Mi avevi avvertita e hai fatto bene, perché non ci sono stati drammi. Qua da me e in chat, lo sappiamo.
Stupenda. E sì, non poteva aspettare proprio il prossimo Halloween.
Ricordo quando ne avevamo parlato, che avevamo tirato fuori tutte quelle teorie pazzesche e strane e devo dirtelo, ti è venuta divinamente.
Ha il giusto senso di angoscia all’inizio, quando noi lettori sappiamo a grandi righe chi è la presenza che “disturba” l’armonia delle camere, fino alla speranza quando Sakusa ci crede, con quel “Ti aiuto io” che di una sincerità unica. Fino a vedere Atsumu, fino a sentirlo storpiare il suo nome per la difficoltà di far arrivare quel suono ultraterreno a lui, un mortale, fino alla completa accettazione.
Ho amato lo svilupparsi del loro rapporto, ho amato che, con l’episodio della madre, Sakusa sia riuscito ad avere un po’ di Atsumu. È stato tristissimo da leggere, anche se lo sapevo, ma mi ha pianto il cuore comunque per lui e Osamu. Perché non ce la faccio a vederli divisi, è più forte di me, ma doveva accadere.
Mi è piaciuto particolarmente come hai deciso di far intendere il passare del tempo, la scelta di rendere uno come Sakusa, nella vecchiaia, uno di quei signori anziani che vedono la loro normalità distrutta da un’estranea, che non vogliono sentire né vedere ragioni. E qui Atsumu ha fatto la differenza, perché Sakusa ascolta solo lui.
E la fine. Dio, la fine. Dalla morte di Sakusa alla disperazione di Atsumu, fino a che non si rende conto di essere la questione in sospeso. Bellissima, non ci sono parole.
Quel tocco, che aspettavano da tutta una vita, è stato emozionante.
E ovviamente Sakusa sarà il fantasma più rompiscatole, la scritta lavami è solo una delle cose terrificanti!
Bellissima e complimenti! Ti è venuto un piccolo capolavoro!
Un bacione!!! |