immagini di Jhin senza la maschera ed è interessante che Akshan lo trovi affascinante...). Il giovane si rende conto di interessarsi fin troppo a Jhin e allora cambia argomento, vuole parlare del compenso fissato per ucciderlo tanto per ristabilire le distanze, gli dice che tanto non sarebbe mai stato pagato... Però gli dice anche che gli deve la vita e pensa che dovrà ripagare ciò che Jhin ha fatto per lui.
E il mattino dopo Akshan sta di nuovo bene, la gamba è guarita e ancora una volta è Jhin a pensare alla colazione, in un certo senso si prende cura del giovane e ad Akshan sembra non dispiacere affatto. Poi Jhin chiede ad Akshan maggiori informazioni sull'essere una Sentinella, a me è parso che più che altro volesse provocare Akshan e capire qualcosa in più su di lui, e dal canto suo il giovane da una parte pensa a Jhin come a un assassino senza scrupoli e senza pietà, ma dall'altra pensarlo mentre uccide, addirittura mentre uccide LUI, pare quasi eccitarlo. Oh sì, si sente davvero l'elettricità tra questi due e sono molto contenta che ci saranno anche coccole e spero anche qualcosa di più, questi due non ce li vedo ad accontentarsi di sole coccole!
Questa storia è completamente diversa dall'altra, qui è centrata sui due protagonisti e sul loro legame che si fa sempre più stretto in modo molto strano e particolare... e tu sai che io amo tantissimo le ships particolari, inventate, mi hai dato proprio il consiglio giusto indicandomi questa storia!
Alla prossima, spero di tornare molto presto, questi due mi intrigano assai!
Abby

Recensore Junior
04/06/22, ore 01:46
Cap. 1:

Ehi Elgas! Era da un po' che volevo cominciare la tua long e colgo l'occasione per farlo. In più è tempo di cominciare a leggere qualche re-writing della Ruination e dimenticare quella ufficiale, visto che è stata un'esperienza terribile per tutti ( unico punto a favore: Graves Sentinella che è troppo cretino e lo amo in un modo spropositato, spiace ).
Una cosa che ho apprezzato sin da subito di questo primo capitolo è l'attenzione ai dettagli. Runeterra è un mondo molto vasto e ricco, tra le storie ufficiali, gli artwork, le carte di LoR ci si può facilmente perdere, ma una volta padroneggiati i dettagli dei luoghi e dei personaggi, l'effetto immersivo è assicurato; ed è un lavoro che ammiro perché cala la fanfiction nel mondo originale, e tu padroneggi i nomi, le città e i particolari benissimo. 
Jhin è un personaggio complicato, secondo me. Non è uno dei miei campioni preferiti, ma oltre i gusti, personaggi così teatrali se scritti male possono facilmente scadere e diventare caricature di loro stessi, che è quello che incontro di solito se incappo in qualche fanfiction su Jhin. Si vede che è un personaggio che adori, lo gestisci in modo magistrale ( Jhin sarebbe fiero di te, imho ), la passione che hai per questa storia è già evidente al primo capitolo ed è una sua grande qualità. Altre qualità ovviamente sono l'ottima scrittura e stile generale del racconto: sempre molto chiara, fluida, trasmette la personalità del personaggio ( come l'attenzione alla schiava, ad esempio, che è un particolare che mi è piaciuto parecchio ), nulla da aggiungere, davvero. L'unica cosa che mi chiedo è se la formattazione che hai usato è volutamente così "tutta ad un lato", oppure è fatta per essere letta principalmente da telefono; è solo una curiosità, più che altro.
Continuerò presto con il prossimo capitolo!
 

Recensore Master
23/05/22, ore 19:56
Cap. 1:

