Recensioni per
Mi trovi sotto la pelle
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/11/22, ore 12:17

Ciao Gaia. Sono nuova qui nel fandom di HP e sto approdando per le prime volte su queste sponde. Questa OS è stata tra le primissime che ho letto ed è entrata subito tra le mie preferite. Non ti nego che il fatto che fosse dedicata a due persone mi ha in un primo momento dissuaso dal recensire. L'ho percepita come una cosa un po' "privata", passami il termine.
Però, a rigor di logica, essendo pubblicata qui immagino tu abbia piacere a ricevere pareri. E quindi ti lascio il mio, sperando possa essere utile o quantomeno gradito.
Inizio col dire che l'ho amata. È a suo modo molto delicata, avvolgente e dolce. Un rapporto iniziato per senso di colpa è diventato altro. Soprattutto per Draco, che inizialmente mal tollerava (vuoi per orgoglio, vuoi per non sentirsi un peso) la presenza di Harry, il rapporto ha subito un bel cambiamento. Harry diventa parte della sua quotidianità, parte di casa. Diventa un appiglio e una medicina balsamica contro l'inquietudine delle notti insonni. Ho amato le rispostacce e i punzecchiamenti, come la cura che Harry riserva alle azioni che dedica a Draco. C'è quasi una ritualità nei suoi gesti, come tu dici c'è un riempire di significato ogni cosa. Mi ha quasi ricordato un atto di magia simpatica. Caricare gesti di intenti e prendersi cura di qualcosa a cui l'intento è affidato, prendendosi così cura dell'intento stesso. Attraverso la delicatezza e l'attenzione a medicazioni e bendaggi Harry imprime tutta la speranza della guarigione. Draco di speranze non ne ha più, eppure tace la comparsa delle prime ombre. Il fatto che lui non voglia in realtà rompere questo nuovo equilibrio, questa magia creatasi tra loro due, credo sia proprio il fulcro della storia, l'evolversi naturale di una situazione che si cristallizza in una sensazione di nostalgica dolcezza. Non trovo una parola adatta a descriverla, forse potrei dirti che ho percepito come il contrario dell'unheimliche freudiano. Invece del perturbante, della paura o angoscia provata verso qualcosa di familiare che ci risulta allo stesso tempo estraneo e sgradevole, qui abbiamo un affidarsi, una sensazione di casa e di familiarità con qualcosa di nuovo che impariamo a conoscere e che ci fa bene. Non so se sono riuscita a rendere ciò che voglio dire. Si percepisce tutto: senso del dovere, amarezza, rabbia, delusione, speranza, dolcezza, consapevolezza e soprattutto la fiducia. E poi c'è quella ruvidità di base nel rapporto, Harry che butta Draco giù dal letto senza troppe cerimonie, Draco che risponde male e lo caccia, Harry che pure risponde male ma non se ne va, che non guasta mai ahahah Rende tutto più credibile, ma anche più piacevole ed equilibrato. Il troppo avrebbe storpiato. È molto bella davvero ed è scritta benissimo. Hai una scrittura scorrevole ma ricca, articolata. Ti faccio i miei sinceri complimenti.
(Recensione modificata il 10/11/2022 - 12:25 pm)

Recensore Veterano
11/01/22, ore 23:51

Ciao Gaia,
perdonami per il colpevolissimo ritardo con cui arrivo a recensire la tua storia, ma mi sono voluto prendere tutto il tempo necessario per poterla commentare con calma perchè....
Ma che è, sei impazzita? Una Drarry??? MA POSSO RICEVERE UNA DRARRY DA TE COME REGALO???
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
Tu non puoi avere idea di quanto io abbia URLATO nel vedere innanzitutto che avevi pensato di farmi un regalo di Natale (sei un cuore stupendo, oltre che totalmente pazza per tutti questi regali, ma quello lo sai già! XD) - ma non solo un regalo, una DRARRY REGALO!
Sono volato al settimo cielo, e me la sono letta tutta d'un fiato e poi riletta e riletta ancora e pazienza per l'angst, per il dolore e per il povero Draco cieco, perché questa storia è STUPENDA e non riesco a smettere di tornare da lei! La rivedo, la rileggo, la ristudio e in tutti questi giorni mi son sempre detto "Ok, sei pronto" e invece poi non sono mai stato pronto a commentarla perché... è così intima, e loro sono così uniti e così giusti insieme - nonostante la situazione, nonostante il dolore, nonostante il resto delle vite di entrambi vada a rotoli - che ad ogni lettura penso a nuove cose su cui soffermarmi.
Come avrai già notato, questa NON sarà nè una recensione sensata nè breve, ma ora ti tocca visto che hai osato scrivere sulla tua NOTP - che è la mia OTP, e come faccio a trattenere le briglie dei cavalli targati Drarry che muovono tutta la baracca della mia mente insana?
Ma provando a fare un po' il serio, cercando di calmarmi finalmente e di mettere in ordine i pensieri...

