Buongiorno Elenabastet,
un’altra delle tue one shot particolarmente coinvolgenti, con questo sguardo che ci hai regalato sugli ultimi momenti vissuti dalla regina Maria Antonietta, quando era rinchiusa alla Conciergerie, e di lei si prendeva cura Rosalie. Inevitabile per loro parlare di un soggetto che stava a cuore ad entrambe: madamigella Oscar. Come non illuminare quelle tristi giornate se non ritornando ad un passato che la contemplava e facendosi ulteriormente narrare quanto a lei mai era stato svelato.
E così Rosalie si dispone a raccontare della vita vissuta accanto ad Oscar e ad André, di quanto l’avessero accolta in quella nobile famiglia, facendola sentire una di loro, prendendosene cura e cercando di alleviare la tragicità della sua giovane vita, di cui erano entrambi venuti a conoscenza. Quegli anni vissuti a Palazzo Jarjayes sono, nel ricordo di Rosalie, come i più belli della sua vita, dove aveva finalmente potuto respirare il sapore di una casa, di una famiglia, anche se solo ristretta a Oscar, André e Nonna Marie, e sentire di essere amata senza aver bisogno di dimostrare alcunché.
Tante sono le situazioni che vengono rivelate alla regina e che attengono al privato di Oscar, la quale era talmente riservata, soprattutto su determinati argomenti, che mai si era lasciata sfuggire qualcosa.
Le lacune di quel rapporto vengono parzialmente colmate dalla narrazione di Rosalie, la quale però si guarda bene dall’ approfondire qualche aspetto che doveva rimanere avvolto solo nella memoria delle persone che l’avevano avvicinata.
Però qualcosa la regina l’aveva notata comunque, anche se non sapeva fino a che punto il rapporto fra Oscar e il suo attendente, che sempre la seguiva e la proteggeva, fosse realmente stretto e profondo.
Sempre emblematica la rosa bianca cucita dalla regina, e consegnata a Rosalie affinché la tingesse del colore preferito di madamigella Oscar: purtroppo colui che sicuramente avrebbe saputo quale fosse il colore se ne era andato troppo presto, però, riflettendoci bene, anche lui avrebbe concordato con il bianco, significato di purezza come l’animo della sua Oscar, nonché di chiarezza di idee e pensiero che si era trasformata in azione con la presa di posizione in quell’inizio di rivoluzione, che avrebbe dovuto portare a un cambiamento positivo e che invece aveva travolto tutto e tutti.
Mi è piaciuto il finale con quell’invito della regina, fatto suo da Rosalie, nel tentare di portare ai posteri la conoscenza della vita di questa donna così particolare e unica, dall’animo adamantino, e di coloro che l’hanno amata, trasformandola in una leggenda.
Complimenti e un caro saluto. |