Ciao! Come mi avevi consigliato sono qui a leggere questa storia e sono molto curiosa, sperando di riuscire a entrare in questo universo anche se non so assolutamente niente del fandom!
Il tuo protagonista, Jhin, è stato a lungo prigioniero e adesso viene mandato a Shurima a incontrare un Khan, in una missione particolare (mi è sembrato di capire che questo Jhin sia una specie di mercenario o sicario). Quello che come sempre mi colpisce, tuttavia, è la tua cura nel presentare i personaggi e nell'approfondirli, non penso assolutamente che il protagonista di un videogioco possa avere simili pensieri e provare queste sensazioni così vivide, è bellissimo come hai descritto il modo in cui Jhin gusta i datteri e assapora la bellezza e i profumi del luogo in cui si trova. Nelle tue storie riesci sempre a dare ai personaggi quella profondità e verosimiglianza che di sicuro non hanno nell'originale e diventano complessi, interessanti e affascinanti. Jhin non approva il modo di vivere dei Signori della Guerra che reggono la società sulla schiavitù e si approfittano dei deboli e poveri, tuttavia in questo caso deve proteggere uno di loro, o almeno così gli è stato ordinato, dall'uomo che li sta uccidendo tutti, un sicario di nome Akshan. In realtà, quando Jhin e Akshan si incontrano, Jhin lascia che il sicario uccida il Khan (mentre libera la schiava Amira, un gesto che fa comprendere che Jhin non è un assassino comune, non colpisce gli innocenti). Poi lo immobilizza e lo porta in fuga con sé, visto che adesso che ha lasciato morire Atem tutti lo cercheranno per ucciderlo. E mi sembra di capire che Jhin provi già un certo interesse per Akshan, il modo in cui lo guarda fa pensare a una forte attrazione.
Spero di non aver scritto sciocchezze, conta che, come ti ho detto, non so niente di questo videogioco e anche le ricerche su Wikipedia non mi hanno aiutata! Magari potrai spiegarmi meglio le cose che non ho molto chiare, tipo se Jhin e Akshan siano davvero dei sicari, se si conoscessero già, perché Jhin era stato imprigionato ecc...
Sono sicura che con le tue spiegazioni entrerò nel vivo della storia come è accaduto con il Cross-Over e che mi appassionerò anche a questa.
A presto!
Abby

Recensore Master
11/04/22, ore 14:56
Cap. 3:

Buongiorno cara, eccomi qui per riprendere la lettura della tua storia. Mamma mia la tensione sessuale che c’è tra questi due è proprio travolgente, e in questo capitolo si inizia ad avvertirla in modo palese. Hanno dei punti in comune – i fiori, i ricordi legati a essi, il disegno – ma sono distantissimi a livello di esperienze, capacità, di carattere e modi di fare. È proprio per questo che li trovo particolarmente interessanti, perché ti vien da pensare che sarebbe difficile vederli assieme e invece secondo me non fanno altro che cercarsi e volersi, tentare di esserci e buttarsi letteralmente uno sull’altro; i respiri, i tremolii, sfioramenti, calore, tutto, persino i corpi vibrano solo all’idea solo che Akshan è decisamente più facile da comprendere nel suo modo di mostrarsi, Jhin è molto più evasivo, buio, più tetro e cinico, eppure ribolle nel sangue e nel desiderio.
I dialoghi che si scambiano sono brevi anche perché da quello che ho capito Jhin è proprio uno che non ama sprecare il fiato, e non ama nemmeno perdere tempo con gente che per lui non è affatto interessante; ciò che li circonda è permeato di desiderio, di una quiete parziale che permette loro di cominciare a mostrarsi, non vedo l’ora di scoprire cosa sarà a scatenare il cedimento di entrambi, perché dai, è palese che aspettano soltanto quel preciso momento per mandare tutto in vacca e buttarsi uno sull’altro mangiandosi letteralmente.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
24/03/22, ore 17:41
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Along the Death non è una semplice fanfiction, è una piccola opera d'arte. Si inserisce all'interno di un'opera già esistente e si confonde con essa come un camaleonte, raccontando ogni evento con la cura necessaria a chiarire dove si trovano i personaggi, quando si svolge il racconto, come avvengono determinate cose, ma mantenendo sempre uno stile essenziale e che mischia gli eventi con il sogno.

I personaggi sono realistici, strutturati partendo dai loro ruoli e sviluppati poi attorno alle loro azioni; in ogni capitolo si scopre qualcosa di nuovo che collega tutto il resto alla perfezione, ma come ogni buon personaggio i protagonisti di questa storia mostrano sentimenti umani, pregi e difetti, spesso non facili da riconoscere, ma sta proprio in questo la bravura dell'autrice perché presentare le qualità di un personaggio non è semplice come "dirlo" e alla fine della storia il lettore ha una rappresentazione perfetta dei protagonisti, che in otto capitoli hanno avuto modo di farsi studiare da ogni angolo possibile.

La storia è breve, si sviluppa con un ritmo rilassato anche quando l'azione è concitata e carica di tensione; i capitoli sono suddivisi secondo un ordine preciso e ognuno racconta un evento particolare che porta un passo più vicino al culmine della storia. Credo che l'essenzialità nel raccontare i fatti sia uno dei punti forti di questa storia.

