Cara Lady Warleggan, rieccomi finalmente da te!
E’ passato un po’ di tempo e ti chiedo scusa del ritardo. Mi auguro che il mio silenzio non ti abbia portato a sospettare un calo di interesse da parte mia verso il tuo racconto, che apprezzo moltissimo. Purtroppo i miei tempi sono particolarmente ed inevitabilmente lunghi, sia come lettrice che come scrittrice, ma ciò non mi impedisce di tornare da te ogni volta che posso, né di portare avanti il mio progetto di scrittura (a proposito, mi auguro di poter pubblicare presto il quinto capitolo).
Mi ero affacciata per riprendere la lettura de “L’Istitutrice”, quando ho notato la tua nuova storia. Incuriosita, mi sono fiondata a leggere la prefazione – che prometteva bene – e così non ho resistito: dovevo assolutamente divorare il primo capitolo!
In primo luogo, voglio congratularmi con te per l’idea che hai avuto di inserire i personaggi di “Poldark” nella realtà dei giorni nostri, un’idea che reputo tanto simpatica quanto originale. Sai che anch’io ho in mente da tempo qualcosa del genere, per un certo progetto? Al momento non svelo nulla, speriamo un giorno di poterlo realizzare! Pur trattandosi di un gruppo di adolescenti, per di più lontani dall’atmosfera austera di fine ‘700, sei stata in grado di caratterizzare al meglio i personaggi rendendo giustizia alla personalità di ciascuno senza tralasciare o sminuire nulla, nonché valorizzando diversi aspetti dei loro caratteri.
Leggere di Ross e compagnia in chiave moderna è stato un vero spasso, e posso immaginare quanto ti sia divertita a scrivere!
La professoressa Teague? Ma è geniale! Mi hai fatto sbellicare dalle risate, hai scelto il giusto personaggio come insegnante di matematica!!
E non ti dico quanto ho apprezzato il fatto che tu abbia introdotto le figure secondarie di Monk Adderley, Keren Smith e John Treneglos, rendendoli studenti e compagni di classe “scomodi” e antipatici, per le ragioni che solo chi conosce gli originali può comprendere!
E vogliamo parlare del mio Dwight? “Non dava mai contro a nessuno. Era la persona più dolce e più pacata che conoscesse”. Credimi, non avresti potuto descriverlo meglio. Avevo gli occhi a cuoricino mentre leggevo questo passo!
Il tuo stile di scrittura, che per ovvi motivi è qui più rilassato, si mantiene fluido ed impeccabile, nulla ha da invidiare a quello de “L’Istitutrice”. Trovo anzi lodevole che tu sappia destreggiarti con abilità e naturalezza tra le varie ambientazioni, come una valida scrittrice dovrebbe fare. Per essere chiara: mi piace davvero molto ciò che scrivi e il modo in cui lo scrivi. Ottimo lavoro, vai avanti così!
Resta inteso che, non appena mi sarà possibile, passerò a leggere e recensire gli altri capitoli della tua storia principale. Un po’ per volta, saprò rimettermi in pari. Un abbraccio, a presto! |