Recensioni per
Sad Song
di Hebert_80

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/22, ore 14:32
Cap. 1:

Ciao Hebert_80. Nel leggere che erano presenti in questo tuo scritto erano Oscar e la madre ero curiosa di leggere. Ho letto con interesse riguardo il loro rapporto dopo quanto di terribile accaduto. Molto bella l'immagine dello stare entrambe davanti al fuoco con l'immagine verso il passato con il gesto di accarezzare i capelli. Meraviglioso purtroppo nel dramma quello che dice Oscar alla madre riguardo il suo sentimento di amore e quello che dice quest'ultima riguardo l'eternità dell'amore. Ho quasi sentito quell'abbraccio nel finale. Uno scritto delicato e commovente. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/11/2022 - 02:36 pm)

Recensore Veterano
31/10/22, ore 21:13
Cap. 1:

Buonasera Hebert,
bentornato sul fandom.
Delicatissima la tua one shot, delicata ma crudele, perchè sopravvivere al suo André è una punizione atroce per Oscar, che non smetterà mai di rimpiangere i giorni non vissuti e  di  tormentarsi per i sensi di colpa, tanto più che Oscar non hai mai saputo essere indulgente con sè stessa.
Mi ha incuriosito il titolo...Sad song. Oscar è al tramonto della sua vita. Perciò mi è venuta in mente questa: Nick Drake, Day is done
https://www.youtube.com/watch?v=Y2jxjv0HkwM
Spero di rileggerti presto.

Recensore Junior
31/10/22, ore 16:00
Cap. 1:

In questo scritto ci sono due punti focali madame Jarjayes e il dopo 14 luglio anche se a mio avviso questo racconto non fissa punti definitivi ma lascia molto all’immaginazione del lettore, e comunque per me manca una figura rilevante.
Madame Jarjayes quasi assente nell’anime e presente un pò di più nel manga qui (lo scrivo fra virgolette affinché non si offenda nessuno finalmente si ricorda di essere madre) visto che non ha mai quasi condiviso la vita di Oscar.
In questo scritto Oscar ha passato tutte le tappe che conosciamo (abbandono della guardia reale, insubordinazione,abbandono della regina,fuga, abbandono di titolo e grado,morte di Andrè ed infine totale ribellione sotto la bastiglia), almeno questo mi è arrivato quando afferma nessuno più dovrà soffrire per colpa mia.
Ma non mi convince che sia solo Madame Jarjayes a prendersi cura di lei, manca una figura molto importante essendo ormai Andrè deceduto.
È Alain che mai si sarebbe allontanato da Oscar in primis per l’affetto profondo che lo lega a lei come comandante e come commilitone avendo affrontato insieme i cannoni della bastiglia e poi come figura sostitutiva di Andrè, un dovere morale che lui sente verso il suo amico, una specie di ringraziamento eterno per ciò che i suoi amici hanno fatto durante il terribile periodo legato alla morte di Diane e della madre di Alain.
Io non amo molto i racconti in cui uno dei due muore lasciando l’altro da solo ma comprendo anche che sarebbe potuto essere uno scenario più che possibile ma per come la vedo io questo scenario non fà che allungare l’angoscia che Oscar ha vissuto nella notte fra il 13 ed il 14 luglio, una notte di rimpianti, recriminazioni e disperazione per tutto il tempo sprecato,nell’anime sul ponte dopo la morte di Cesar e prima di combattere con i soldati,Oscar urla tutto il suo dolore ( superba in quell’urlo Cinzia De Carolis) ecco la restante vita di uno dei due senza l’altro,per me sarebbe stato un perpetuarsi di quell’urlo fino alla fine della loro vita perché io sono convinta che in alcuni casi chi resta può morire di dolore.
Forse come lei spera la malattia farà il suo corso e le darà un pò di sollievo portandola fra le braccia del suo amato perchè quando chi ami se ne va prima di te il tuo corpo ti chiede tutto quello che serve per sopravvivere e tu devi darglielo ma lo stesso corpo diventa la prigione della tua anima che chiede solo di liberarsi per ritrovare la felicità perduta.
Francesca
(Recensione modificata il 31/10/2022 - 04:00 pm)

Recensore Master
30/10/22, ore 12:24
Cap. 1:

Carissimo Jacques, è difficile, ma qualcuno coraggioso e sottile come te ci ha provato, immaginare un "dopo il 14 luglio" che veda sopravvivere solo uno dei nostri due amatissimi. Qui immagini una Oscar credibilissima, per la quale la vita e i mesi che sono seguiti alla presa della Bastiglia sono segnati dalla malattia, confortati appena dalla presenza della madre, ma, soprattutto, marchiati a fuoco dal rimpianto di André e dal desiderio di ricongiungersi, in qualche modo, per sempre, a lui. La tua è una storia impregnata di dolore, di un dolore che diventa compagno di vita, senza per questo cessare di mordere crudelmente, ma che diviene il filo conduttore di questa Oscar fiaccata nel corpo, ma ancora impavida nello spirito. Mi hai commossa e toccata. Scrivi, scrivi ancora, perché la tua sensibilità dà sempre nuove sfaccettature e nuove dimensioni alla storia che tanto amiamo. Grazie ancora, e a presto,
d

