Ciao, Barbara! Perdonami per il ritardo, davvero. Sono stati e sono giorni un po' caotici questi ma ci tenevo a passare e a lasciarti un pensiero. Mi è piaciuto questo punto di vista in prima persona, lo trovo perfetto. Il tono amaro e malinconico, denso di disillusione, è calibrato alla perfezione e in poche righe non si può non empatizzare con Fersen. Davvero, davvero complimenti! Mi hai emozionata con questo finale liberatorio e, al tempo stesso, doloroso. A presto,
A.❤️

Bello, toccante. La consapevolezza di Fersen è disarmante. Nel ventennale dalla fuga (fallita) di Varennes, sembra quasi una resa al Fato. Sembra l'ultimo rifiuto a una vita non più vissuta a pieno da quando Elle non c'è più. Un pezzo breve ma intenso molto lirico ma anche molto scorrevole. Complimenti.

Molto bella Barbara! Mancava fersen effettivamente , è un po personaggio marginale nelle storie . Anche se capisco la vera protagonista è lei Oscar! Complimenti per il tuo scritto come sempre non deludi , anche se aspetto con curiosità il continuo delle altre tue storie. Brava👏👏🥰

Povero Fersen, dal giorno della morte della regina ha cessato di vivere, si è solo trascinato in una lenta ed infinita agonia di dolore e solitudine! È giusto che adesso ritrovi la Pace in eterno, accanto a colei che amava.

Buona serata Brume, sai ad essere sincera il personaggio del conte Fersen non mi è mai piaciuto molto. In Lady Oscar assume un ruolo infelice, fa la parte di uno certamente poco " sveglio" e spesso si attira critiche, risatine e commenti poco simpatici: diciamo che è una figura scomoda, è l' uomo di cui Oscar si innamora perdutamente e la fa soffrire senza neppure capirlo, poi fa soffrire involontariamente anche André. Lui però nel cuore ha solo la regina di Francia e al cuor non si comanda!
Questo tuo breve scritto, un po' romanzato che narra gli ultimi istanti della sua vita, mi ha molto colpito. Ho inserito la storia fra le preferite perché è uno dei pezzi migliori sul conte Fersen letti finora .
Hai reso molto umano e generoso il conte e nello stesso tempo rassegnato ad un destino cui non può e non vuole sottrarsi.
È stanco di fuggire, accetterà la morte cruenta e il pensiero di Maria Antonietta conforta quei drammatici istanti di brutalità e sofferenza rendendo più sopportabile il momento del trapasso.
Complimenti
(Recensione modificata il 20/06/2022 - 07:56 pm)

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In un anniversario, che è anche quello della fuga a Varennes (quante volte deve averci pensato, Fersen, nel ventennio 1790-1810?), ci regali una flashfic intensa e dolente, su un personaggio troppo spesso misconosciuto nel suo ruolo e nella sua grandezza.
Grazie, e a presto, e ancora complimenti per la tua torrenziale e inesauribile fantasia,
d

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