Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
E finalmente torniamo indietro nel tempo, perchè per quanto possano essere belle le storie sugli studenti attuali di Hogwarts, se ne trovano ben poche che riguardano i loro antenati. Quindi, ho apprezzato assai leggere di Sirius, James e Lily.
Tornare alla stazione è sempre bello e quel binario mi dona sempre forti emozioni. Dunque, torniamo alla storia. Troviamo l'arrivo dei tre ragazzini in tempi diversi, con i loro pensieri, le loro paure, le loro speranze.
Sirius vuole disperatamente portare avanti la tradizione di famiglia nei Serpeverde e, giustamente rimane sconvolto dalla scelta del cappello che lo ha indirizzato altrove. Ma era impazzito? Era rotto? Aveva sbagliato? NO! Semplicemente, come gli ha ricordato Silente, il cappello guarda il cuore e l'anima delle persone e le smista in base a quello. E lui, Sirius, ha tutte le carte in regola per fare parte dei Griffondoro. Ma sta a lui e solo a lui, decidere del suo destino, non è in trappola, è libero di scegliere e - sebbene tenuto a distanza dagli studenti delle due case - la neo amicizia con James lo fa riflettere e apprezzare quella nuova condizione.
James non ha grandi aspettative sulla casata in cui incappare, ma vuole fare a tutti i cosi amicizia con Sirius e stuzzicare Lily.
Lily, povera. Lei è una babbana e lì si sente come un pesce fuor d'acqua. In più sul treno viene avvicinata da un esuberante James che la spaventa e si difende. Per fortuna poi inizia a trovarlo simpatico, anche se estremamente insistente.
La parte dove James e Sirius fanno amicizia, grazie alla tenacia del primo, è molto bella e fa capire che d'ora in poi, Sirius accetterà la sua nuova sistemazione, felice di avere trovato il suo primo amico.
Ho molto apprezzato come hai dato spessore ai personaggi e li hai fatti interagire tra di loro, perfette situazione da primi incontri.
Grazie per la bella lettura e alla prox. Ciao, Chiara. |