Recensore Master
30/10/22, ore 10:33
Cap. 1:

Che gradita sorpresa ritrovarti fra queste pagine, caro Hebert, con un brano che, nella sua brevità, ci riporta tutto il carico di dolore e di disperazione che Oscar sta vivendo.
E’ sopravvissuta a lui, lui che è lontano, lui che non può più essere la sua ombra, ma che lei sente prepotentemente vicino e ha solo il desiderio di poterlo raggiungere.
Hanno assaporato insieme solo un brandello di felicità e il suo vivere su questa terra senza di lui non fa altro che acuire il vuoto incolmabile della sua mancanza.
E’ stata una mano santa l’esser stata ritrovata da sua madre e aver con lei ristabilito un rapporto troncato in giovane età per le volontà paterne. Ma ora lei è lì insieme a lei per sorreggerla e darle la forza necessaria per il suo cammino terreno.
Non si fa alcuna menzione, mai, in nessuna frase, alla figura del generale.
La madre per Oscar è diventata il suo tutto, colei che può ascoltare e comprendere in quali tormenti si dibatta il suo animo, tra dolore e colpa per non aver capito prima, e quindi vissuto pienamente, un sentimento che aveva radici lontane. Molto bello che possano riappropriarsi di alcuni momenti solo loro, come il sedersi insieme davanti al camino, mentre Madame Jarjayes accarezza i capelli di quella figlia tanto amata, sperando di prendere su di sé un po’ dell’agonia che sta vivendo.
Ma Oscar è stanca, non vede l’ora di potersi riunire all’uomo che ha scoperto troppo tardi di amare, essendo convinta che solo con lui a fianco potrà trovare quella serenità e quella tranquillità d’animo che ha sempre avuto solo perché c’era lui. E’ giunto per lei il momento di lasciarsi andare a quell’abbraccio eterno che però sa di casa e sa di amore.
Un brano sofferto, intenso e profondo, come quelli con i quali ci hai abituato, e che scava nell’animo di questa donna restituendo tutta la sua grandezza e la sua capacità di amare.
Ogni parola è scelta con accuratezza e si combina alla perfezione alle immagini che le scene da te pensate rimandano al lettore. Pur in tutto questo suo dolore, che sente ad ogni momento possa annientarla, c’è un qualcosa di gentile e soffuso, oserei dire di poetico: sono i ricordi, a cui ostinatamente si è aggrappata, facendone partecipe anche sua madre, la quale, così, potrà rammentarla quando era veramente felice accanto al solo uomo degno di starle vicino.
Complimenti per le emozioni che ci hai regalato e che si sedimentano anche nella mente di colei che legge.
Un affettuoso saluto e, soprattutto, ben tornato.

Recensore Master
30/10/22, ore 09:15
Cap. 1:

'Sempre e dovunque, dolce sarà il risveglio accanto al mio André ' .
Il finale di questa " sad song" come giustamente l' hai definita questa storia, appare confortante, commovente e ci risolleva un pochino pensando che presto Oscar si ricongiungera` al suo amore.
Non ha avuto il "privilegio " di una fine gloriosa , avrebbe preferito certamente morire in battaglia , ma almeno in quel tempo che le è rimasto da vivere è riuscita a recuperare il rapporto con una madre che sembrava assente o sempre troppo oberata da impegni e incarichi da parte della famiglia reale. Forse pure il generale volle tenerla lontana dalla figlia per non influenzarne il carattere. Non lo sapremo mai.
È bello pero' che le due donne abbiano riscoperto l'affetto e il valore del rapporto madre/ figlia, tuttavia madame Jarjayes nel suo egocentrismo di madre non può capire completamente la figlia è stata troppo distante da lei da comprenderne a fondo i sentimenti e i drammi interiori che costei ha sempre affrontato da sola..
Sempre bravo, ti auguro buona domenica, a presto
(Recensione modificata il 30/10/2022 - 09:21 am)

Recensore Master
30/10/22, ore 01:36
Cap. 1:

