Ciao Demy, ti ritrovo con piacere, dopo la pubblicazione del primo capitolo, che ci ha lasciato con degli interrogativi che parzialmente trovano spiegazione in questo nuovo passaggio.
Con altrettanto piacere abbiamo conosciuto l’ampia e bella famiglia di Caroline e Dwight e abbiamo, altresì, notato che la bionda ereditiera nel tempo non sia cambiata molto: tiene sempre parecchio alla sua persona, forse anche favorita dal fatto di essere la madre di tre belle ragazze, con cui condividere la sua passione per i begli abiti e le belle cose in generale. Abbiamo saputo che Dwight abbia fatto carriera e non sia rimasto, d’altronde mai avrebbe voluto essere semplicemente considerato il marito della ricca ereditiera, con le mani in mano, ma abbia continuato con il suo lavoro alle miniere e, anzi, si sia specializzato in una branca della medicina che aveva tanto bisogno di essere esplorata, quella della psicanalisi, al fine di essere di fattivo aiuto ai malati di mente, i quali venivano, di fatto, banditi dalla società perché non in grado di accettarli e saperli curare, tentando di restituire loro la vita che avevano prima e che non li rendesse dei reietti. Dwight aveva cominciato a prestare le sue cure a George, quando si era ammalato ed era stato rinchiuso in manicomio; con i suoi studi approfonditi, nel tempo è stato in grado di ricondurlo a vivere una vita soddisfacente, permettendogli anche di poter convolare a nozze con una graziosa duchessa dello Yorkshire una volta che aveva ripreso in mano le redini della sua esistenza.
Nel momento in cui Ross e Demelza sono tornati da Londra purtroppo Dwight è in giro per i suoi studi, anche perché vuole raccogliere le sue esperienze in un volume di prossima pubblicazione e, quindi, sta girovagando per la Francia e l’Italia, dove ci sono biblioteche molto ben fornite e colleghi con i quali poter studiare casi vari e apprendere tecniche differenti.
Caroline e Demelza sono molto amiche e quest’ultima, in questo particolare momento della sua vita, ha bisogno di avere una donna vicina che possa comprendere le sue paure. Veniamo a sapere della malattia che l’ha colpita e che, in capo a poche settimane, avrebbe dovuto essere operata da un luminare ben conosciuto anche da Dwight. Un argomento delicato che dovrà essere affrontato dai coniugi Poldark con il resto della famiglia, dovendo solo trovare il momento giusto. Caroline, per alleggerire la conversazione, le parla dei ragazzi, di quanto siano sempre stati piacevolmente insieme, praticamente da quando sono nati, essendo le loro famiglie molto legate fra loro, così anche i ragazzi con il tempo sono cresciuti insieme, fra piccole scaramucce sempre risolte, ma nell’ultimo incontro, in cui tutti i ragazzi si sono ritrovati, Caroline ha avuto l’impressione che Valentine avesse un cruccio che gli appesantiva l’animo e, anche quel poco che ha svelato, tramite opportune domande da parte di Caroline, ha lasciato in quest’ultima il seme del dubbio, mettendo così Demelza al corrente della strana domanda che le è stata rivolta e che concerne il legame di parentela esistente con Julia. L’argomento è delicato per Demelza e, con tutti i ragazzi, la nascita di Julia è stata affrontata in modo che la piccola potesse sentirsi pienamente parte della famiglia senza svelare alcunché. Ma ora Valentine sembra turbato, e questo turbamento si manifesta anche in presenza di Ross, mentre entrambi stanno cercando di mettere ordine fra le carte della miniera. Anche a Ross Valentine chiede notizie circa i natali di Julia, senza peraltro specificare il perché insistente di quella richiesta di informazioni. Ross cerca in tutti i modi, e con coerenza, di allontanare l’argomento, con il risultato ultimo di far richiudere il ragazzo in un mutismo immotivato ai suoi occhi, anche perché nella mente di Ross c’è il problema assillante della malattia che ha colpito la moglie con la recondita paura di poterla perdere, e con lei di perdere la sua roccia, il suo rifugio. Ma il comportamento di Valentine ha destato in lui più di un interrogativo e non appena ritrovata la calma dovrà provare a riparlare con il ragazzo indagando un po’ più approfonditamente per cercare di comprendere cosa si nasconda dietro quel fuoco di fila di domande a cui è stato sottoposto.
Ora rimaniamo in attesa del confronto padre figlio, che non sarà certamente facile da affrontare, dato che occorrerà anche dover raccontare agli altri figli le condizioni di Demelza.
Ti aspetto pertanto al prossimo aggiornamento, augurandoti di trascorrere oggi una serena festività.

