Recensioni per
La lepre e il cacciatore
di Madame Grandier

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/06/22, ore 08:27

In questa sezione ho letto parecchi missing moment dedicati alla povera , indifesa Charlotte de Polignac e sono tutti struggenti, dolorosi, strazianti
Come potrebbe essere altrimenti?
Impossibile salvare la fanciulla dalle grinfie di un cacciatore pervertito quando persino la madre di lei è consenziente a nefandi progetti.
Ma Charlotte è , e resterà pura come la rosa regalatale da Oscar e come una lepre, furbescamente riuscirà a sfuggire da quell' orco infame anche se purtroppo dovrà barattare la salvezza con la sua stessa vita.
Ciò non servirà purtroppo a redimere la madre né restituire un po" di coscienza a De Guisa, sembrerebbe un sacrificio inutile quello di Charlotte ma, in quella situazione, non aveva vie si scampo povera ragazzina!
Complimenti, il componimento mi è piaciuto molto
(Recensione modificata il 16/06/2022 - 08:35 am)

Recensore Master
16/06/22, ore 01:34

In Charlotte, la paura del matrimonio imposto, del cacciatore di lepri e della madre arrivista può più del naturale terrore che tutti hanno della morte e della corruzione del sepolcro.
Vuole confondersi con le stelle, diventare una di esse, per splendere lontana e irraggiungibile da chiunque.
Un ultimo volo, fra i petali delle rose e le lacrime e tutto è finito.

Recensore Master
15/06/22, ore 16:15

Anche questa volta, cara Madame Grandier, con poche puntuali e quanto mai incisive parole, sei riuscita a farci sentire tutto il tormento interiore di Charlotte, una bambina, che avrebbe dovuto vivere serenamente la sua giovinezza e venire protetta, anziché essere affidata da una madre, senza cuore e senza scrupoli, pur di accaparrarsi un po’ di favore, ad un uomo spregevole.
Ma è la sua rivolta intima che sorprende per la forza e la lucidità con le quali viene messa in atto: nessuno sporcherà e violerà il suo corpo, che rimarrà così integro e puro, proprio come quella rosa bianca, simbolo di purezza, che stringe fra le mani, mentre il suo destino si compie con quel volo che la libererà da qualsiasi catena terrena.
Molto incisiva la trasposizione che hai dato sia di Charlotte che del Duca con le rispettive figure della lepre che scappa dal cacciatore.
Complimenti e un caro saluto.

Recensore Junior
14/06/22, ore 22:30

Quanto dev'essersi sentita in trappola la piccola Charlotte, per decidere di porre fine alla sua giovane vita in un modo così tragico. E che atto d'accusa verso la madre, quel gesto estremo. E lei, piccola anima, sarà ora in cima alla luna e circondata dalle stelle, libera e di nuovo leggera e candida. Sempre bello leggerti. Grazie!

Recensore Master
14/06/22, ore 21:08

Buonasera carissima mia Madame.
Che dire? La storia triste dell’adolescenza mai sbocciata e pericolosamente quasi sporcata di Charlotte, è affare dolorosamente noto.
E tu dai una descrizione dei suoi ultimi istanti di vita, di una “presa di coscienza” che è solo una corsa verso il baratro, in modo armoniosamente dolente. Come sentirsi conficcare tanti coltelli nel corpo, o vedersi chiudere ogni porta dinnanzi: le stesse che la poveretta di sarà vista sbattere in faccia da chi in realtà avrebbe dovuto solo proteggerla.
La Morte non è mai la soluzione, ma in questo caso mai delirio fu più poetico ed intenso. Ricco di metafore e sfumature che aggrovigliano chi legge.
Entusiasta di questo tuo fermento negli scritti. Grazie.
Tamara Alessandra

Recensore Master
14/06/22, ore 11:35

La disperazione, il buio assoluto. Bravissima in poche parole hai saputo cogliere tutta l'angoscia, la paura di una fanciulla che non ha trovato nessun spiraglio di luce che le fosse di salvezza. La sua purezza in quella rosa bianca che si disfa al vento ma che nessuno potrà avere