Caro Hebert,
Mi compiaccio! Se tu non l' avessi pubblicato anche su questo sito avresti privato la tua raccolta di scritti, qui presente, di un pezzo decisamente pregevole. Una perfezione articolata: testo breve ma ampiamente evocativo, narrazione drammatica eppure aperta, per quanto in una visione ultraterrena, alla speranza.
La protagonista va incontro alla morte, è vero, ma lo fa scivolando nella pace di un sonno ristoratore e passando dall' abbraccio di sua madre a quello dell' uomo da lei tanto amato e, presto, ritrovato.
Una madre, inoltre, caratterizzata, finalmente, con tonalità autorevoli e impavide.
Mi complimento, più che volentieri, con te, carissimo! Bravo!
Un caro saluto

Recensore Master
30/10/22, ore 01:32
Cap. 1:

Cupa, disperata, malinconica. Così sarebbe Oscar sopravvissuta ad André. Rimpiange quella breve notte di unione totale dopo aver abbattuto ogni muro. Molto bello il riavvicinamento alla madre anche se il vuoto che riempie la sua esistenza è incolmabile. L'unica soluzione è ricongiungersi a lui per rendere veramente eterno un amore che ha avuto una vita troppo breve. Un ritorno molto drammatico ma, come sempre, pregno di emozioni profonde. Complimenti.

Nuovo recensore
30/10/22, ore 00:42
Cap. 1:

Una storia intensa e dolorosa , capace di toccare tutte le corde dell' anima come solo tu sai fare.
È stata un' emozione continua , dalla prima all' ultima parola.
Nella totale disperazione Oscar trova un po' di conforto tra le braccia della madre , l' unica che può darle sollievo momentaneo nell' attesa di riunirsi al suo André.
Penso che non mi abituerò mai alla tua bravura .
Un abbraccio e a presto con altre storie

Recensore Junior
29/10/22, ore 19:39
Cap. 1:

Ho avuto modo di leggere e rileggere questa storia centellinando I particolari, godendo degli accostamenti delle parole del suono delle frasi come se fossero musica. Ed in effetti, caro Jacques, la tua prosa è davvero musicale. Devo dire che, a mio avviso, questa è una delle storie più belle. Mi sono ritrovato con gli occhi velati dalle emozioni più profonde ad ogni rilettura. Non si può restare indifferenti di fronte a questa Oscar sopravvissuta che stava per piombare nella più cupa disperazione dalla quale sarebbe stata consumata subito se non fosse stato per l'intervento salvifico della madre con la quale riannoda un rapporto che nel tempo precedente era stato molto sporadico. Non sappiamo cosa sia avvenuto. Sappiamo che l'amore della vita è stato perduto per sempre e che in qualche modo Oscar è sopravvissuta alle ferite della sua ultima battaglia. Forse desiderava lasciarsi andare via, ma uno strano destino l'ha graziata. Le cure amorevoli della madre adesso le permettono di sopravvivere alla ferita dell'anima perché le ferite del corpo cicatrizzano, sia pure lasciando dolori cronici, ma vedersi sottrarre un amore scoperto tardi e vissuto proprio in extremis è qualcosa di veramente immane che non può che lasciare un cratere nell'anima. Il dolore si effonde davanti al mare della Normandia, trovando il suo necessario sfogo. Oscar sa però che la sua non è una vita, ma una sopravvivenza e niente altro. Desidera solo di scomparire per ritrovare il suo André e perfino da scettici si viene portati a pensare che se esiste un minimo di giustizia nell'universo, questa dovrebbe prorio essere l'esistenza dello spirito immortale e la possibilità di ricongiungersi con chi si ama. Oscar desidera ora solo di morire, anche se questo comporterà la rinuncia al ritrovato amore filiale. Ho in mente l'immagine della contessa Marguerite seduta davanti al camino con la figlia che le poggia la testa in grembo, quella sua supplica a cercare di continuare a vivere nonostante tutto, ma Oscar proprio non ce la fa e la sua salute che si fa sempre più cagionevole non lascia molte speranze. La potenza dei sentimenti che hai espresso è notevole. Bisognerebbe essere davvero tanto distaccati per farseli scorrere addosso senza esserne scalfiti.

Recensore Master
29/10/22, ore 16:36
Cap. 1:

A parlare è una Oscar disperata dopo la morte di André. Ma perché era finita in un lazzeretto?

Recensore Veterano
29/10/22, ore 14:42
Cap. 1:

Carissimo Jacques,
quanto dolore e sofferenza nei pensieri di Oscar, ma, al contempo, quanta sensibilità e delicatezza nelle tue parole.
Questi ipotetici scenari in cui uno dei nostri eroi sopravvive alle giornate del 13-14 luglio mi straziano sempre il cuore, perché loro sono come luce e ombra: non possono vivere l'uno senza l'altra ed in questa tua one shot così sentita riesci a rendere alla perfezione lo strazio di Oscar, ormai così debole nel fisico, ma ancora indomita nello spirito!
Grazie di cuore e spero a presto. 
Un abbraccio, G.