Recensioni per
Along the Death
di Elgas

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/22, ore 17:33
Cap. 1:

Cara Elgas!
Erano eoni di tempo che ti vedevo condividere questa storia e non vedevo l’ora di iniziarla: conosco pochissimo il fandom di riferimento, ma grazie alle info in rete e alla tua scrittura sempre evocativa e particolarmente epica spero di non scrivere troppi strafalcioni. Jhin è un prigioniero con una missione importante da svolgere: sono le azioni di Jhin e i suoi pensieri a descrivercelo a fondo, così come sono le azioni di Akshan e il suo modo di uccidere e di fuggire ce lo presentano ben prima di incontrarlo ufficialmente a fine capitolo. Il modo e la maniera in cui questi due personaggi si incontrano e si ritrovano a fuggire insieme è interessante, il nome cavalcasabbia è fortemente evocativo e l’ho adorato, la figura della povera schiava, che compare in ben tre scene, racconta più di paragrafi interi quella che deve essere l’esistenza delle donne in questo mondo particolare.

La freddezza con cui Jin cerca Akshan e repentinamente muta i propri scopi ne fanno un personaggio interessante, ma anche in linea con la sua figura di assassino/risolutore di problemi; ne è un esempio la freddezza e il compiacimento clinico, oserei dire, con cui osserva il lavoro dell’altro, giudicato inadeguato perché pulito. Insomma, è una storia suggestiva e ben scritta, con dei dialoghi carichi di allusioni, che spingono il lettore a voler sapere di più e a immagini che si fissano nella mente, come quando vediamo per la prima volta Akshan e ne abbiamo una descrizione vivida e dinamica (barba, colori, abiti) o quell’immagine altrettanto bella e squisitamente inquietante del loto legato al sangue. Mi è piaciuta tanto anche la descrizione di Shurima, questa capitale opulenta, ricca, ma anche pericolosa, abitata da soggetti violenti, che si regge su un’economia schiavista a cui non vuole e forse non può rinunciare, dove anche i templi sono luoghi in cui si consumano i peccati. Insomma, evocativo e affascinante – mi è piaciuta proprio tanto questa storia! ^^
Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
06/06/22, ore 10:56
Cap. 1:

Ciao (:
Di Jhin avevo letto già nella scorsa OS, quindi è stato più che bello ritrovarlo qui in veste di protagonista. Non so se lo avevo detto, ma si poteva intuire, non conosco LOL, quindi per me è tutto nuovo. Jhin, che avevo già apprezzato, qui lo trovo ulteriormente approfondito: gli viene affidata una missione importante, niente di meno deve uccidere una persona, nonché Akshan. Un'altra cosa, molto suggestivo il paesaggio di morte e distruzione che Jhin si ritrova ad osservare (e noi con lui inevitabilmente). E a proposito di Akshan, per quello che ho potuto leggere di lui in questo capitolo mi piace, per certi versi anche più di Jhin. Poi non so, ho percepito una tensione strana tra i due, sicuramente Jhin mostra un certo interesse, tipo quando dice "quest'uomo profuma di morte". Adoro, Jhin ha delle uscite interessanti, devo dire che esercita un certo carisma. Ad Akshan non è andata bene alla fien contro di lui, anzi, si ritrova bloccato per il dolore, costretto a tacere, però almeno non è stato ammazzato. Sicuramente sarà interessate capire come le cose si evolveranno tra i due visto tutto il contesto e visto ciò che rappresentano (inutile dire che già mi è partita la ship potente). Come primo capitolo mi ha intrattenuta molto, anche perché di cose ne succedono eccome, sono curiosa di conoscere meglio questi due personaggi soprattutto, ma anche il mondo in cui si muovono. Si vede che ci sarà tanto angst e dolore, l'ho percepito sin dalle prime righe (e questo mi piace). È stato un piacere leggerti, ci sentiamo presto :*

Nao

Recensore Junior
04/06/22, ore 01:46
Cap. 1:

Ehi Elgas! Era da un po' che volevo cominciare la tua long e colgo l'occasione per farlo. In più è tempo di cominciare a leggere qualche re-writing della Ruination e dimenticare quella ufficiale, visto che è stata un'esperienza terribile per tutti ( unico punto a favore: Graves Sentinella che è troppo cretino e lo amo in un modo spropositato, spiace ).
Una cosa che ho apprezzato sin da subito di questo primo capitolo è l'attenzione ai dettagli. Runeterra è un mondo molto vasto e ricco, tra le storie ufficiali, gli artwork, le carte di LoR ci si può facilmente perdere, ma una volta padroneggiati i dettagli dei luoghi e dei personaggi, l'effetto immersivo è assicurato; ed è un lavoro che ammiro perché cala la fanfiction nel mondo originale, e tu padroneggi i nomi, le città e i particolari benissimo. 
Jhin è un personaggio complicato, secondo me. Non è uno dei miei campioni preferiti, ma oltre i gusti, personaggi così teatrali se scritti male possono facilmente scadere e diventare caricature di loro stessi, che è quello che incontro di solito se incappo in qualche fanfiction su Jhin. Si vede che è un personaggio che adori, lo gestisci in modo magistrale ( Jhin sarebbe fiero di te, imho ), la passione che hai per questa storia è già evidente al primo capitolo ed è una sua grande qualità. Altre qualità ovviamente sono l'ottima scrittura e stile generale del racconto: sempre molto chiara, fluida, trasmette la personalità del personaggio ( come l'attenzione alla schiava, ad esempio, che è un particolare che mi è piaciuto parecchio ), nulla da aggiungere, davvero. L'unica cosa che mi chiedo è se la formattazione che hai usato è volutamente così "tutta ad un lato", oppure è fatta per essere letta principalmente da telefono; è solo una curiosità, più che altro.
Continuerò presto con il prossimo capitolo!
 

Recensore Master
23/05/22, ore 19:56
Cap. 1:

Ciao! Come mi avevi consigliato sono qui a leggere questa storia e sono molto curiosa, sperando di riuscire a entrare in questo universo anche se non so assolutamente niente del fandom!
Il tuo protagonista, Jhin, è stato a lungo prigioniero e adesso viene mandato a Shurima a incontrare un Khan, in una missione particolare (mi è sembrato di capire che questo Jhin sia una specie di mercenario o sicario). Quello che come sempre mi colpisce, tuttavia, è la tua cura nel presentare i personaggi e nell'approfondirli, non penso assolutamente che il protagonista di un videogioco possa avere simili pensieri e provare queste sensazioni così vivide, è bellissimo come hai descritto il modo in cui Jhin gusta i datteri e assapora la bellezza e i profumi del luogo in cui si trova. Nelle tue storie riesci sempre a dare ai personaggi quella profondità e verosimiglianza che di sicuro non hanno nell'originale e diventano complessi, interessanti e affascinanti. Jhin non approva il modo di vivere dei Signori della Guerra che reggono la società sulla schiavitù e si approfittano dei deboli e poveri, tuttavia in questo caso deve proteggere uno di loro, o almeno così gli è stato ordinato, dall'uomo che li sta uccidendo tutti, un sicario di nome Akshan. In realtà, quando Jhin e Akshan si incontrano, Jhin lascia che il sicario uccida il Khan (mentre libera la schiava Amira, un gesto che fa comprendere che Jhin non è un assassino comune, non colpisce gli innocenti). Poi lo immobilizza e lo porta in fuga con sé, visto che adesso che ha lasciato morire Atem tutti lo cercheranno per ucciderlo. E mi sembra di capire che Jhin provi già un certo interesse per Akshan, il modo in cui lo guarda fa pensare a una forte attrazione.
Spero di non aver scritto sciocchezze, conta che, come ti ho detto, non so niente di questo videogioco e anche le ricerche su Wikipedia non mi hanno aiutata! Magari potrai spiegarmi meglio le cose che non ho molto chiare, tipo se Jhin e Akshan siano davvero dei sicari, se si conoscessero già, perché Jhin era stato imprigionato ecc...
Sono sicura che con le tue spiegazioni entrerò nel vivo della storia come è accaduto con il Cross-Over e che mi appassionerò anche a questa.
A presto!
Abby

Recensore Master
24/03/22, ore 17:41
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Along the Death non è una semplice fanfiction, è una piccola opera d'arte. Si inserisce all'interno di un'opera già esistente e si confonde con essa come un camaleonte, raccontando ogni evento con la cura necessaria a chiarire dove si trovano i personaggi, quando si svolge il racconto, come avvengono determinate cose, ma mantenendo sempre uno stile essenziale e che mischia gli eventi con il sogno.