Da estraneo del fandom di LoL posso dire che non mi sono mai sentito neanche una volta perso di fronte a nomi ed eventi sconosciuti, e quando mi sono ritrovato con dei dubbi Elgas è sempre stata disponibile a rispondere alle mie domande.

Una cosa che ho molto apprezzato, ma che potrebbe anche non essere importante per altri lettori, è stato il trattamento che hanno ricevuto le scene spinte; pur avendo un rating arrancione, e quindi molta libertà a disposizione nelle descrizioni, l'autrice ha comunque voluto raccontare con delicatezza le scene di sesso, senza stravolgere il ritmo della storia o i suoi toni, quasi come a dare un senso di privacy ai personaggi mentre lasciava sbirciare i lettori tra le lenzuola. Da non amante del lime, ho gradito molto questo tocco dell'autrice.

Da notare la cura messa nella presentazione visiva dei capitoli, con un testo curato nei minimi particolari per rendere la lettura più piacevole possibile e rilassante; un viaggio che porta a riflettere e farsi domande profonde sulla vita e sulla morte, sull'amore della famiglia e su quello che può nascere tra due sconosciuti, la bellezza e la giustizia.
Altair13Sirio

Recensore Master
23/03/22, ore 10:56
Cap. 2:

Cara buongiorno, eccomi qui per continuare la lettura della tua ultima storia aggiornata. Il tuo muoverti con brevità in un capitolo non è affatto scontato o lascia andare cose di cui si potrebbe sentire la mancanza, anzi: si tratta di un percorso nella caratterizzazione e nella costruzione di personaggi e rapporti, Jhin lo spogli piano piano di tutte le incognite che ho su di lui a livello emotivo e caratteriale, soprattutto a contatto e in contrasto con Akshan. I due sono su livelli completamente differenti per reazioni e modi di esprimersi, eppure riescono a trovare una metodologia tutta loro per riuscire a confrontarsi: scambio reciproco di informazioni che aiuta a parlare, a scoprirsi, a scegliere cosa chiedere e voler sapere.
Il tutto gestito in una atmosfera particolare dove la quotidianità e i gesti normali paiono poi sospendersi e quasi fermarsi in aria quando i due incontrano lo sguardo uno dell’altro. Pose, reazioni, respiro, sguardi, tutto un gioco di corpi che parlano prima delle labbra che si schiudono per spezzare il mutismo, e pure i dialoghi hanno pause differenti e modi diversi di far esprimere i due uomini.
Sono assai curiosa di vedere come porterai avanti questo contesto di “quiete apparente” oper chi ha dovuto uccidere e chi invece uccide con una facilità disarmante. Prima o poi arriveranno al sodo? Chi lo sa, intanto comincio a notare una certa attenzione e voglia di interagire da parte di qualcuno, mi sa ^^ uhhh uno così freddo e distaccato, così abituato a fare ciò che fa, quasi insensibile alla vita stessa, si scontra con chi più giovane pare anche molto più emotivo e bisognoso di contatto umano e di risposte.
Cara è sempre un piacere scoprire nuovi personaggi e vedere come li muovi e li interpreti. Spero di riuscire a passare presto, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
18/03/22, ore 20:23
Cap. 8:

Ciaooooo e grazie a te per avermi consigliato questa storia! E' stato un viaggio intenso, molto piacevole grazie al tuo stile di narrazione e all'organizzazione dei capitoli, sempre molto ordinati sugli eventi che avrebbero raccontato dando un senso di conclusione ogni volta, pur lasciando quello spazio per il prossimo...
Questa volta invece non c'è niente, o meglio: la storia si chiude, ma il finale è "aperto", lascia spazio a ipotesi, idee, racconti, tutte storie che forse rimarranno chiuse dentro a un cassetto (oppure no, chissà un giorno...) ma come dice Jhin, aver salvato Akshan è un epilogo soddisfacente.

