Ciao, Eli! ❤
Chissà se riuscirò a cominciare e a finire questa recensione oggi!
Potrei scrivere solo poche parole e chiudere, so che ti potrebbero bastare quelle. Adesso le scrivo eh? Pronta?
Lance mi è piaciuto in questa fic.
Basta, accontentati. Non è che può avere tutto e tutto insieme!
No, scherzo. Da quell’assaggino che mi avevi scritto con zia Joanne pensavo già a un Lance mezzo matto come al solito, invece qui c’è solo un bambino che vuole sapere di più e più sa più non capisce. Ha un’età in cui si comincia a fare i conti con pensieri propri e quello che sente non quadra. La guerra è finita, suo padre non l’ha nemmeno vissuta eppure la loro famiglia ha a che fare con queste etichette tremende che appartengono al passato.
Mi piace la vivacità dei suoi pensieri e il modo in cui riesce a capire la differenza fra giusto e sbagliato.
Poi crescendo qualcosa è cambiato. Vabbè. Ahahahah! Vedremo cosa, squinternato.
Mi è piaciuto molto anche il ritorno del motto di famiglia nel breve discorso fra i due fratelli, sia perché in quel pezzo si ritrova il forte legame di Lance con la sua famiglia, sia perché quella citazione dà prova dell’educazione purosangue che gli viene impartita praticamente da sempre e questo io lo vedo in un modo che non so se è giusto… un po’ come se una famiglia del loro livello alla fine può diventare una gabbia dorata che non dà via di uscita.
E alla fine, un momento di dolcezza. Solo perché è troppo provato dall’incubo per insultare. Che poi, cosa avrà sognato? Non è dato sapere. Teniamoci la Sfinge anche qui, che almeno si lascia andare ad un abbraccio.
Quando abbassa le difese sembra una persona normale.
E infine ho lasciato loro. Emmeline e Evan. Ho amato scoprire altri pezzettini della loro storia, Emme che avrebbe combattuto con l’Ordine se non avesse dovuto scegliere è qualcosa che me l’ha fatta amare ancora di più, ma una scelta doveva farla e ha scelto l’amore. Silente è comunque fiero di lei, lo sa?
Ed è doloroso vederla prendersi cura di Evan con quell’amore totalizzante pur non condividendo quelle scelte, quella guerra e quel modo di agire. Da quando ha fatto i conti con quello che prova non ha mai vacillato.
Eli, hai scritto una storia bellissima! Un viaggio che mostra come tutto, spesso, sia fuori dal nostro controllo.
Non conoscevo la canzone, ma l’ho ascoltata ed è bellissima, e si sposa con questo racconto una meraviglia, tanto da farlo risultare ancora più emozionante! Brava! ❤
Un abbraccio grande!
gabry
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