Gradevolissimo componimento che mi piace definire filastrocca, senza peraltro portarsi dietro tutti gli aspetti infantili e banali legati al concetto.
I versi si snocciolano leggeri, senza la pesantezza del ritmo serrato, con qualche rima qua e là, non sempre baciata.
Ci voleva, in un periodo di siccità anche qui sulla piazza di EFP.
L'estate stanca gli animi, a quanto pare, lascia parlare i corpi e rende faticose le parole.
Ma questi pochi versi contagiano e fanno venire voglia di mettersi a scrivere.
Anche in vacanza, senza particolari impegni.
Per mostrare che si riesce a vivere di poco e si riesce a emozionarsi di niente.
E soprattutto che siamo superiori ai "nostri guai".
Complimenti. |