Ho trovato molto dolce il momento di addio a Shadya, l'ultimo sguardo alla tomba di lei dove Akshan ha lasciato dietro tutto sé stesso; il dolore provato in tutti questi anni, l'odio covato nei confronti dei Khan, le speranze distrutte in una notte dalle parole spietate ma necessarie di Jhin... Akshan è risorto una seconda volta in questo capitolo, ora desidera una nuova vita, ha un obiettivo nobile, ed è innamorato...
Ovviamente queste cose si incastrano male con Jhin. In questo capitolo ho trovato la descrizione migliore che potessi fare di lui, era esattamente quello che avevo in mente dopo averlo conosciuto nella tua stori ma non riuscivo esattamente a trasmettere a parole: "Jhin era caos, puro e indistinto, al dì bene e male, di vendetta e giustizia."
Non c'è nient'altro da aggiungere su di lui in questo momento, è semplicemente così e basta; aggiungerei che conosce la gentilezza e la concede a chi ne ha bisogno, ma a parte questo, è perfetto così.

Mi aspettavo che Akshan gli chiedesse di andare con lui, e mi aspettavo anche che Jhin rifiutasse, ma è chiaro come entrambi abbiano significato molto l'uno per l'altro, e separarsi è difficile.

E' stato un capitolo molto breve, quasi come se non volessi dilungare troppo gli addii, e credo che fosse lo stesso per Akshan e Jhin, ma l'ho trovato davvero perfetto. Penso che tu abbia fatto bene a tenerlo incentrato su Akshan, raccontare la stessa esperienza attraverso gli occhi di Jhin avrebbe rischiato di renderlo troppo ridondante, e poi trovo giusto che il Demone, dopo aver rimesso la sua maschera, nasconda i propri pensieri su questo addio...

E' stato veramente bello. Con il tuo stile che accompagna il lettore verso una cascata di ricordi e sentimenti pesanti è stato decisivo, hai saputo raccontare una storia che si chiude in pochi capitoli raccontando il necessario e senza lasciare comunque alcun punto interrogativo. Mi hai fatto conoscere piano piano due personaggi che non avevo mai sentito nominare e sono arrivato a sentirli vicini come se fossero stati parte della mia vita da sempre, a commuovermi per loro e desiderare il meglio per il loro futuro.

Grazie per aver scritto questa storia, spero di poter leggere presto qualcos'altro di tuo (magari Kingdom Hearts? mi manca poco per finirlo, non si sa mai...) e continuare a recensire!
A presto e complimenti!
Altair13Sirio

Recensore Master
06/03/22, ore 09:12
Cap. 1:

Cara buonasera, eccomi! Visto che fino a metà 2022 è in fermo la long echo of rain, ho deciso di cominciare un altro tuo progetto intanto, così da proseguire più avanti col resto ma sondare anche altro di interessante sul tuo profilo.
Un inizio molto ovattato, con un ritmo tutto suo, fatto di sensazioni, di respiro, fatto di colori di certe tonalità non brillanti dove il protagonista si muove a modo suo. Vedo che l’universo qui ha certe particolarità, delle caratterizzazioni ben chiare e ben descritte: mi fai perdere in mezzo a quegli elementi che sottolineano l’ambientazione ma senza risultare pesanti o eccessivi. C’è un’aura di mistero attorno al personaggio giusto per rendere ancor più intrigante ciò che lo caratterizza: il suo modo di muoversi, agire e parlare è ammaliante in un certo senso, come incutesse alto terrore e tensione, con la piena consapevolezza di farlo. Ha a che fare con personaggi alquanto ambigui e a tratti disgustosi ma d’altronde non è forse così che funziona il suo mondo? Sembra dilettarsi con questa consapevolezza, e nella parte finale c’è un incontro decisamente interessante che potrebbe forse farmi pensare a una futura ship, chissà.
Il contesto di fondo mostra la morte come compagna di viaggio, che spaventa nel suo essere così diffusa e scaltra. La lettura mostra elementi disturbanti di cui non fai palese riferimento – stupro, violenza, schiavismo fino all’eccesso – però fai in modo che il lettore riesca a coglierne le sfumature. Lo sfondo cupo accompagna dialoghi cinici e taglienti, con sorrisi ironici a illuminare la cupaggine di tutto questo.
Un primo capitolo che invoglia a continuare, scoprire cosa affligge le esistenze dei due protagonisti e cosa abbia caratterizzato il loro passato per renderli così come sono. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
02/03/22, ore 13:32
Cap. 7:

Ciao, e grazie a te per aver scritto questa storia e averci messo tanto impegno!
E' veramente ben fatta, ma questo credo lo avessi già intuito dal resto delle mie recensioni. Lo dico ora (anzi, lo ribadisco) perché siamo quasi arrivati alla fine e questo capitolo ha un forte senso conclusivo, i punti sono stati collegati e ormai resta solo una cosa da fare: dirsi addio. Perché, anche se il rapporto tra Jhin e Akshan è diventato tanto forte, mi sembra difficile pensare che continueranno ad andare avanti assieme, forse; ma magari hai ancora intenzione di stupirmi...

