Esilarante l'entrata in scena in camera di Ted di James e Thomas: il primo ansioso di trovare una scusa, e disperato perché tra tutte le camere di insegnanti in cui poteva capitare è piombato proprio in quella *di Teddy*;
il secondo assolutamente menefreghista, perché tra tutti gli insegnanti è finito in camera di quello la cui opinione gli può importare di meno e che, proprio perche lo conosce da tanto, non aveva la minima intenzione o interesse a impressionare positivamente.
L'irritazione di Ted al cortese ma distaccato e per nulla penitente atteggiamento di Thomas e la sua indulgenza verso lo sfacciato ma in fondo colpevole e desideroso di assoluzione modo di fare di James è assolutamente perfetto.
Ted si comincia a delineare sempre di più come personaggio con i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi punti deboli e le sue caratteristiche.
In questo capitolo anche James comincia a mostrare un po' di profondità, dando ai lettori squarci della persona matura che diventerà in futuro e non solo dell'adolescente zuzzurellone e immaturo che è al momento. Certo, è un diciassettenne casinista e ancora immaturo, e le sue azioni lo dimostrano.
Non aveva motivi profondi per accompagnare Thomas a vedere il Naga, se non il suo costante desiderio di avventura e la sua abitudine di infrangere le regole per puro spirito di divertimento.
Interessante a questo proposito la differenza/somiglianza tra lui e Thomas nel loro rapporto con le regole (e con l'infrangerle): Tom è quello che davvero, a livello etico/morale se ne frega di più delle regole e della loro funzione, e che prova meno rimorso a infrangerle o vergogna a venir beccato, ma sta anche più attento a non farsi beccare quando le infrange; e, soprattutto, le infrange non per divertimento, ma perchè di solito esse si trovano tra lui e un suo obiettivo.
James invece, che pure si sente in colpa e penitente quando viene beccato e sgridato, continua a trasgredire e a farsi mettere i punizione per pura, disperata ricerca di adrenalina. Mi viene da chiedere se James non abbia una forma di ADHD/iperattività, visto che tra i sintomi c'è anche il bisogno continuo di stimoli che può portare a infrangere i limiti per incapacità di gestire la noia o l'immobilità, specie quando si è "chiusi" in un ambiente scolastico con regole e codici molto rigidi. Comunque, iperattività o no, James è anche arrogante e in quanto figlio maggiore del Prescelto munito di Mappa e Mantello spesso
tratta Hogwarts come il suo personale parco giochi (sì, è una citazione dalla tua Lily Luna/Severus, che non ho mai commentato perché non mi piace il pairing per partito preso ma che ovviamente ho letto e che trovo sia scritta magnificamente come tutto ciò che hai scritto, indipendentemente dal tipo di coppia trattata) e usa un cattivo dopobarba ( mi fido del giudizio di Thomas su questo, come sempre).
Penso che, con tutta la marea di protagonisti "relatable" che ci sono oggi nelle serie tv, abbiamo perso la capacità di amare personaggi non amabili ma coerenti con se stessi e ben scritti, che tanto andavano di moda nei primi anni duemila .Tom in Doppelgaenger mi riporta un po' a quelle atmosfere un po' alla prima generazione di Skin, in cui i personaggi adolescenti oscillano tutti tra il questionabile e il moralmente agghiacciante, ma non potevi fare a meno di trovarli esilaranti e fare il tifo per loro, perché in fondo sapevi che pur con tutto il loro egocentrismo e la loro idiozia adolescenziale non erano davvero cattivi, solo incasinati e immaturi.
Certo, James, ha più senso morale ed empatia di Tom, ma non è che sia molto meglio del cugino acquisito in termini di stronzaggine ed egocentrismo, soprattutto nei primi capitoli, prima della sua "maturazione"
Insomma, James e Thomas sono entrambi due insopportabili bulletti viziati, ma lo sono in modo diverso e opposto- per questo non si sopportano, e per questo le loro interazioni sono spassose.