I personaggi sono realistici, strutturati partendo dai loro ruoli e sviluppati poi attorno alle loro azioni; in ogni capitolo si scopre qualcosa di nuovo che collega tutto il resto alla perfezione, ma come ogni buon personaggio i protagonisti di questa storia mostrano sentimenti umani, pregi e difetti, spesso non facili da riconoscere, ma sta proprio in questo la bravura dell'autrice perché presentare le qualità di un personaggio non è semplice come "dirlo" e alla fine della storia il lettore ha una rappresentazione perfetta dei protagonisti, che in otto capitoli hanno avuto modo di farsi studiare da ogni angolo possibile.

La storia è breve, si sviluppa con un ritmo rilassato anche quando l'azione è concitata e carica di tensione; i capitoli sono suddivisi secondo un ordine preciso e ognuno racconta un evento particolare che porta un passo più vicino al culmine della storia. Credo che l'essenzialità nel raccontare i fatti sia uno dei punti forti di questa storia.

Da estraneo del fandom di LoL posso dire che non mi sono mai sentito neanche una volta perso di fronte a nomi ed eventi sconosciuti, e quando mi sono ritrovato con dei dubbi Elgas è sempre stata disponibile a rispondere alle mie domande.

Una cosa che ho molto apprezzato, ma che potrebbe anche non essere importante per altri lettori, è stato il trattamento che hanno ricevuto le scene spinte; pur avendo un rating arrancione, e quindi molta libertà a disposizione nelle descrizioni, l'autrice ha comunque voluto raccontare con delicatezza le scene di sesso, senza stravolgere il ritmo della storia o i suoi toni, quasi come a dare un senso di privacy ai personaggi mentre lasciava sbirciare i lettori tra le lenzuola. Da non amante del lime, ho gradito molto questo tocco dell'autrice.

Da notare la cura messa nella presentazione visiva dei capitoli, con un testo curato nei minimi particolari per rendere la lettura più piacevole possibile e rilassante; un viaggio che porta a riflettere e farsi domande profonde sulla vita e sulla morte, sull'amore della famiglia e su quello che può nascere tra due sconosciuti, la bellezza e la giustizia.
Altair13Sirio

Recensore Master
06/03/22, ore 09:12
Cap. 1:

Cara buonasera, eccomi! Visto che fino a metà 2022 è in fermo la long echo of rain, ho deciso di cominciare un altro tuo progetto intanto, così da proseguire più avanti col resto ma sondare anche altro di interessante sul tuo profilo.
Un inizio molto ovattato, con un ritmo tutto suo, fatto di sensazioni, di respiro, fatto di colori di certe tonalità non brillanti dove il protagonista si muove a modo suo. Vedo che l’universo qui ha certe particolarità, delle caratterizzazioni ben chiare e ben descritte: mi fai perdere in mezzo a quegli elementi che sottolineano l’ambientazione ma senza risultare pesanti o eccessivi. C’è un’aura di mistero attorno al personaggio giusto per rendere ancor più intrigante ciò che lo caratterizza: il suo modo di muoversi, agire e parlare è ammaliante in un certo senso, come incutesse alto terrore e tensione, con la piena consapevolezza di farlo. Ha a che fare con personaggi alquanto ambigui e a tratti disgustosi ma d’altronde non è forse così che funziona il suo mondo? Sembra dilettarsi con questa consapevolezza, e nella parte finale c’è un incontro decisamente interessante che potrebbe forse farmi pensare a una futura ship, chissà.
Il contesto di fondo mostra la morte come compagna di viaggio, che spaventa nel suo essere così diffusa e scaltra. La lettura mostra elementi disturbanti di cui non fai palese riferimento – stupro, violenza, schiavismo fino all’eccesso – però fai in modo che il lettore riesca a coglierne le sfumature. Lo sfondo cupo accompagna dialoghi cinici e taglienti, con sorrisi ironici a illuminare la cupaggine di tutto questo.
Un primo capitolo che invoglia a continuare, scoprire cosa affligge le esistenze dei due protagonisti e cosa abbia caratterizzato il loro passato per renderli così come sono. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
20/12/21, ore 14:12
Cap. 1:

Ciao!
Come promesso, eccomi qui a recensire una delle tue storie su LoL. Ho pensato di partire da questa, essendo fresca di pubblicazione e sarà così più facile per me seguire gli aggiornamenti, ma anche perché sfogliando i personaggi è stato proprio Jhin a interessarmi molto con il suo design e la sua descrizione da assassino silenzioso... Sì, perché devo confessarti una cosa e cioè io so pochissimo di League of Legends! XD Prometto di informarmi meglio sui personaggi, le varie fazioni... Ma per il momento sarò un po' spaesato.

In ogni caso, il capitolo inizia molto bene. Mi ha sorpreso la "tortura" se non si è trattato di un vero e proprio omicidio, che Jhin ha sottoposto al suo interlocutore una volta concluse le direttive per la missione. Questa introduzione mostra perfettamente il suo carattere, gli importa ben poco della vita altrui come mostrato in seguito nel capitolo, e sembra vedere una forma di arte nell'assassinio. Ho apprezzato molto il dettaglio del disagio dell'uomo e come Jhin facesse proprio leva su questo.

Quando arriva l'incontro con il suo rivale, se possiamo definirlo così, Jhin lo definisce un dilettante, ma credo che io e lui abbiamo concetti molto diversi di questo termine: immaginavo che un assassino "bravo" fosse uno capace di chiudere il lavoro nella maniera più discreta possibile, proprio come fatto da Akshan, "senza sangue", mentre invece Jhin sembra voler fare un vero e proprio scempio delle sue vittime e proprio quello sarebbe per lui un buon lavoro... Ma lasciamo perdere le idee di cosa sia un bell'omicidio XD e concentriamoci un attimo su Akshan.
Il ragazzo ha attirato l'attenzione di Jhin, nonostante il suo "lavoro mediocre" tanto da fargli decidere di aiutarlo nella sua missione. Si era accorto di lui al suo arrivo nella città, se non sbaglio, e quel colpo diretto alla sua arma immagino sia stato una specie di avvertimento per Jhin. Anche lui mi sembra un personaggio molto interessante, un carattere totalmente opposto a Jhin, un lupo solitario con una missione ben precisa... Jhin invece ha dimostrato quanto poco lo tocchino le dinamiche tra i vari culti e le fazioni politiche, tanto da mandare all'aria una missione da lui stesso reputata "ordinaria" che avrebbe portato un gran guadagno alla sua gilda, diventando il bersaglio di una città intera tra l'altro.
In ogni caso, sono sicuro che ci sarà modo di conoscere meglio i personaggi in seguito.

La narrazione è veramente buona! Il tono del racconto trasmette proprio quell'opprimente senso di inevitabilità che Jhin vede negli occhi del suo committente, ma magari si trattava proprio dell'atmosfera del capitolo e dal prossimo avremo dei toni diversi...
Inoltre, e questo ricordo che lo avevo già menzionato in un'altra storia, mi piace la cura che metti nell'impaginazione del testo, nella divisione in sezioni del capitolo... E' una presentazione ordinata che si intona particolarmente con questa storia, come gli assassini silenziosi e letali di cui parla.
Nel testo poi ho notato qualche piccolo refuso, ma roba veramente insignificante, facile da perdere di vista durante la stesura del testo o la correzione.

Concludo dicendo che trovo il nome "cavalcasabbia" veramente interessante e innovativo. Hai saputo trovare un bel termine che si amalgama bene all'interno del contesto in cui è ambientata la storia per quello che altrimenti sarebbe stato descritto con un più anonimo "glider", spezzando l'immersione della lettura.

Sono veramente curioso di sapere come continuerà la storia. Ti faccio i complimenti per questo ottimo primo capitolo!
Ci vediamo presto!
Altair13Sirio