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Che sorpresa ritrovare il proseguio della tua fanfiction lunga!
Devo dire che ritrovare i bambini cresciuti (d'età e numero) è stato bello. Mi ha lasciata un pò perplessa la situazione fra Valentine e Julia, non so se è un qualcosa che approvo del tutto, forse anche in virtù che conosco l'animo oscuro di Valentine dai libri e anche se Julia grande non l'abbiamo conosciuta attraverso Graham, l'ho sempre immaginata come una ragazza limpida. Infatti si nota l'insistenza (tallontante) di Valentine e la riluttanza di Julia che ha comunque remore morali assolutamente giustificabili (è una situazione che mi ricorda un pò l'anime di Georgie che vedevo da bambina, dove due fratelli si infatuavano della sorellina adottiva).
Come finirà sta cosa, ce lo dirai tu!
Anche i Romelza, che sembrano nascondere qualcosa, mi incuriosiscono. Cosa può essere?
La curiosità è accesa ed affidata alla tua penna e fantasia.
Brava e bentornata!

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Ma che gradita sorpresa, cara Demy, trovare un sequel della tua accattivante storia precedente che tanto mi ha tenuto compagnia.
Interessante che tu voglia esplorare il mondo della famiglia Poldark, come si sia evoluto nel corso degli anni, facendo giungere tutta la famiglia al gran completo fino a noi e con già, da queste prime righe, qualcosa di particolare, che tratta appunto dei due ragazzi più grandi, quelli che avevano avuto più tempo per conoscersi, per abituarsi l’uno alla compagnia dell’altra, per stringere un legame più forte, essendo anche più vicini per età anagrafica, rispetto a tutti gli altri figli dalle età assortite.
In questa passeggiata, che fanno tutti insieme, o quasi insieme, ce li mostri con un piglio accattivante, evidenziando chi siano nonché qualche aspetto della loro personalità. Ognuno, quindi, con le sue peculiarità che lo rende interessante.
Tutti non stanno aspettando altro che l’arrivo dei due genitori da Londra, e che dalle frasi finali, sembra riservare alcune sorprese, che nemmeno i due coniugi, sanno come potranno essere prese dal resto della famiglia.
Ma il rapporto che si è creato fra Valentine e Julia è quello che ha attirato l’attenzione immediatamente: due ragazzi cresciuti come fratelli, a stretto contatto fra di loro, che si sono innamorati. Ma se per Valentine, la cosa sembra essere serissima, Julia, che molto ha riflettuto sulla strana condizione che è venuta a crearsi, crede sia solo un’infatuazione e che presto passerà, riportando la loro vita a scorrere nell’alveo della normalità che hanno sempre avuto. Julia espone questi pensieri a Valentine, ma dentro di lei non è pienamente convinta, soprattutto quando Valentine le conferma che per poterla dimenticare, l’unica cosa da fare sarebbe allontanarsi da Nampara, in modo da non averla sotto gli occhi e intorno ogni giorno, nel quale, in buona parte dei momenti, il pensiero è rivolto a lei. Il giovane è convinto che i genitori saranno in grado di capire la nuova situazione sentimentale che è venuta a crearsi, non vedendoci nulla di malsano, in quanto loro due non sono fratelli di sangue. Mentre il ragazzo non si fa problemi nei confronti di nessuno, Julia pare avere un occhio di riguardo al pensiero della gente che li conosce e che li ha visti crescere come fratello e sorella.
L’inizio pertanto si prospetta altamente interessante: sarà curioso vedere l’atteggiamento dei genitori e della famiglia tutta quando si affronteranno argomenti piuttosto spinosi, e a giudicare dalle premesse ce ne sono già due che concorrono a scombinare il sereno tran tran dell’intero nucleo famigliare.
Lieta pertanto di imbarcarmi con te in questo nuovo viaggio, che riserverà sicuramente delle sorprese, sempre molto ben narrato dalla tua penna insieme alla tua fantasia. A presto!

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