Partiamo dal titolo: UNA BOMBA!
Come ogni tuo titolo poi (sennò perché chiederei sempre consiglio a te, per i miei titoli? ahahah), anche stavolta sei riuscita a "targare" una tua storia con la titolatura perfetta e ad effetto. Nel momento stesso in cui ti trovi davanti "Mi trovi sotto la pelle" già prepari i fazzoletti (e va benissimo così), e già si percepisce tutta l'intimità e anche la "segretezza" che permea questo racconto e questo rapporto. Ero pronto a soffrire, ma sapevo che sarei rimasto super soddisfatto da ciò che avrei trovato dopo quelle prime cinque parole, perché mi avevi già caricato di aspettative sempre più che soddisfatte.
Non mi soffermo anche sull'introduzione, perché alla fine riflette ed amplifica il senso del titolo della storia, ma passo direttamente a lei e... non saprei nememno da dove cominciare!

L'ambientazione temporale da te scelta è perfetta: sebbene io shippi sempre i Drarry, credo che sia dal 6° anno che il loro rapporto comincia a manifestarsi con concretezza, e solo il post-Seconda Guerra Magica permette a loro, ormai giovani adulti, di far sbocciare quel sentimento che li ha accomunati. Come credo di averti detto una volta, forse dopo aver letto la tua Dramione, tra l'altro, per me Draco può funzionare con chiunque (anche Hermione), così come Harry può avere senso con Ginny - finché se ne stanno ad Hogwarts, o negli anni appena ssuccessivi. Ma la loro vita da adulti indipendenti, a mio avviso, sempre lì li porta: ad Harry Auror, sempre impegnato a combattere i maghi oscuri ma al contempo anche a distruggere quella relazione insulsa con Ginny e liberarsi da un giogo dei Weasley troppo stretto (alla fine sono la sua famiglia, ma te la devi pure sposare una rossa? Cambiare ogni tanto aria no? E poi Molly ottima mamma, non so quanto ottima suocera...) - e a Draco che, facendo i conti con la sua famiglia, le sue "scelte" e il suo passato, finisce per capirsi e accettarsi appieno, pagando il prezzo della propria libertà.
Ecco, tu nella tua storia mi hai regalato e descritto proprio questo: come possono tornare a incontrarsi, a riapprocciarsi questi due qui, se non attraverso a quella sofferenza che li ha legati fin dal principio e che finisce per essere il collante, il leitmotiv del loro rapporto - perché solo loro due sanno come ci si sente, e accettano l'altro come propria controparte.
Mi piace l'idea di un Draco punito dai suoi precedenti alleati, un "pentito" nel vero sensa della parola - e che di questo ruolo paga tutte le sofferenze e le conseguenze.
"[...] non esistono Mangiamorte pentiti o sopravvissuti. Esistono i pentiti, ma non sopravvivono mai.": con questa frase mi hai distrutto dentro, perché anche solo metaforicamente incarna il lato più oscuro e colpevole di Draco. Può aver capito di aver sbagliato, di essere stato dalla parte perdente e malvagia di tutta la storia - ma non importa quanto si pentirà, dal suo passato non si può sfuggire, mai. La morte di Narcissa e di Astoria, la distruzione della sua famiglia naturale e acquisita, e infine la cecità: sono tutte punizioni per Draco, l'incarnazione di tutto quel karma negativo che si è costruito intorno a sè che ritorna per raccogliere il proprio pagamento di sangue. Ha fatto male leggerlo così sofferente, ma questo tuo espediente è poi perfetto per permettere anche ad Harry di entrare in questo quadretto.
Perché il Salvatore del Mondo Magico, come tutti gli Eroi e i Prescelti, questa realtà punitiva la rifiuta, la aborra e la combatte - costi quel che costi, anche se la battaglia forse è già persa e non potrà mai essere volta a favore della giustizia e di come dovrebbe essere il mondo. E più il caso è disperato, più lui DEVE occuparsene - e se è Draco colui che è invischiato in questo orrore e oscurità, allora Harry non può tirarsi indietro per nessun motivo (proprio come ha fatto già ad Hogwarts, quando dietro quell'ossessione da sedicenne per me si cela una profonda volontà di scoprire che Draco NON era davvero un mangiamorte, che si era sbagliato e poteva infine salvarlo da sè stesso e dalla sua famiglia...).
Ce lo vedo benissimo, Harry che abbandona tutto e si fa carico di questa ulteriore responsabilità, così come la cura maniacale che ha nel medicare Draco nonostante le sue insistenze e la sua negatività e che lotta con la propria fede e la propria speranza a prescindere dalle reali possibilità di successo e da qualunque pronostico negativo che sia.

