Ciao Haruka_Lisbet_Tenou, passo per la recensione in occasione dello scambio - La critica: partiamo dal presupposto che ogni storia possa essere migliorata.
Esatto, partiamo esattamente dal fatto che ognuno di noi possa migliorare come autore, apprezzando i consigli dell'altro grazie alle critiche o le considerazioni che gli sono state poste in precedenza.
Inizio col dirti che trovo le storie introspettive molto interessanti, e tu, in questa flash hai portato un momento di riflessione di Levi molto ma molto intenso. Levi, come molti altri, ha rinunciato a farsi una famiglia e ad amare in guerra, combattendo sempre i giganti con la terribile prospettiva di essere ucciso e divorato da loro. Erwin è in effetti morto, e questo perché lo stesso Levi sceglie di sacrificarlo, anche se avrebbe preferito ci fosse un altro al posto suo, come dici tu. La scena è toccante, e seppur in breve, riesci veramente a trasmettere i suoi sentimenti di dolore e nostalgia, e forse, anche di pentimento. Per cui, sotto questo aspetto, devo dire che hai fatto un buon lavoro.
Passiamo invece al testo: Ed eccomi qui, a trent'anni e con un - in - mano un bel pugno di mosche, che è più corretto.
Altrimenti avresti potuto formulare la frase in questo modo: Ed eccomi qui, a trent'anni, con un bel pugno di mosche in mano.
L'uso della punteggiatura è fondamentale, anche se a volte le regole che le impongono possono variare, seguendo il nostro gusto a seconda di ciò che stiamo più o meno cercando di evidenziare.
- Senza una famiglia e senza te, non ho mai avuto rimpianti sulle mie scelte ma questo avrei voluto vederlo con te; se solo al tuo posto ci fosse stato quel cretino di...chiunque sarebbe andato bene, ora saresti qui.
Allora, qui ad esempio, avrei messo i due punti al posto della virgola, perché la considerazione di Levi si interrompe bruscamente, cioè - Senza una famiglia e senza te: non ho mai avuto rimpianti sulle mie scelte, ma questo avrei voluto vederlo con te, se solo al tuo posto ci fosse stato quel cretino di... chiunque sarebbe andato bene, perché ora saresti qui.
In particolare, i due punti si usano per indicare la conseguenza logica di un fatto, l’effetto prodotto da una causa: premette il pulsante: la tv si accese. Compreso?
- Che discorsi idioti, eh? Ammetto che avrei preferito non fosse mai arrivato quel ragazzino mezzo pazzo che urla sempre di ucciderli tutti; avrei preferito vivere la mia vita come sempre, soprattutto con te.
Io avrei fatto così, ma essendo tuo il discorso, potresti sempre riformulare tenendo conto del senso di ciò che stai cercando di dire attraverso i pensieri del tuo personaggio.
- Perdonami Erwin se sono triste o incazzato (,) ma non riesco a esser felice come loro ora; non riesco ad apprezzare il mare che ho davanti, il suo blu mi ricorda i tuoi occhi.
Ecco, qui ci siamo di più: io avrei posto solo una virgola dopo incazzato, e lasciato il tutto così.
Passiamo all'ultima considerazione di Levi - Eri la persona più importante della mia vita, (qui metterei un virgola) e ora, ( anche qui) dentro sento solo un vuoto enorme e incolmabile, e (io, che toglierei) non ho idea di come andare avanti senza di te. Ma qui vale sempre la stessa regola, ovvero, quella del senso di ciò che si sta dicendo o trasmettendo attraverso le parole, perciò prendi le mie osservazioni sempre come spunti da cui partire o come consigli.
Ora, sulla parte finale ti consiglirei di rivederla, e di staccarla dal resto dello scritto in quanto qui si cambia scena. Non è più il punto di vista di Levi a essere messo in evidenza, ma l'introduzione dell'arrivo fisico di un altro personaggio all'interno della scena, quello della cosiddetta quattrocchi, che in realtà non mi ricordo chi sia. Levi la vede arrivare sapendo che l'intenzione della ragazza sia quella di consolarlo, e qui avrei proprio messo una frase descrittiva del fatto, aggiungendo dopo il pensiero di levi nel vederla arrivare. Quindi avrei scritto così:
Abbasso lo sgaurdo mentre ti penso, vedo qualcuno arrivare...
- Ah, è lei, la quattrocchi che sta cercando di parlarmi, ma io non la sento. Che cosa ha intenzione di fare? No, per l'amor del cielo, non abbracciarmi, lo sai che non mi piace! -
"Non credere che non ti abbia visto capitano: so di non esser lui, ma se vuoi piangere, fallo pure! Non lo dirò a nessuno..." mi dice.
Questo è un dialogo, ed è opportuno separarlo dal resto in qualche modo.
Maledizione! Si deve vedere (davvero, lo toglierei) molto, se anche la quattrocchi se ne accorta: non voglio piangere, non con tutti qui, ma anche lei sta piangendo. Non è la prima volta che la vedo piangere, ma questa sta volta è differente: il vuoto che abbiamo dentro, non credo si chiuderà mai. Abbiamo davvero perso tutto.
In definitiva i personaggi sono coerenti, la situazione e i sentimenti espressi ci sono tutti, perciò credo tu debba solo migliorare l'uso della punteggiatura e assicurarti che nel caso ci siano cambi di prospettiva, li faccia notare. Non ci sono errori grammaticali nel testo, il che è un bene, a parte quel un mano e non in mano, che penso sia un refuso dato dalla battitura. Il mio parere in generale è che, col tempo, ci siano per alcuni sempre grandi margini di miglioramento; il tuo lato positivo è che senza dubbio, hai la giusta sensibilità, quello negativo è che manchi di esperienza, cosa a cui si può assolutamente rimediare!
Spero di esserti stata utile nella mia limitatezza, e di averti aiutata a riflettere e pensare che, a volte, per migliorarsi basta davvero poco. Fammi sapere la tua naturalmente, se hai dubbi o obiezioni sono qui.
Alla prossima!
Tea. (Recensione modificata il 13/01/2022 - 09:43 am) |