Recensioni per
Giorni
di Flofly

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/24, ore 14:31
Cap. 1:

Cara, che piacere tornare a leggerti! Grazie di aver proposto questo gioiellino o avrei rischiato di perdermelo e mi sarebbe davvero spiaciuto un sacco perché adoro Remus e questa tua storia gli rende pienamente giustizia **. Ho apprezzato assai tutta la linea narrativa che parte dalla sua infanzia, dall'evento che gli ha cambiato la vita e riprende poi tutti i punti cardine della sua esistenza: l'amicizia con Lily e i Malandrini (con attenzione particolare per Sirius, mio Dio, quanto li shippo loro due), il matrimonio con Dora e il loro rimanersi per davvero accanto finché morte non li separi (il mio cuore si è appena spezzato) e l'amore insuperabile che un padre ha per i propri figli, al punto da sacrificarsi per permettere loro di vivere in un mondo migliore. Posso dire che mi sono letteralmente sciolta poi al pensiero che Dora si sia innamorata di Rem ad appena otto anni, senza nemmeno conoscerlo? Quando l'age gap non è esagerato ammetto di andarne pazza ** (diciamo che arrivo a una tolleranza di circa quindici anni ahahaha). Credo che la parte che mi ha emozionata di più in assoluto sia stata il finale: immaginare questi tre fantasmi accanto a chi è rimasto, non ancora pronti a lasciarli andare... cioè, l'idea che Fred abbia il cuore spezzato al pensiero di lasciare George da solo mi sta facendo zampillare gli occhi come una fontana... e che bello vedere Lily arrivare e promettergli di avere cura di lui come Molly ha avuto cura di Harry. Che immagine struggente e meravigliosa, davvero!
Insomma, sarà anche angst ma ti assicuro che questa storia mi ha fatto bene al cuore, è stato come mangiare un cioccolatino ♥
grazie ancora per averla proposta!

Un abbraccio grande!

Bennina

Recensore Master
13/06/23, ore 18:27
Cap. 1:

Ciao Flo,
oggi sarai stufa di sentirmi ma, data l’ispirazione del momento, ho deciso di dare scattare a leggere anche questa storia.
Prima di passare a commentarla, mi sento in dovere di farti una confessione. Sì, anche a costo di farmi odiare. Queste cose vanno dette.
Io non sopporto Remus.
Ecco, l’ho fatto. Ora mi sento molto più libera.
Tutta colpa di Teddy, se te lo stai chiedendo.
Però, però, però, mi sento di dire che, visti i precedenti – Ted senior – e visto come scrivi, sono molto tranquilla.
Partiamo!
Partiamo malissimo, però. Cioè, scusami, tu sai che io non posso vedere il lupastro e cosa fai? Mi sbatti in faccia il momento di quando era un bambino innocente.
Tu mi vuoi male.
No, a parte gli scherzi, penso che sia difficile – se non impossibile – non empatizzare con Remus per quel morso che gli ha stravolto la vita, facendogliela odiare e odiare se stesso.
Interessante come la trasformazione lo abbia reso più sensibile agli odori, non solo quelli tangibili all’olfatto umano ma anche a quelli più difficili da individuare.
Penso che il trauma peggiore per Remus non sia stato tanto quello che gli ha fatto Greyback – anche perché non le lune piene non sono esattamente una passeggiata – ma le conseguenze che sono derivate quando quel marchio è stato impresso sulla sua carne.
Credo che lui fosse un bambino più sveglio della sua età e, questo, mi spiace, dirlo non è stato un bene. Perché se non si fosse accorto di cosa significasse davvero quella paura così forte e insostenibile, forse non si sarebbe aperta quella voragine dentro di sé. E forse non sarebbe fuggito dalle piccole gioie che la vita poteva ancora offrirgli.
Ci ha provato, lo ha fatto davvero finché non ha incontrato i Malandrini. E lo si capisce, lo si capisce davvero perché abbia deciso di fidarsi. “Quel giorno sapeva di terra, dell’aria già tiepida della sera di inizio primavera di un aprile incredibilmente caldo, di eccitazione. Era la prima volta che l’odore del giorno che scivolava piano verso la notte non faceva più paura” devo aggiungere qualcosa? Devo dirti il perché queste due frasi mi hanno scaldato il cuore, di come abbia percepito anch’io quel raggio di primavera in un inverno rigido e cupo?
E ci credo che sia stato felice di ritrovare Sirius – “l’odore famigliare del suo corpo, quell'energia che neanche un decennio ad Azkaban aveva potuto sopprimere: incenso misto a labdano” – perché è stato come un tornare indietro, a tempi più felici. E si nota che Remus ne aveva disperato bisogno, così come la disperazione è stata quello che gli è rimasta quando lui n’è andato.
Il dolore si percepisce, così vivo e bruciante (bellissimo il paragone con Harry).
Arrivando alla parte con Tonks, penso di aver capito perché lui se ne sia innamorato. L’ho vista attraverso gli occhi di Remus. Tonks è capace di portare il sole, sa di aria buona e pulita – “il sapore della felicità, nonostante la paura che aleggiava attorno a loro”.
E mi ha fatto sorridere come lei tenti di distrarlo dalla battaglia che stanno per combattere confessandogli che si era già innamorata – con l’ingenuità delle bambine – di lui ancor prima di conoscerlo e che aveva deciso che se lo sarebbe presa, che lo avrebbe reso felice.
«E ora andiamo a riprenderci il mondo che spetta a nostro figlio»
Tu fai male, sappilo. Perché mi è si è spezzato il cuore con questa frase.
E si è letteralmente frantumato con il paragrafo seguente.
Il momento in cui si congedano da questo mondo è stato straziante, ed è poco di conforto che il trapasso sia stato rapido. Perché l’accenno a Fred, agli altri corpi martoriati dalla guerra, a Peeves – persino a Peeves! – non ha fatto altro che aumentarmi il magone.
Perché, sì, Voldemort sarà stato anche sconfitto ma il prezzo da pagare è stato alto.
E lo so che ho sciocco ma il finale mi ha fatto sorridere, perché, forse, nel caso di Remus non si è trattato proprio di una sconfitta. Ha dovuto lasciare il figlio che aveva appena messo al mondo ma dall’altra parte non c’era il vuoto ad attenderlo, bensì le persone che aveva amato e perso.
Lily è stata di una dolcezza straziante, così come l’abbraccio tra i Malandrini.
“Teddy sarebbe stato bene, nonostante il dolore. Era certo che Andromeda e Harry avrebbe fatto di tutto per proteggerlo e fargli sapere ogni giorno quanto i suoi genitori l’avessero amato.”
Tu vuoi farmi piangere, ammettilo!
Cercando di tenere a bada la commozione, vedrò di scriverti le mie riflessioni circa gli odori. Sono sicuramente il filo conduttore di tutta la storia e mi è piaciuto molto il modo in cui sei riuscita a destreggiarti, perché non solo hai dimostrato originalità ma precisione nel veicolare il messaggio.
Quello che posso dirti è che io sono rimasta con il fiato sospeso. Sono partita provando pietà, ne ho provata parecchia perché ad ogni gioia sembrava succedersi un dolore più profondo, una perdita sempre più devastante, fino al momento in cui Tonks e Remus scherzano.
È vero, forse Remus ha capito di credere nell’amore solo durante il suo ultimo giorno ma mi sento di dire che, di amore, nonostante tutto, ne ha ricevuto.
Un abbraccio da una commossa Eli <3

Recensore Veterano
24/01/23, ore 05:12
Cap. 1:

Ciao!
Posso dirlo? Che dolore, che immenso dolore! Questa storia fa male esattamente come la prima, la seconda, la terza volta che l’ho letta. Ti confesso che se ci fossero stati due Bonus Sangio, uno sarebbe andato senza ombra di dubbio a questa storia, perché è semplicemente meravigliosa e spaccacuore, nel modo più semplice e assoluto che esista. Trovo intanto che la canzone che hai scelto di utilizzare si adatti perfettamente al testo e che i tuoi protagonisti siano tutti raccontati in modo assolutamente OC. Sarà che sono debole (debolissima) per Remus, per i Remadora, per tutti i racconti che riguardano la sua infanzia di lupo mannaro, ma questo mi ha catturata fin dalla primissima riga. Trovo calzantissima la scelta di raccontare questo bambino sommerso da un’improvviso olfatto da lupo, che arriva a catturare tutti gli odori che prima passavano inosservati, con precisione quasi chirurgica; in particolare, quello primordiale, inspiegabile e impalpabile, della paura – fatto di sudore freddo, ormoni, tremiti, preoccupazione che esala dal fiato e dalla pelle. Ho amato l’immagine di questo odore che gli rimane attaccato sulla lingua come una piuma di zucchero, a descrivere quest’immagine feroce – quasi qualcosa che ti fa mancare il respiro – con una metafora tanto “dolce” e infantile. Ho amato poi che ogni persona, per lui, abbia un odore preciso e riconoscibile, che sappia dargli il suo preciso aroma. Sarà che io, in primis, sono una persona che “vive col naso”: gli odori sono una parte importantissima della mia vita, del mio relazionarmi con gli altri, ed è verissimo che l’odore di una persona, di un luogo, possono fartelo più sentire casa di molte altre cose. È una cosa di istinto, primordiale, che non puoi controllare. Penso che l’olfatto sia il senso meno ingannevole e più affascinante, che va dritto al centro del cervello e dei ricordi. E con i sensi da lupo sempre all’erta, anche per Remus non poteva che essere lo stesso.
Mi è piaciuta moltissimo quindi la carrellata degli eventi della sua vita raccontata con un odore preciso: la felicità di aver trovato degli amici veri, della fiducia, che sa di terra in un aprile pieno di eccitazione e calore; l’odore di muffa, stantio e abbandono, quando si è ritrovato solo, vagabondo della vita, in mezzo ad un mondo che festeggiava la sua vittoria; incenso misto a labdano di Sirius… è così poetica la sua descrizione. Ah, sono troppo debole pure per Sirius! E poi di nuovo la solitudine e poi infine Dora. Il sapore salino della sua pelle mutevole. E poi lei che lo raggiunge ad Hogwarts: sono particolarmente affezionata a questa parte di storia, tanto che avrei voluto che la Rowling ce la raccontasse di più. Ma forse è meglio così: così che ognuna possa rivedere ed immaginare la fine che avrebbe voluto per loro due, le loro ultime parole, la felicità di incontrarsi in un mondo che sembra sul punto di finire ma che, grazie anche al loro sacrificio, sopravviverà. Ho amato l’idea di una piccola Dora che si innamora già in fotografia di Remus e che decide di sposarlo. Conoscendola, avrà scelto quello col sorriso più schivo e lo sguardo più buono: perché anche lei è sempre andata oltre tutte le apparenze, visto che per lei l’apparenza non è nulla, visto che sa bene quanto può essere mutevole e ingannevole. Serve quello che resta sotto. E per quello che resta sotto si fanno promesse di matrimonio e si combattono le guerre. Sono felice che l’ultimo odore che lui abbia sentito non sia quello della paura che ha accompagnato tutta la sua vita ma quello dolciastro della speranza.
Poi vabbè, con la parte finale mi hai definitivamente triturato il cuore. PEEVES. Santo Merlino, si può piangere per un Poltergeist? Madonna, ho riletto la scena un sacco di volte e ogni volta è davvero sempre più commovente. Perché anche nella morte vincono le risate e quelle nate tra quelle mura grazie ai Malandrini e ai loro eredi, Fred e George, non rimarranno dimenticate. Non da Peeves, quantomeno, che aveva già giurato ai gemelli di portare avanti la loro eredità. Poi sul Lago Nero, tutti quei visi amici: Lily che accoglie Fred con il materno amore con cui Molly ha accolto Harry nella sua casa, Ted, James e Sirius… tutte le gioie della sua vita che compaiono e, anche se impalpabili, gli ricordano che amare è sempre la scelta giusta e chi è stato amato non verrà dimenticato. Immagino che poco più lontano, in disparte, a festeggiare la vittoria della guerra, ci sia anche Silente: lui che ha sacrificato la sua vita per porre fine al dominio di Voldemort, per trovare la chiave per farlo, che ha sempre ripetuto ad Harry quanto importante sia la potenza dell’amore. Immagino vedere quegli abbracci e capire davvero l’importanza di quelle parole e come, in vari modi, ognuno di loro abbia insegnato ad Harry quanto può cambiare il mondo. Immagino poi che Remus lanci uno sguardo anche a lui: se ha avuto quello che ha avuto, è perché in primis un Preside illuminato ha accolto un lupo mannaro nella sua scuola e ha piantato un Platano Picchiatore per proteggerlo. Il resto è storia!
Ti ringrazio per questa meravigliosa lettura. Davvero. Vola anche tra le preferite, non so perché non ce l’abbia messa prima, e bravissima, di cuore!
A presto, un abbraccio forte 🤍