Il racconto di Jhin è stato straziante. Hai fatto un ottimo lavoro nel raccontare i punti essenziali, lasciando aperta l'interpretazione al tempo stesso; alla fine l'istinto di Jhin ha prevalso su di lui, gli sarebbe stato impossibile tornare ad essere una persona normale, e così ha scelto di partire, tagliare ogni legame con il passato. Una scelta sofferta, ma forse migliore di dover mostrare alla madre morente che la cosa che più temeva si era avverata...

Akshan è stato forte, ha incassato la verità su Shadya con coraggio nonostante questo abbia vanificato tutti i suoi sforzi. E qui mi piace trovare un parallelo con Jhin: Akshan a questo punto avrà sicuramente abbandonato l'idea di riportare indietro Shadya, ANCHE per non mostrarle cosa è diventato, un assassino mosso dalla vendetta, perso per la sua strada. Come Jhin, non ha voluto rovinare l'immagine che la sua figura materna aveva di lui, oltre al rischio di farsi odiare per sempre.

C'è un altro dettaglio che mi ha colpito e che ci tengo a commentare in questo capitolo: "Coloro che accettano la propria fine però, li conto sulla dita di una mano."
Questa frase l'ho trovata un controsenso, visto il punto della questione riguardante proprio Shadya e il suo aver accettato la sua fine. Per qualche motivo ho pensato che fosse raro il contrario, ovvero che la morte non sia accettata, e questa mia erronea visione dell'argomento è data da un ragionamento fatto nel capitolo precedente, ovvero che quando arriva la morte è inevitabile e non possiamo fare altro che accettarla.
Eppure quante persone Akshan e Jhin hanno trucidato in questi sette capitoli, e quante di queste potevano veramente considerarsi "soddisfatte"? Non i Khan uccisi da Akshan, di certo; non le loro guardie che stavano solo facendo il proprio lavoro, e forse neanche avrebbero voluto morire per un motivo tanto stupido. Perciò vorrei in questo caso, modificare la mia precedente frase in questa (cit): la morte è sacra e inevitabile, ma è anche ingiusta e improvvisa; la vita è ciò a cui vogliamo aggrapparci fino all'ultimo respiro, perché raramente ce ne andiamo senza rimpianti, e l'essere umano è per natura uno che vuole sempre di più...

Ti ringrazio per aver scritto questa storia, presentandomi così a questi personaggi davvero fantastici. Sono contento di sapere che le mie recensioni ti abbiano fatto piacere in questo periodo difficile, e spero di rivederci presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
20/02/22, ore 18:53
Cap. 6:

Temevo che sarebbero arrivati allo scontro, e così è stato! Ma quello che non mi aspettavo era che Jhin avrebbe provocato Akshan, il che non è poi così inaspettato visto il personaggio, ma credevo che ci sarebbe andato più piano con Akshan...
Ma andiamo per ordine.

Si vede già dalla prima parte del capitolo che Akshan è perplesso, preoccupato; uccidere continua a non piacergli particolarmente ed è sempre mosso dall'odio per i Khan, ma adesso ha una sorta di spinta a "fare bene" perché il pensiero di Jhin ad attenderlo per giudicare il suo operato lo fa emozionare. In mezzo a tutto questo c'è la preoccupazione: perché, nonostante tutte le vite che ha portato via, Shadya non è ancora tornata?
Un dubbio terribile comincia a insinuarsi in lui e Akshan preferisce non pensarci, concentrarsi su quella che sembra essere diventata la sua nuova ossessione: Jhin.
E qui c'è un problema.
Perché se per superare il lutto di Shadya, Akshan ha bisogno di trovare qualcun altro a cui attaccarsi, allora tutto il lavoro sarà vano. Trovare un amore, una persona a cui affidare i propri sentimenti è un conto, ma una vera e propria ossessione che lo porterà a fare cose orribili in suo nome può essere deleteria, e se mi permetti Akshan mi sembra un tipo un po' impressionabile...
Comunque, ossessione o no, credo che Jhin abbia tutte le carte in regola per occuparsene. Perché è questo che sta cercando di fare, curare la sofferenza di Akshan (per fargli apprezzare veramente il "lavoro" che fa e non farglielo sentire come un obbligo? Adesso sto provando a immedesimarmi in Jhin e se fossi lui, vorrei che un assassino amasse il proprio lavoro come lo amo io. XD )