E alla fine tutto in definitiva si riduce di nuovo a questa lotta tra Draco ed Harry, una lotta diversa e più intima, che li lega come nessun altro può perché nessun altro vuole condividere in modo così profondo sofferenza e speranza reciproche. Mi hai fatto tenerezza col tuo Draco che suona la campanella una sola volta e poi si pente, che forse non spera neanche più di guarire perché farlo rischia di togliergli il suo Potter, e allora è meglio continuare a sentirlo in un modo nuovo, diverso e sempre uguale. Scoprirlo attraverso sensi nuovi, cancellando il passato in qualche modo e ricreando una nuova realtà fatta di polpastrelli e sensazioni tattili e battibecchi e dolore e gocce untuose e campanelle e freddo e solitudine - ma sempre in due.
Non hai dato una vera e propria chiusura al tutto, non abbiamo nè una vera speranza nè un defnitivo crollo di ogni illusione, e questo è davvero un bene - perché ad ogni lettura mi hai permesso di pensare a un finale diverso, più o meno angstoso a seconda di cosa avessi bisogno in quel momento di leggere, e non è capacità comune riuscire a dare a una storia del genere tutte queste potenziali sfumature e conclusioni.

Non so quanto si sia capito di questa recensione allucinatamente lunga, perché alla fine anche io mi perdo dentro i miei pensieri e sento solo i tasti sotto le dita e le sensazioni che affiorano in questo momento - ma ti ringrazio di cuore ancora e ancora per questo regalo così toccante e così sentito. Che poi questa sia la prima storia che pubblichi di questo 2022, beh, mi fa sentire davvero un privilegiato.
Ti abbraccio forte, sei una persona davvero speciale.
Grazie grazie grazie!
Con tanto affetto,
Fede

Recensore Veterano
05/01/22, ore 11:31

Ciao Gaia cara, 
passo di qui per ringraziarti sentitamente di questo regalo, inaspettato e davvero gradito! Lasciati dire che hai scelto un argomento davvero interessante da trattare e ora vorrei che fosse una long da potermi divorare. Perchè, effettivamente, Harry sarebbe così stupido da prendere e andare a convivere con Draco Malfoy pur di sanare i suoi sensi di colpa e il suo senso di giustizia, e trovo credibile che lo faccia al di là di Ginny. Già una volta l'ha scavalcata e lasciata per quello che riteneva giusto. 
Ho amato il fatto che Draco non vede ma percepisce Harry. Perchè Harry è percepibile, è percezione attiva, è comprensione, è sentire. E Draco lo sente anche se non lo vede! Bellissimo, e toccante, tutto che gira intorno al bellissimo titolo che hai scelto. Mi andrò senz'altro ad ascoltare la canzone. 
Insomma: come prima Drarry è un signor lavoro e chissà, magari ne scriverai altre. 
Grazie, grazie, grazie!
Un bacio
Mati

Recensore Master
02/01/22, ore 20:03

Ciao, come avevo detto sarei passata a lasciare una recensione perché la tua storia mi ha molto colpita. Mi aveva attirata già dal plot che avevo letto nel post su Facebook, leggendola ho avuto la conferma che si trattasse di qualcosa di estremamente originale. Anzitutto devo dirti che è scritta benissimo, il che non mi stupisce: non ho letto tantissimo di tuo, ma quel poco me lo ricordo molto ben scritto soprattutto dal punto di vista stilistico. Io non so davvero come, dopo un mese che pubblichi praticamente tutti i giorni, tu riesca ancora a scrivere piccoli capolavori come questa storia. In questo caso ci tengo a sottolineare la struttura tutta al presente, ed è piuttosto difficile che una storia scritta al presente mi coinvolga dal punto di vista emotivo, ma questa ci è riuscita in pieno. Ottima scelta lessicale, sintassi e grammatica perfetta, la storia è tutto sommato breve, ma ciononostante riesce ad andare a fondo nell'animo di Draco. In questo caso non sono tanto i fantasmi del passato a tormentarlo, quanto questa maledizione che gli impedisce di vedere e che lo fa cadere in una sorta di depressione del tutto comprensibile. Di Draco ho apprezzato il fatto che abbia scelto di diventare un auror per vendicare qualcuno che ha amato e che gli è stato portato via dagli irriducibili sostenitori di Voldemort. Lo ha scelto e gli è andata male, ma non tutto viene per nuocere. Harry, così stupendamente IC nel suo volersi occupare stoicamente di Draco, nel suo credere che un giorno guarirà, è proprio uno sciocco Grifondoro.

Il legame non viene approfondito più di tanto. Sappiamo che Draco è rimasto solo al mondo, ha solo Lucius che comunque è ad Azkaban e che ci rimarrà fino alla fine dei suoi giorni mentre Harry ha lasciato Ginny per stargli vicino. Eppure tra i due non nasce niente, alla fine non c'è nemmeno un bacio, ma è certo che questo occuparsi quotidiano, questo rapporto di convivenza forzata abbia portato da una qualche parte. Perché, nonostante non stiano effettivamente insieme, c'è intimità tra di loro. E questo traspare dalle parole, così come dagli atteggiamenti di Draco stesso che sembra comunque lusingato da tante attenzioni. Gli piace avere attorno Harry e, sebbene non lo voglia ammettere, ama il fatto che lui gli dia speranza. In un certo senso diventa il suo legame con la vita stessa, e questa è credo la cosa che più mi è piaciuta di questa tua storia.

Hai fatto davvero un ottimo lavoro!
Koa