Recensore Master
08/10/22, ore 21:42
Cap. 1:

Rieccomi (sempre di corsa, scusa ^^'), e devo dirti che nonostante il tono triste ho dovuto fare un attimo una pausa quando ho notato che per la challenge intitolata "perchè San Remus è San Remus" hai scritto su Remus Lupin
Momento di ilarità a parte, Remus è un personaggio molto complicato, e il suo rapporto con la sua maledizione ha chiaramente influito su tutta la sua storia personale, in particolare il rapporto con i Malandrini, dato che ho sempre avuto l'impressione che gli abbia fatto passare molte cose ahem essere usato come arma per uccidere Piton "per uno scherzo" rischiando il carcere/ una condanna a morte se avesse finito per uccidere Severus  ahem ahem per timore di essere lasciato solo o di vedere il suo segreto rivelato
Il che mi fa adorare la sua relazione con Tonks, che lo ama pur sapendo della sua maledizione, e in un momento in cui anche il resto dell' ordine della fenice conosce la sua situazione, è una cosa che mette perfettamente in chiaro che lo ama veramente per tutto sé stesso, e che questa volta non è un amore condizionato dal suo dover comportarsi in un certo modo 
La scena finale sembra davvero pacifica e serena in contrasto con il luogo che hanno abbandonato, la battaglia in corso a Hogwarts con tutto il caos e le grida, in confronto con il prato e il cielo sereno dell'aldilà
Una bella analisi del personaggio, con questo tema dei giorni importanti per ripercorrere la sua vita dall'inizio alla fine
Ottimo lavoro!


Alsha

Nuovo recensore
06/06/22, ore 15:11
Cap. 1:

Remus è uno dei miei personaggi preferiti, e la tua storia è davvero molto bella! Mi piace molto il tuo stile di scrittura :)

Recensore Master
05/06/22, ore 17:38
Cap. 1:

Ciao Flofly!
Non conoscevo questa canzone ma me la sono andata a sentire mentre leggevo e mi ha aiutato moltissimo a entrare nel mood! E' una canzone bella e malinconica, direi piuttosto adatta a questa coppia.
Non li amo particolarmente insieme, ma secondo me li hai resi davvero benissimo e la scelta della canzone è assolutamente azzeccata!
Apprezzo sempre storie così malinoniche e tristi, perché rendono davvero molto il mood di personaggi come Remus J. Lupin.
Insomma, smettendo di tergiversare, una storia davvero bella che ho letto con estremo piacere, brava!
Un saluto e alla prossima! :)