Comunque, anche se un po' estremo, l'intervento di Jhin è quello che ci voleva. Ora non so cosa abbia intenzione di raccontargli, ma sono abbastanza sicuro che sia esattamente ciò di cui le orecchie di Akshan (e la sua anima) abbiano bisogno.
Perché so che suona strano, ma credo proprio che Jhin stia cercando di fare del bene incondizionato aiutando Akshan ad abbandonare il dolore che si trascina dietro da così tanto tempo e semplicemente permettergli di essere finalmente libero.

Ti segnalo un refuso che ho notato durante la colluttazione, visto che è raro trovarne nelle tue storie:
"lo occhi"
Per il resto il capitolo è impeccabile come sempre!

E' bello sapere che ci stiamo avvicinando alla fine del racconto, concludere una storia, da scrittore ma anche da lettore, è sempre una bella sensazione, anche se credo proprio che mi mancherà...
Ma adesso è inutile pensare a queste cose, mancano ancora due capitoli e voglio godermeli appieno!
Ci vediamo!
Altair13Sirio

Recensore Master
12/02/22, ore 21:01
Cap. 5:

Ehilà! Quando ho visto che avevi aggiornato non ho potuto trattenermi dal venire qui, e ora che ho finito il capitolo MENO MALE che l'ho fatto!
Come iniziare a commentare questo capitolo RICCO di rivelazioni e momenti da strappare il cuore?

Partiamo dall'inizio, quindi da quell'ansia mostrata da Jhin nella prima parte del capitolo: ha paura di "abbassare la guardia" con Akshan, di mostrarsi diverso da quello che è... C'è un tumulto dentro di lui, questa situazione ha risvegliato ricordi difficili, tanto che affrontarli (e affrontarne le conseguenze) sembra fargli paura. E onestamente, se ho capito tutto bene, capisco anche perché... E qui devo tornare un attimo indietro di un paio di capitoli perché finalmente la storia del gatto si è fatta più chiara.
Jhin *sente* la morte, letteralmente. Quel flashback di due capitoli fa che ho un po' ignorato nascondeva in realtà un grosso dettaglio critico: il vecchio Pon non è *qualcuno* che ha supplicato il giovane Jhin di uccidere il gatto, ma il GATTO stesso! E' una cosa talmente piccola, eppure cambia tutto!

Scusa, non so perché questa rivelazione mi abbia sconvolto tanto, trovo semplicemente incredibile il modo in cui tu l'abbia presentata, con la prima volta le flashback di due capitoli fa e adesso questa spiegazione sulla madre...
Sentiti libera di bacchettarmi senza pietà se dovessi aver cannato del tutto la teoria! XD

Torno a parlare di Jhin al presente. E' preoccupato di scoprire la vera parte di sé e riesce a tenere sotto controllo la cosa grazie alla sua naturale capacità di manipolare la situazione; Akshan è impotente - no, non in quel senso ( ͡° ͜ʖ ͡°) - di fronte a lui, ma è anche vero che genera un interesse quasi malsano in Jhin e quindi lui è la chiave per portarlo a scoprirsi. E io penso proprio che arriveremo a un punto in cui questo rischierà di buttare giù la maschera, ma non è detto che Jhin arriverà a una vera e propria svolta; in fondo, come visto nel flashback, è stato cresciuto per essere un'arma, un assassino, e si è immerso nella brutalità senza più guardarsi indietro per troppo tempo. Sarebbe difficile tornare indietro adesso... Ma non è mai detta l'ultima parola.

Passiamo ad Akshan e a come Jhin lo abbia - ehm - convinto a vuotare il sacco. Innanzitutto, ti faccio di nuovo i complimenti per essere riuscita a trasmettere l'effetto "vedo-non vedo" nelle scene erotiche, credo che sia estremamente difficile raccontare una scena così nel modo in cui stai facendo tu, e ti posso assicurare che il risultato è spettacolare!
Comunque noi siamo qui per la *storia*, e il racconto di Akshan è straziante quanto quello di Jhin. Si scopre che Shadya è stata una sorta di madre per lui, non una amica di infanzia come avevo precedentemente ipotizzato; l'Assolutore era il suo e possiede un potere enorme. Una vita per una vita, e sembra che Akshan sia deciso a mettere alla prova questo principio, eppure mi chiedo: quanto sangue è necessario versare per resuscitare qualcuno? Perché Shadya non è ancora con lui? Vuole veramente riportarla indietro? E' anche veramente possibile?