Amo come nonostante si detestino cordialmente- e non abbiano problemi a dirselo in faccia- hanno una sorta di..non direi cameratismo, ma meglio *comprensione* l'uno dell'altro. Fa capire che comunque si conoscono fin dall'infanzia. Soprattutto nei difetti.
Ted prima fa la ramanzina a Tom sul fatto di non disobbedire, e ci sta, poi gli dice di non coinvolgere James, come se quest'ultimo non avesse un cervello proprio e un libero arbitrio che gli ha fatto COSCIENTEMENTE scegliere di assecondare il cugino acquisito nel suo piano per il puro, idiota, Grifondorico desiderio di vedere il Naga da vicino e potersene poi vantare con gli amici! Tom ha ragione, qui si fanno preferenze.
Cioè, Ted ha ragione che Tom ha manipolato e corrotto James, ma allo stesso tempo James, come Tom, deve essere considerato responsabile delle proprie scelte (soprattutto perché ormai è maggiorenne), e in questo caso ha SCELTO di farsi corrompere dal gusto dell'avventura.
In un crimine, il corruttore e il corrotto sono entrambi responsabili e perseguibili, lol.
Però questo dettaglio di parzialità umanizza Ted, e in fondo ci ricorda che, sebbene sia il professore dei ragazzi, non è molto lontano da loro per età anagrafica.
La risposta cortese ma sarcastica di Tom a Ted è allo stesso tempo esatta ed irritante, nel modo in cui sono esatti ed irritanti spesso gli adolescenti, quando notano cose che gli adulti credono non siano in grado di notare; ma si rifiutano poi di comprenderne e accettarne le sfumature, perché la loro empatia è schiacciata e limitata dall'acidità, dalla rabbia immotivata contro il mondo, dal desiderio di avere ragione sempre e comunque in modo assoluto.
Quello che mi piace della tua caratterizzazione d Tom è che cedi mai nell'idealizzazione eccessiva nella miticizzazione dell'adolescente stronzetto, perchè in fondo rimane sempre chiaro che, nonostante la sua intelligenza e le sue particolarità, Tom rimane un adolescente stronzetto e un po' immaturo, nulla di più e nulla di meno.
Però dall'altro lato non scrivi nemmeno con l'INTENTO di farlo antipatico a tutti i costi, anzi, molte volte i ragionamenti che Tom fa sui membri della sua famiglia e i suoi mentali commenti sarcastici su di loro, se pure riduttivi, hanno più di un fondo di verità.
Mi piace anche come hai delineato il primo accenno dei sentimenti di James per Ted. James tiene un sacco a Ted, e Ted ha (evidentemente) un debole per James. Ma quale sia esattamente la sfumatura dell'affetto che li lega, e come si evolverà il loro rapporto e il modo che hanno di vedere l'altro, non sono da cose immediatamente chiare, come invece può esserlo per Rose e Scorpius o persino Al e Tom.
Funziona, perchè lascia i lettori con un senso di suspence.
A questo punto ci sono già stati indizi e momenti, specie nei PoV James, che possono far pensare a un interesse di James nei confronti di Ted che va oltre il platonico, ma nulla di troppo esplicito o diretto, probabilmente perché James stesso, da sobrio, non è troppo esplicito e diretto su questo lato della sua emotività nemmeno nei suoi stessi pensieri, o forse perchè il rapporto da fratello maggiore che Ted ha con i ragazzi Potter confonde un po' le acque.
A questo proposito, trovo che il fatto che Ted abbia trascorso un periodo di tempo abbastanza lungo lontano dalla famiglia Potter, partendo per la Francia quando James era un ragazzino, e vendendo lui e tutti gli altri solo alle feste comandate per quattro anni per poi tornare in pianta stabile nelle loro vita ora che James è (almeno anagraficamente, se non mentalmente) un giovane uomo, sia una premessa necessaria per l'idea stessa della possibilità di una jeddy.
