Ciao Gaia!
Perdona il ritardo con cui arrivo a ringraziarti per questo regalo che racchiude, insieme, tutte le mie fonti preferite di amore e disagio: Pansy, Lucius, tu che scrivi proprio per me una lemon e, soprattutto, l’inarrivabile SANGIO e la songfic di Tutta la notte che, per noi, ormai era diventata leggenda. Non potevo chiedere di più da questo mio regalo di Natale.
Amo leggere le tue caratterizzazioni dei personaggi, ancora di più se calate nel descrivere ciò che ruota intorno a questa coppia improbabile e disfunzionale che amo e che ho amato scritta da te. Che Pansy vada al matrimonio di Draco vestita di nero è qualcosa che sfiora il canon! Mi piace molto come entrambi i due testimoni siano speculari, nel loro personale lutto, qualsiasi sia il motivo che l’ha originato (un matrimonio finito o un matrimonio che inizia). E quello non è solo un loro incontro, è un incontro di due solitudini perché Lucius ha perso suo figlio, adesso nelle mani di una Greengrass, e ha perso sua moglie, ancor prima che morisse, incapace di perdonarlo per aver lasciato suo figlio a pagare le sue colpe. E poi c’è la solitudine di Pansy, il terreno bruciato che s’è fatta intorno perché Pansy litiga, si difende da quelli che possono arrivare ad abbruttirgli la vita, persone inutili e scialbe – graziose e poco più, come Daphne e Astoria. Che lei sia andata avanti (“in un cammino fatto di relazioni occasionali, cotte infrasettimanali e innamoramenti dell’ultimo minuto”, ho amato questo stralcio) è qualcosa a cui non crede nessuno. Sembra quasi insofferente di dover spiegare a tutti che sì, Draco si è sposato, ma lei è oltre, perché innamorarsi è un’attività che gli piace molto meno di litigare, molto meno di perdersi a tracciare trame di trappola per prede facili e sostituibili.
Quelle due solitudini finiscono per incontrarsi in quel gioco di concessioni solo abbozzate ma comunque palesi; lui che non le dice che avrebbe preferito fosse lei sua nuora ma le spiega che i Malfoy il lusso di innamorarsi non possono concederselo. E così, si consolano l’un l’altro delle mancanze che gli sono state messe di fronte dalla vita, dagli errori colpevoli e incolpevoli. Perché se Pansy vestita ama litigare, nuda lascia trasparire quel che meglio c’è di sé, le sue forme che avvolgono e si fanno avvolgere da Lucius come se quello fosse l’ultimo finale sgarro con cui ringraziare Draco per quello che è stato “il tradimento più grande della sua vita”. Lo smacco ad Astoria è stato quello di essere lì nonostante non la volesse, quello a Daphne di essersi presa Blaise prima di lei, o durante o dopo, e quello a Draco di consolarsi così, con suo padre, nel giorno del suo matrimonio a dirle che lei, davvero, avanti è andata. E lo ha dimostrato.
Scusami per questa rece che risulterà un po’ un’accozzaglia delle sensazioni che ho tirato fuori dal testo ma mi è piaciuta davvero tantissimo la storia e, ringraziamento doppio, perché so che le lemon non sono la tua cup of tea ma il fatto che tu abbia onorato la promessa sangiovannistica (?) con questo, è per me doppia felicità!
Ti mando un abbraccio forte, con una raccomandazione al tuo ginocchio di non fare brutti scherzi!
A presto |