Scusa, troppe domande. Il punto è che, anche se Jhin ha trattato la missione di Akshan come qualcosa di infantile, ha sollevato un punto importante: la morte è sacra, o meglio, ha un suo perché oserei dire.
Si potrebbe discutere di come alcune volte arrivi troppo presto o in maniera ingiusta, ma è semplicemente una cosa che quando arriva non può essere evitata, e uno che la morte la *sente* queste cose le sa bene. Akshan sarà addolorato dalla perdita di Shadya, ma lei stessa nella sua lettera mostra di non avere rimpianti, comprende quella sacralità della morte e non cerca di sfuggirgli. Credo che Akshan, volente o nolente, arriverà a scontrarsi con questa realtà. Forse non ne sarà felice, magari arriverà anche un momento in cui lui e Jhin finiranno per puntarsi contro le armi, ma dovrà inevitabilmente accettarlo...

Niente, questo capitolo è stato veramente una bomba e spero di essere riuscito a trasmettere al meglio le emozioni provate nella lettura!
Spero di non aver tralasciato nulla, sono ancora un po' scombussolato dalle rivelazioni della storia, ma dovrei aver detto tutto quello che avevo da dire. Continua sempre così!
Altair13Sirio

Recensore Master
28/01/22, ore 17:36
Cap. 4:

Jhin aveva preparato tutto alla perfezione e Akshan non aspettava altro, sembra! XD Ma devo ammettere che il modo in cui si è lanciato, anche se proprio grazie ai consigli di Jhin, mi ha sorpreso; non facevo Akshan un tipo così schietto, forse è proprio grazie a Jhin se si è lanciato così.

Molto bella la metafora della marionetta, hai trasmesso tutto il carattere "dominatore" di Jhin in ogni suo aspetto, dal semplice rapporto con le persone che incontra al modo in cui svolge il suo lavoro... E a proposito di dominare...

Allora anche il freddo e brutale Jhin sa amare!
E' un incontro molto intenso, quello raccontato in questo capitolo. Io sono negato con le scene di sesso, quindi le scrivo e le leggo il meno possibile, ma ho apprezzato molto il modo in cui hai raccontato questa, senza il bisogno di soffermarti sull'azione o diventare volgare ma concentrandoti invece sulle emozioni provate da Akshan, su quel passato che cerca di tornare a galla nella sua mente...
Le scene di sesso sono sempre toste perché c'è a chi piacciono e a chi no, quindi è difficile accontentare sempre tutti, ma penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro!

Il capitolo però non si chiude nel piacere, ma nel rimpianto (?) e i ricordi tornano a mordere Akshan appena abbassa la guardia, tanto che cerca conforto proprio nella stretta di Jhin, che tanto confortevole di solito non è... Chi è Shadya? Cosa le è successo? Sembra che sia per lei che Akshan continua la sua crociata contro i Khan, ma mi chiedo se lei sia ancora viva e la stia cercando oppure se sia solo alla ricerca di vendetta...

Come al solito sei bravissima a trovare l'equilibrio tra il racconto così com'è e l'introspettiva dei personaggi e le parole utilizzate sono sempre ben selezionate per accompagnare il lettore in un momento di puro estraniamento.

Chiedo scusa per averci messo così tanto a passare! Ti rinnovo i miei saluti e ti auguro un buon lavoro!
Ci vediamo presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
18/01/22, ore 18:25
Cap. 3:

Sessione di studio per i nostri amici! XD
Ecco cosa voleva sapere Jhin da Akshan, informazioni sulla sua missione. Perché? Boh, è un uomo alquanto curioso, in fondo ha accettato di ammazzare la persona che doveva proteggere semplicemente perché l'arrivo di Akshan lo ha divertito.

Comunque, qualunque sia la motivazione di Akshan (e a dire il vero penso che ci sia qualcos'altro sotto, vista la sua esitazione quando ha detto quanto i Khan fossero persone orribili) a Jhin non sembra importare parecchio, anzi la trova infantile! Era chiaro che Jhin non fosse un tipo molto empatico...

