Recensioni per
20 GIUGNO AKA L'ULTIMO INCONTRO
di elenabastet
Il dolore per la perdita della donna amata ha reso Fersen un uomo cinico e duro, anche con se stesso. Non si perdonò mai di non aver portato a termine lui la fuga dei reali verso il Belgio e dal giorno della morte di M. A. non ha fatto altro che rimpiangerla. A volte sopravvivere ad un grande amore rende la vita impossibile. Oscar qui è stata fin troppo buona, ma André in fondo si prende una piccola rivincita e quale scudo migliore dell’amore, contro l’odio? Grazie Elena, mi è davvero piaciuta. Manuela |
Ciao Elenabastet, interessante il taglio di questo tuo what if, all’indomani di tutti gli eventi della rivoluzione, che non si sono potuti cancellare dalla mente dei vari protagonisti; però qualcuno è riuscito ad andare avanti, creandosi una nuova vita, pur non rinnegando tutto ciò che ha fatto, fin che ha potuto, ed è il caso della nostra Oscar, sopravvissuta a quell’inferno della presa della Bastiglia, che si è prodigata, per quanto in suo potere, sia per la regina che per il popolo, del quale aveva preso le parti; mentre qualcun altro, il conte di Fersen, che qui la incontra, in quel dell’Inghilterra, dove hanno riparato lei e il marito, che invece ha covato rancore per tutto il dolore provocato alla sua amata Maria Antonietta, lasciata sola e senza difese in mano a coloro che avevano innescato la rivoluzione. E’ un uomo pieno di amarezza, nel quale il dolore ha scavato profondamente l’animo, tanto quasi da non rammentare la grande amicizia e la profonda stima che lui aveva nei confronti di Oscar. |
Il dolore peggiora, non migliora la gente, ne sono convinta da sempre; Fersen ne è un esempio vivente. |
Ma che bella! Diversa dalle altre con una Oscar più matura e saggia e fersen che povero è vuoto d amore . Mi piace molto questa storia grazie |