Credo che la coscienza di sé stessi sia sempre l'unica arma, anzi, l'unico scudo possibile in queste situazioni.
Magra consolazione dirai, non è così.
Consideralo un investimento.
C'era anche qualcuno piuttosto famoso e discretamente in gamba che diceva, perdonami non ricordo le parole esatte, che gli errori più grandi si fanno sempre per i motivi più nobili. Non credo si debba aggiungere altro.
Ciao Cristina.
Una poesia rappata. Arrabbiata.
Distorta.
Come la realtà.. Eh già
"Verranno tempi migliori"... Me lo diceva spesso mio padre... E aveva ragione...
Un abbraccio (anche a Ilbilbo)
Roberto

Leggi la risposta dell'autore

Buongiorno
Quanto bisogno di amore trasuda da questi versi! Siamo tutti troppo stressati in questo periodo, le paure continue e niente che funziona. Almeno ci lasciano i nostri cuori... A noi scaldarli.

Leggi la risposta dell'autore

Fortemente amaro, profondamente disperato questo cantico a due voci che lascia percepire la grande solitudine di questo periodo Caino. La solitudine si percepisce di più se ad abbabdonarci sono le persone care. Purtroppo non c'è molto da fare se non attendere, perdonare, poiché sono loro a perdere noi e non viceversa, e cercare di andare avanti, ché del doman non c'è certezza, chi vuol esser lieto, sia...la vita ci regala tanti colpi di scena, a volte belli e a volte brutti, ma tutto l'insieme ci aiuta a crescere e ad affrontare il livello successivo. Voi siete sempre più bravi, chapeau.

Leggi la risposta dell'autore

Un canto disperato quello di Baudelaire al quale si è unito il controcanto del Bilbo, il quale in veste di amico le si fa presso per cercare di portare conforto ad un’anima in pena.
Trafitto il cuore dalle mille schegge di un amore difficile, magari incompreso, con promesse risultate tradite poiché si sono rivelate false e illusorie, e nelle quali per un certo tempo ci si è crogiolati perché si aveva paura di vedere una verità da rifuggire con determinazione, o forse perché non sentite nella stessa uguale misura, recano uno sconforto che, dalle parole, risulta pienamente tangibile, come tangibili sono le parole, non solo consolatorie, volte a ricreare una atmosfera nella quale ritrovare la serenità smarrita o l’essenza più vera e pura della te stessa, che ora si sente ripudiata da tutto ciò che la circonda.
Molto bello questo passo: “Presenza e Mancanza non è forse questa di vita l'essenza?”
Ma tu sei uno spirito guerriero e, da questa battuta di arresto, saprai tirare fuori le unghie per arrampicarti sulla cima dove si trova quella felicità anelata o più semplicemente una tranquillità interiore che ti aiuterà a vedere le situazioni da una diversa angolazione.
Spero di rileggerti con rinnovata pace nel cuore e nella mente, che solo momentaneamente è nascosta nel profondo di te stessa.
Un abbraccio e un saluto.

Leggi la risposta dell'autore