Sembra che Jhin voglia in qualche modo tirare fuori il meglio di Akshan. Continua a riferirsi alla sua tecnica rozza, poco professionale, che voglia forse far crescere le sue capacità di assassino fino al suo massimo potenziale? In fondo Jhin mi pare il personaggio capace di fare qualcosa del genere, sempre che Akshan glielo lasci fare...
Bé, questo è uno dei motivi per cui è così curioso... L'altro direi che l'ha palesemente espresso quando Akshan, messo a disagio da quell'aura che si porta dietro Jhin, è fuggito da lui. E' evidente che ci sia *qualcos'altro* a stuzzicarlo in questa faccenda, e sembra anche divertirsi molto nel cercare di tirarlo fuori...

Ma ehi, non siamo qui solo per fare commenti sui gusti di Jhin. Un breve ma importante momento introspettivo per il nostro assassino spietato; ricordi di un'infanzia privata troppo presto? Mi piace... A questo punto mi viene da chiedermi quanto la storia dei vari personaggi sia canonica e quanto tu stia attingendo dalla tua fantasia per costruire il loro background...

I nostri protagonisti sono anche artisti! Davvero un tocco interessante, unirli attraverso qualcosa di totalmente diverso da ciò che li unisce in partenza. E finalmente qui sembrano avere un momento di vera cordialità, veri sentimenti umani che non siano mossi dalla paura o dal disgusto... C'è l'ammirazione di Akshan per il disegno di Jhin, la condivisione di ricordi lontani, anche dolorosi... Fino ad arrivare alla richiesta di Akshan e alla conclusione con il per niente discreto "tocco" di Jhin mentre si allontana... Davvero ottimo, hai davvero un ottimo modo di far avvicinare i personaggi anche se in breve tempo; pur essendosi svolto tutto in un capitolo e mezzo, non è sembrato per niente avventato o ristretto. La storia ha un ritmo tranquillo che sa quando accelerare, e anche quando le cose si svolgono più rapidamente, i tempi del racconto non ne vengono intaccati.

Un testo perfetto, molto ben curato come al solito. Ti segnalo solo un piccolo errore verso la fine: "La mia era un umile dimora" dove manca l'apostrofo in quanto dimora è femminile.
In ogni caso, si tratta di un piccolo dettaglio che può facilmente passare inosservato sia nella lettura che nella revisione.

Mi sta piacendo molto questa storia, complimenti per il modo in cui la stai scrivendo! E da quello che leggo dalle note a fine capitolo, sembra che dal prossimo capitolo entreremo nel vivo... Sarà meglio che mi tenga pronto! O_o

Buon lavoro, alla prossima!
Altair13Sirio

Recensore Master
11/01/22, ore 16:24
Cap. 2:

Ehilà! Bel capitolo, la storia riprende un po' di tempo dopo dal finale del capitolo precedente e abbiamo subito una panoramica un po' più approfondita sui due protagonisti, in particolare Akshan.

Mi hai un po' stupito: dal suo modus operandi, pensavo che Akshan fosse una persona molto più composta sul lavoro, ma invece sembra che uccidere non gli piaccia per niente, anzi sembra quasi averne paura... La stessa paura che Jhin incute un po' a tutti, ma non a lui (?) che sembra ammirarlo, in un certo senso... Ma forse sono io che leggo troppo fra le righe.

La convivenza tra i due è molto più tranquilla di quanto mi aspettassi, mi è scappata anche qualche risata leggendo il testo, ma Jhin sembra essersi già stufato di "fare il bravo" e lo scambio proposto da Akshan sembra divertirlo...

Interessante come Akshan abbia detto che Jhin non sarebbe mai stato pagato. A questo ovviamente non potrebbe interessare di meno, visto che ha mollato la sua missione di punto in bianco per lui e di sicuro non si tratta di alleviare eventuali sensi di colpa, ma comunque una volta tornato a casa passerà meno guai di quanti lo aspettano, sempre che qualcuno abbia il coraggio di fargliene passare!

Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente perché mostra le differenze tra Jhin e Akshan farsi ancora più profonde, eppure i due si avvicinano inevitabilmente.

Il tuo uso dei dialoghi è veramente impeccabile, per non parlare della misticità della narrazione, che non perde di vista neanche il minimo dettaglio e collega tutto con toni incredibilmente rassicuranti, nonostante la presenza di Jhin stesso. XD

Davvero un ottimo capitolo, tranquillo ma intenso! Ottimo lavoro!
Ci vediamo presto!
Altair13Sirio