Ciao,
Passo a leggere tutte le storie mie 'avversarie' al contest e trovo queste tre drabble che non riconducono a una richiesta d'aiuto o a un appello alla consapevolezza, ma a un semplice: "hey, guardate che ci siamo anche noi".
Conosco una persona che ha questa malattia. Il tuo scritto mi ha fatto riflettere su una cosa. Oltre all'imbarazzo, al disagio e alle oggettive difficoltà fisiche delle donne che ne soffrono, c'é forse anche da considerare che queste persone sono indubbiamente invalidate nello svolgimento di molte attività fisiche.
Me lo raccontava la signora che conosco. Niente piscina per più di 10 gg al mese, stanchezza, difficoltà sociali a relazionarsi con chi ignora il problema e molto altro.
Argomento ostico, insomma, ma credo che parlarne per farlo conoscere sia il modo migliore per condividere (spiegare) il disagio.
In bocca al lupo per il contest. Alla prox!
Ssjd |