Oh mamma, ma come mai non ho ancora recensito questa storia?
Insomma, se mi parli di Oliver, mi attiri come il miele con le api!
Mi è piaciuta molto questa piccola os perché mi hai mostrato varie sfaccettature di Oliver molto interessanti. Cosa sappiamo di lui da libri? Che è ossessionato dal Quidditch, che brama intensamente vincere la Coppa e poi?
La Rowling non ci ha detto molto altro su di lui.
Tutto questo blaterale per dirti che questa era la storia di cui avevo bisogno. Perché mi hai fatto vedere un Oliver umano - adolescenziale - per cui non esiste solo lo sport. Certo, è assetato di vittorie ma in lui c'è molto altro, c'è questo sentimento bruciante che non riesce a comprendere e che gli genera ulteriore frustrazione.
Ti dirò: io non lo shippo con nessuno proprio perché, ahimè, lo vedo solo come il Capitano. Credo che qualcuno lo metta con Flint ma non penso di aver mai letto una storia sulla Oliver/Percy.
Eppure, come hai fatto giustamente notare nelle note, loro due erano dello stesso anno, dovevano per forza conoscersi. Insomma, hanno passato sette anni nello stesso Dormitorio!
Tornando al primo frammento che hai scritto, l'amarezza che prova il buon Oliver è palese. Forse era una follia anche solo poter sognare di vincere ma sappiamo bene che lui non è uno che si arrende. Quindi, com'è prevedibile, esplode di rabbia quando la sua speranza viene brutalmente infranta dalla realtà e la sua furia si abbatte sui suoi effetti personali.
La presenza di Percy, però, riesce in qualche modo a placarlo, a far scemare l'ira e a restituirgli la calma. E dire che il ragazzo non fa nulla! Gli si siede solo accanto, mettendosi a leggere - ma legge davvero? - e generando così un silenzio piacevole e confortevole.
Il secondo frammento mi ha strappato un sorriso malinconico perché è proprio in questo anno che il mondo ha conosciuto Oliver Baston.
E tutte ci siamo innamorate di lui <3
Chiaramente la rabbia che prova è ancora più bruciante e logorante di quella precedente. Qui aveva un nuovo Cercatore, capace e brillante, e questo lo avrà portato a illudersi di poter agguantare la tanto sospirata Coppa. Però nel momento in cui si è trovato di nuovo sconfitto, la collera è ancora più violenta di quella dell'anno precedente.
Percy, infatti, lo porta in un posto in cui può sfogarsi, scaraventato dozzine e dozzine di piatti contro la parete.
E credo che gli Elfi, dalle cucine, ringrazino.
Nel terzo scorcio abbiamo ancora una sconfitta. Stavolta però il fato è stato talmente beffardo che non ha dato a Oliver nemmeno la possibilità di tentare.
Inoltre assistiamo a una spaccatura tra lui e Percy. Il secondo, giustamente, gli fa notare che, vista la situazione critica al Castello, il Quidditch è proprio l'ultimo problema degli insegnanti. Oliver concepisce queste parole come un tradimento perché gli sembra che Percy non riesca più a comprenderlo. Quindi la rabbia che prova sembra quasi dargli la spinta di confessare, di parlargli finalmente di quello che si tiene dentro da anni.
Eppure tentenna e tace ancora.
Credo che il dietrofront di Oliver sia motivato più dalla stizza che dalla paura. Certo, interiormente sarà spaventato perché mostrarsi a qualcuno, esporsi così tanto è sempre un salto nel vuoto, eppure penso che il suo orgoglio gli abbia in qualche modo imposto di non dir nulla perché era talmente offeso, talmente arrabbiato, che probabilmente credeva che l'altro non meritasse di sentire quelle parole.
L'ultimo scorcio è quello che aspettavo con trepidazione perché, ogni volta che rileggo quel capitolo del terzo libro, mi commuovo sempre. Oliver riesce finalmente a vincere, a sfruttare la sua ultima occasione. E la gioia, l'ebbrezza della vittoria, gli dà lo slancio necessario per fare quello che aspettava da anni. È stato un gesto impulsivo, forse è proprio questa la differenza tra le volte precedenti. Non pensa e agisce.
Credo che la dichiarazione sia perfettamente in linea con il Capitano: non è sdolcinata, anzi, in qualche modo è buffa perché sottolinea ancora una volta la sua fissazione per lo sport.
Ti mando un grosso bacio e ti ringrazio davvero per questa piacevole lettura.
Buona domenica,
Blue
Ps: l'ho letta ieri sera, a letto, ma ero davvero troppo cotta per poterti scrivere una recensione sensata ;) |