Ciao Minerva, buongiorno.
Ho voluto inserire la tua storia fra quelle da ricordare perché a differenza da quasi tutte le fictions su Oscar che si leggono, normalmente nel sito, affronta la questione spinosa del " dopo" 14 luglio in maniera autentica.
Cosa sarebbe accaduto ad Oscar se non fosse morta alla Bastiglia e non avesse contratto la tisi? Lei si dichiara ad André quando ormai non ha più nulla da perdere, ha i mesi contati e la rivoluzione infiamma.
Mi è piaciuto il passaggio inerente "la notte delle Lucciole" con quell' abito da sposa , ovviamente metaforico,da indossare per una sola volta,un po' rimanda a quel vestito da donna indossato quell' unica volta con Fersen
In effetti, io non ce la vedo proprio Oscar a fare da casalinga, essere madre e moglie di André!
Non so esattamente quali fossero stati i suoi pensieri quel 12 luglio, certamente lei soffriva moltissimo e si sentiva in colpa per aver fatto soffrire tanto André, gli fa il dono di sé quando tutto và in rovina e non ha più nulla da perdere, e non c'è più nessuno a screditare o scandalizzarsi per la sua decisione. Nessuno in quei giorni avrebbe potuto più ostacolare la sua relazione col valletto innamorato.
Sapevano entrambi di avere poco tempo per loro ma immagino che davvero " volessero vivere" per averne un po' di più .
Dunque, la mia ammirazione ,più che alla forma, si rifà soprattutto al contenuto intenso di questa breve storia, i tuoi scritti sono spesso leggeri e sintetici ma vanno dritti al bersaglio . Complimenti ancora e a presto (Recensione modificata il 22/06/2022 - 10:45 am) |