Non sarebbe stato credibile, oppure sarebbe stato direttamente inquietante, se Ted avesse iniziato una relazione sessuale con James senza questo periodo di "distacco"; se un giorno sì fosse semplicemente svegliato passando dal vedere James come un fratellino a un probabile interesse amoroso sessuale.
Invece i quattro anni passati da Ted in Francia rompono la dinamica fratellino-fratello maggiore esistente tra Ted e James, creando terreno fertile per un nuovo modo di rapportarsi tra loro.
La vecchia dinamica da quasi-fratello maggiore acquisito- fratellino pestifero infatti non aveva impedito a "Jamie" di prendersi anni prima una cotta tenace per Ted, ma (e giustamente direi) rendeva, insieme alla giovane età di James, impossibile e addirittura ridicolo il pensiero che Ted "ricambiarlo". (Che poi sarebbe stato illegale, oltre che morboso).
Ma dopo gli anni di lontananza, di comunicazioni solo tramite lettera e di incontri veloci solo alle affollate e caotiche feste comandate, ora il giovane Lupin, al suo ritorno in Inghilterra vede per la prima volta un nuovo James. Un James che è la stessa persona che conosceva da bambino ma al contempo una persona diversa e nuova.
Ha lasciato un bambino e si ritrova davanti un giovane uomo che si rende conto di non conoscere, non davvero. Perchè James è sì la versione cresciuta del ragazzino che Teddy ha lasciato, ma è anche un giovane appena maggiorenne con interessi, desideri e problemi nuovi, che non aveva ai tempi in cui lui e Teddy si vedevano più spesso perché allora James era solo un bambino, ed esperienze che in questi quattro anni lo hanno arricchito, cambiato, fatto crescere. Non solo fisicamente ma anche psicologicamente ed emotivamente. Certo, non è ancora davvero maturo, e la differenza di età e mentalità tra e diciassette e i ventiquattro anni comunque esiste e non è indifferente, ma perlomeno adesso lui è Ted sono fisicamente ed emotivamente su un piano più vicino di quanto potevano esserlo quando James era tredicenne e Ted quasi ventenne.
Il che non qualifica James immediatamente come possibile interesse romantico, nella mente di Ted, ma rende quest'eventualità non più assurda come sarebbe stata se Ted avesse continuato a fare l'addestramento Auror vivendo a stretto contatto con la famiglia Potter, senza nessuno periodi di pausa o interruzione della frequentazione tra lui e James.
Oddio, mi rendo conto che ho praticamente descritto le dinamiche di Laurie e Amy in Piccole Donne e Piccole Donne Crescono. Una coppia etero e ottocentesca molto diversa dalla jeddy, certo, ma che, come la jeddy, non ho mai schippato davvero, ma di cui, come per la (tua) Jeddy, ho imparato ad apprezzare e capire; e ad ammirarne l'esecuzione elegante e delicata da parte dell'autrice. Non nel senso che James o Ted sono eleganti o delicati insieme, anzi, tutt'altro (lol), ma è elegante e delicato il tuo modo di trattare tutte le complicazioni nel loro rapporto, rendendo lo sviluppo di esso naturale e graduale.
Come appunto tra Teddy/Laurie e Amy March in Piccole Donne, che da pseudo fratello-maggiore e sorellina rompiscatole diventano prima quasi semi sconosciuti, vecchi amici d'infanzia che non si riconoscono più a vicenda (quando si rincontrano in Europa dopo anni che Amy è partita per i suoi viaggi), poi progressivamente amici in un modo più paritario di com'erano da ragazzini, e solo infine amanti e poi sposi.
(Anche se non credo che a James piacerebbe essere paragonato ad Amy March. Anche se CI SONO dei punti di contatto- voglio dire pseudo-sorellina pestifera/pseudo-fratellino pestifero che si innamorano dell'amico di famiglia più grande, che però va dietro a una sorella/cugina più grande? Check, check, check!
E il vero nome di Ted è pure Theodore! E Laurie veniva chiamato Teddy, a volte! Check, check, check!
Oddio, la smetto prima che Jamie esca dallo scherma e mi uccida a colpi di porte demolite (spoiler). |